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CONTI DELLA SERVA, chi mi aiuta?.
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Sono oramai tre anni che litigo con le mie api ed i dubbi invece di diminuire, con l'esperienza aumentano.
Giocare con le api mi piace, lo trovo un'attivita' rilassante (tolto la smielatura che non mi diverte troppo). Son partito con il numero minimo di casse, giusto per provare ed ora mi ritrovo con 5 famiglie che spero di aumentare a breve.
Dalla pratica ho dedotto alcuni dati che mi sembrano piuttosto strani e chiedo conferma a voi.
Ho valutato con metodi statistici il numero di api dei miei due alveari più forti e credo che al massimo siano stati popolati da circa 40mila api. Credo che la mia regina migliore deponga circa mille uova al giorno e la mia peggiore e' finita sostituita e l'alveare e adesso ancora nel lazzaretto. ho visto che i miei favi da nido possono ospitare circa 8000 celle ciascuno, il che vuole dire che se (come leggo dai libri) un'ape impiega 21 giorni dalla deposizione alla nascita e vive circa 35 giorni...significa che partendo da un piccolo sciame di 10mila api, supponendo di gestire al meglio la famiglia raggiungero' il numero massimo di api sopportabile dall'alveare in 60 giorni . Quindi, nell'ottica di voler generare famiglie dovrei cercare di fornire le condizioni ideali di sviluppo per circa 40 giorni e poi dividere la famiglia in tre e cercare di farle crescere con sufficienti scorte fino all'inverno.
L'anno scorso ho avuto una ottima raccolta di miele (una parte me la son mangiata, una buona parte l'ho distribuita in assaggi campione)ma una gran parte l'ho conservata quindi oggi ho abbondanti riserve di miele da restituire alle famiglie. Ho curato di dividere e contrassegnare il miele di ciascuna famiglia, cosi non rischio di trasferire malattie.
Domanda , secondo voi i dati che ho rilevato empiricamente son sensati? secondo voi, posso pensare di splittare le famiglie forti in tre e quelle più deboli in due?. Mi conviene fornire miele agli alveari adesso?. Stanno per aprirsi i fiori di susine e albicocco per cui mi servirebbe anche impollinazione. che ne pensate?.. grazie.
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20/02/2014, 20:13 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Le api vivono piu' a lungo in inverno. Dovresti cercare di capire la dinamica demografica delle tue famiglie perche' potresti avere molte api piu' vecchie di quello che pensi. Come dice Ninno le famiglie sono la covata che c'e' NEI favi piu' che le api SUI favi Il miele di scorta per le api e' oro colato: io lo userei se serve e lo terrei da parte per i tempi di carestia. Dura anni. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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20/02/2014, 23:11 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Fermo restando che la dinamica di una famiglia è assai più complessa dei "conti della serva" , alcuni dei tuoi numeri non mi tornano. I favi hanno circa 8000 cellette ma per la covata vengono utilizzate dai 2/3 ai 3/4, forse un po' di più nei favi centrali nel periodo di massimo sviluppo. Telaini con covata da legno a legno e senza corona di miele non sono indice di una buona regina. Una regina può arrivare a deporre, dicono, anche 2000 uova al giorno ma io non le ho mai contate. Non ho mai contato nemmeno le api di una famiglia e qui ci sono due scuole di pensiero: c'è chi dice che una famiglia non può superare 45000 api e chi afferma che può arrivare a 60-70000. La vita media di un'ape dovrebbe essere di 45 giorni circa ma dipende molto dall'attività: le api invecchiano prima se lavorano intensamente. Smielare e ridare il miele alle api mi sembra uno spreco, forse ti conviene immagazzinare alcuni telaini opercolati da usare come nutrizione in caso di bisogno. Per quanto riguarda la necessità di nutrire adesso, è da valutare in loco. raviolo ha scritto: secondo voi, posso pensare di splittare le famiglie forti in tre e quelle più deboli in due? Dipende da cosa vuoi ottenere. Solo nuove famiglie o anche miele? Con le tue regino o con regine acquistate?
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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20/02/2014, 23:42 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Raviolo, prima di tutto vorrei dire la mia sul fatto di nutrire con il miele le api, è sicuramente il migliore nutrimento in caso di bisogno ma non và fatto con miele nel nutritore (le api che assaggeranno il miele dal nutritore non ritorneranno a cercare nettare così faticoso da raccogliere) ma con favi di miele anche perchè questi contengono polline immagazzinato che è ancora più utile del miele per allevare covata. Ho fatto molti calcoli nella mia vita lavorativa e diversi sono andati secondo le previsioni ma tutte le variabili in gioco erano sotto il mio controllo. In apicoltura l' alveare è parte integrante di ciò che avviene in natura e ne segue le regole, se la primavera anticipa o ritarda, se il clima è troppo caldo o freddo, se le pioggie scarseggiano o allagano, se le fioriture scarseggiano o abbondano si regola di conseguenza. Noi possiamo intervenire con nutrizione stimolante ed il più delle volte và bene ma l' alveare rischia di preparare un grande esercito per una fioritura che potrà ritardare o anticipare. Nel tuo caso non vedo come potrai controllare tutte le variabili che regolano la vita e lo sviluppo dell' alveare. Se poi vuoi aumentare il numero di famiglie aspetta il periodo di sciamatura, quando trovi le prime CR preleva il favo con la regina aggiungi 2-3 telaini da costruire e lo lasci al suo posto. Sposta il ceppo con CR , aspetta 3-4 gg per avere molte CR opercolate e puoi dividere come vuoi magari prelevando favi da altri alveari. L' alevamento avverrà nel momento migliore perchè le api sanno meglio di noi quando allevare regine, il clima sarà ottimo, le fioriture al massimo, i fuchi in abbondanza e le regine che nasceranno saranno anche più belle di quelle forzate. Ninno
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21/02/2014, 0:20 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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grazie per le risposte. il miele pensavo di darlo aggiungendo zucchero in modo da fare un candito piuttosto liquido e cercare di non abituare troppo bene le api.
L'obiettivo che mi son posto quest'anno e' di incrementare le famiglie mantenendo al massimo l'impollinazione e tralasciando la raccolta di miele (che smielare non mi piace)
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21/02/2014, 8:15 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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ninno, hai ragione. Pero' ho notato che le previsioni meteo oramai son piuttosto affidabili, per cui diciamo che tenerne conto puo aumentare la probabilita' di successo. Ovvio che bisogna sempre avere il classico piano B per quando le cose non vanno come previsto. E' li' che serve l'esperienza dell'apicoltore navigato (e dove difetto io). Insomma , quando il gioco si fa duro i duri sopravvivono e i novellini come me perdono gli alveari . Obombo, si' i telaini ho rilevato che vengono coperti per circa il 30% di miele e per il 40 % di uova e per il resto restano vuoti per cui lo spazio resta il vincolo maggiore per il controllo dell'alveare. Mi son fatto un piccolo software che mi calcola e mi segnala quando (in teoria) devo aggiungere spazio all'alveare. Lo sto testando, poi ,come al solito, lo condividero' sul forum. Partendo dai dati empirici rilevati e supponendo la mia regina migliore, il mio alveare incontra il suo limite teorico calcolato (vita utile delle api 40 gg) a poco meno di 50mila api in estate. In inverno e' vero che la vita si allunga per cui le api vivono più a lungo, quindi apparentemente il numero di api calcolato potrebbe salire fino anche a 60mila api. Pero' credo si incontri presto il limite fisico di spazio disponibile per le scorte alimentari per cui credo che anche la regina rallenti la deposizione (e' una mia impressione e non l'ho ancora misurata bene). Insomma sto tentando di avere un calcolatore che in base a: data di impianto, ambiente ,dimensione iniziale della famiglia e qualità della regina , mi dica (a grandi linee) quanti favi immettere, quando immetterli, quando splittare quando bloccare per trattamenti etc. Tutto questo in modo da cercare di ottimizzare gli interventi in apiario. P.S. ho provato a tenere sotto controllo il peso dell'alveare. E' un parametro utile.. si riescono addirittura a riconoscere le giornate di raccolta e quelle piovose, solo valutando la differenza di peso tra notte e giorno. Applicando poi una serie di regressioni quadratiche ai dati di peso raccolti nella stagione vengono fuori delle curve e diagrammi di crescita parecchio indicativi dello stato della famiglia. Si vede cioe' come ciascuna famiglia si comporta in confronto alle altre.
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21/02/2014, 9:02 |
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asterixxx
Iscritto il: 09/07/2012, 20:51 Messaggi: 296 Località: ROMA
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e io che mi affido all'occhio ..... a parte gli scherzi complimenti per l'impegno, non ti voglio smontare ma prevedere tutte le variabili in gioco la vedo una cosa ardua...ma non impossibile! quindi buon lavoro e in bocca al lupo!!
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21/02/2014, 16:57 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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no, ma non e' che l'obiettivo sia di prevedere e controllare tutto. Semplicemente e' quello di capire meglio il mondo a cui mi sono appena avvicinato. Come dico, ho letto libri che in teoria ti spiegano tutto, poi all'atto pratico pero' non sai bene come gestire i tempi ed i modi. Le api fanno quello che vogliono in base alle loro possibilita' e al loro umore. Io, che non ho l'esperienza per capire, anche solo osservandolo da fuori, lo stato di salute di un alveare devo per forza cercare di organizzare le mie esperienze. Altrimenti non so se l'insuccesso e' dovuto a cause fortuite o a mia incapacita' nel gestire correttamente i miei interventi.
Intendiamoci, gli alveari funzionano per cui non e' che le cose vadano poi cosi male. Pero' per esempio la famiglia del lazzaretto mi ha lasciato il dubbio di essere stato io il responsabile del problema.
L'occhio appunto funziona bene quando si ha esperienza.. quando questo manca bisogna sopperire in qualche altro modo. Insomma spero di riuscire presto ad essere esperto abbastanza da poter valutare a colpo d'occhio la salute del mio apiario e trovare "istintivamente" gli accorgimenti e le soluzioni giuste per farlo stare meglio.
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22/02/2014, 9:59 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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oggi ho fatto un giro vicino all'apiario, volevo fare qualche foto. Ho scattato questa: con un tele da 200 per cui ero piuttosto lontano e tranquillo. Il tempo di fare tre o quattro scatti (forse venti secondi?) e le api mi hanno attaccato. Due punture in faccia e fugona di corsa giu' per la collina cosi ora sembra che abbia il mal di denti . Meno male che ero piuttosto vestito per cui ho limitato le punture. Ad ogni modo, questo e' il traffico che c'era davanti agli alveari oggi alle 4. E' più o meno uguale sui tre alveari forti, su quello che ho trovato nel casotto e che,seguendo i vostri consigli, ho trasferito in una arnia , il traffico e' minore (ma anche la famiglia dalla visita dei giorni scorsi e' risultata meno popolata).
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22/02/2014, 18:00 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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P.S. la prossima settimana (se tiene il bel tempo) pensavo di equilibrare gli alveari prendendo un po' di api da quelli forti e trasferendole in quello debole (senza trasferire covata) che ne dite?.
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23/02/2014, 8:57 |
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