Io avrei messo 3 favi di covata (almeno uno con uova/covata fresca) e uno di scorte perchè il favo da nido pieno di miele è un ottimo diaframma,lo potevi prendere dalle famiglie donatrici perchè questo è periodo di raccolto e non utilizzeranno il miele accumulato .
Hai scritto che hai messo 3 favi di covata con api e 2 favi da melario con miele, in questa sequenza oppure malario,covata,melario?, se le api non riusciranno a riscaldare tutta la covata nel primo caso abbandoneranno l' ultima facciata del favo di covata e nel secondo caso le due facciate esterne dei favi di covata.
Ninno

se ho capito bene, e' un problema di temperature.
Pensate che i favi da melario isolino poco dal freddo?.

Ho seguito questo metodo (che non so se e' corretto).
due prendisciami in polistirolo affiancati stretti. A partire dall'esterno: sul fondo recipiente con candito (fino a toccare i due favi da melario). poi ,verso l'interno i favi con covata.
In pratica i favi da covata ,tre e tre, son vicini e divisi solo dalle due pareti dei prendisciami affiancati. i favi con miele e lo zucchero sono all'esterno.
sopra c'e' il coperchio e una grossa asse di legno.


piuttosto, un dubbio.
Ho provato a visitare di notte gli alveari (faceva caldo e volevo fare un giro).
Ho trovato uno degli alveari forti ,calmo ma in movimento, c'erano una cinquantina di api sul predellino che si muovevano tranquille.
La temperatura massima ieri registrata vicino agli alveari e' stata di 31 gradi, e in quel momento c'erano 21gradi.

Non ho mai visitato gli alveari di notte.. e' normale che le api se ne stiano fuori?

31 gradi ? Di questi tempi? Non è che ti si è rotto il termometro ? Comunque, è normale trovare le api fuori la sera e anche a notte inoltrata quando fa caldo. D'estate possono rimanere sul predellino per tutta la notte e le ritardatarie, addirittura dormono fuori casa .

no, il termometro funziona, come ti ho detto le arnie sono posizionate in una profonda valletta chiusa e su una ripida costa al sole con siepi e alberi a fermare le correnti d'aria.
B asta spostarsi di 300 mt e uscire dalla valle che la temperatura scende di 5 o sei gradi di notte. Di giorno con il sole sembra di avere una stufa accesa attorno.
E' un punto particolare con un microclima tutto suo. Un po' come Mentone o il porto di alassio, con le rocce dietro che riflettono calore, d'inverno so dieci gradi più caldi e d'estate ti fanno morire di caldo. A mentone ho mangiato datteri,fichi d'india e pompelmi maturati sulle piante. Li maturano bene ,ti sposti di due km e non maturano più.

mi preoccuperei per le temperature estive.
ninno

si, ninno, infatti le arnie son posizionate in un fitto boschetto di acacia la cui ombra d'estate rinfresca un poco. Adesso non ci sono ancora foglie e quindi il terreno riflette parecchio calore, appena arrivano le foglie la temperatura sale ma con un limite misurato fin'ora di circa 40/41 gradi.
devo dire che anche lavorare il frutteto di fondovalle,e' un piacere d'inverno/primavera, ma torrido d'estate.
Non ho considerato problemi di eccessiva temperatura negli alveari, mi conviene prendere qualche accorgimento?
<devo spostare gli alveari a luglio agosto? potrei portarli nella seconda postazione dove le temperature son normali e riportarli poi in autunno.

Ho visitato ieri i due prendisciami in cui ho splittato le famiglie.
Da fuori l'attivita' era èiuttosto consistente, un bel traffico di api (in proporzione al fatto che li ho splittati solo una decina di giorni fa).
ho aperto e ho visto che il miele dei due telai da melario e' stato mangiato/ spostato sui favi di covata?. Comunque i due favi son quasi svuotati.
Il candito invece sembra non essere stato toccato.
I favi di covata son ancora ben coperti tutti di api (quando li ho messi erano davvero coperti al 100%) e si vedono ben 4 celle reali in una famiglia e 3 nell'altra.
Le api son piuttosto nervose e attaccano quando muovi i favi. Insomma mi pare che le cose procedano. Oggi le temperature son crollate e domani il meteo prevede ancora pioggia e freddo. Mi conviene portare su qualche nuovo favo pieno di miele ed inserirlo (anche se piove e fa freddo) o puo' bastare l'abbondante candito che c'e' ancora sul fondo? (circa un kg per famiglia).
Tra un po', dopo la nascita delle regine, pensavo di spostare le famiglie nelle casette in legno e portarle nell'apiario principale.
O mi conviene riportarle adesso in modo che le nuove regine in costruzione possano avere i fuchi delle famiglie forti?

Visto il meteo e dato che le famiglie non cresceranno a breve, io le ristringerei più possibile togliendo i telaini vuoti. Se hanno candito a disposizione non moriranno di fame, poi, se vuoi dar loro il miele, puoi sempre mettere un telaino dietro al diaframma, disopercolando piccole porzioni.
Per quanto riguarda i fuchi, sono in grado di trovare le regine vergini anche a chilometri di distanza, clima permettendo.

grazie obombo.
Quindi, se ho capito bene, tenerle il più al caldo possibile e lasciar fare a loro, senza far mancare candito.
Pero' visto che le api al lavoro son davvero tante, e credo mangino parecchio mi son chiesto se non fosse il caso di sostituire i favi da melario con altri ancora carichi di miele.Li ho conservati apposta per tenere una scorta di "riserva" per situazioni difficili. Ne ho ancora parecchi.

Ho visto oggi che l'acacia comincia a metter fuori i fiori. Per cui nel boschetto di acacie dove ho l'apiario uno devo metter su i melari.
La settimana scorsa ho provato a metterne su uno per vedere se le api gradivano. Ieri ho controllato solo sollevando il coperchio ed era bello pieno di api indaffarate. Per cui devo sbrigarmi.
Ho nutrito con candito la famiglia debole a cui avevo aggiunto api e covata, ha covata (anche se poca), la regina non l'ho vista, il candito l'hanno mangiato ed importano meno degli alveari forti. Non saprei bene valutare lo stato di salute.
Varroa mi sembra ne cada poca, l'unica cosa che mi viene da segnalare e' che devono aver cambiato la regina, perché nell'ultima visita (pochi giorni fa) ho trovato una regina senza tacca colorata mentre in autunno la regina aveva la sua bella macchia colorata.
Stavolta pero' la regina non l'ho vista.


Altro dubbio, ho visto che mentre lavoravo si e' avvicinata a più riprese un Upupa, sembrava piuttosto infastidita dalla mia presenza.
E' arrivata talmente vicino da poterla quasi toccare. Credo che aspettasse il pranzo.. come posso ostacolare il self service di questi uccelli?.

Quella di ridare il miele alle api è una scelta personale. Visto che allevo le api per il miele preferisco aiutarle con candito o sciroppo, quando serve. Comunque, i telaini da melario vanno messi fuori dal nido, altrimenti la famiglia si ritroverà a dover scaldare anche l'inutile spazio al disotto di questi.