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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Grazie Ninno, per la tua esaustiva spiegazione! Il 1 Febbraio, inizio il corso di apicoltura tenuto da "Toscana miele" e spero entrando in contatto con apicoltori di togliermi velocemente tutti questi piccoli dubbi e insicurezze. Un saluto Raffa P.S. non abbandonerò comunque mai !!! questo favoloso forum
_________________ "siamo troppo abituati allo straordinario" Pensa ... se le stelle apparissero una sola notte ogni mille anni! (Emerson)
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18/01/2014, 11:19 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Vegè, la materia è molto vasta e con un corso non potrai risolvere tutti i tuoi dubbi, li ho ancora io dopo 33 anni di punture di api. Il corso serve ad introdurti nel mondo delle api e poter operare in apiario almeno con la teoria ben stampata nella mente. Per i primi 5 anni di approccio al mondo delle api non solo ho letto 11 libri e poi letto l' abbonamento ventennale a 2 riviste nazionali ma ho tenuto un diario dove ho annotato i periodi di fioritura delle piante nettarifere della mia zona, i giorni di soleggiamento, di pioggie e le temperature di tutto l' anno, le visite fatte con i problemi riscontrati e le relative soluzioni, gli esiti degli esperimenti, il numero di arnie , le perdite annuali, la quantità di miele raccolto, ecc ecc... Es. un anno le mie api hanno raccolto molto miele il mese di luglio quando normalmente passavano il tempo a raccogliere acqua per raffreddare l' alveare, vado a vedere il diario e scopro che in giugno era piovuto abbondantemente in 3 periodi distanziati di una settimana , la sulla è rifiorita con produzione abbondante di miele. Se fai nomadismo queste informazioni ti servono per riportare subito gli alveari alla sulla per il secondo raccolto. Ninno
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18/01/2014, 18:39 |
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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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Ninno Vegè avrà gli apiari nella zona forse più produttiva di tutto lo stivale, la sulla in Lunigiana non viene coltivata anche proprio per mancanza di spazi, ma e ricca di acacie e castagni tanto fitti da non far arrivare la luce a terra, e l'acqua non manca sia dal suolo che dal cielo. Di fare nomadismo in Lunigiana non ha senso , basta un piccolo appezzamento rispettando i confini per fare apicoltura , sono quelli di pianura ( Pisa, Livorno ) che se possono portano le loro arnie in Lunigiana . ciao nicol
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18/01/2014, 19:03 |
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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Si Ninno hai pienamente ragione nel dire che non è certamente sufficiente frequentare un corso di due mesi per essere un apicoltore ... diciamo che ho optato per questa tipologia di allevamento (come dice Nicolsp) perché sarò in un territorio votato all'apicoltura D.O.P. per il castagno e per l'acacia e anche BIO-DOP. Quando dicevo: "spero entrando in contatto con apicoltori " intendevo dire che ho la disponibilità/consigli di diversi apicoltori della zona e per questo spero di togliermi tutti questi dubbi velocemente ... anche perché inizio ad aver gli incubi ... tra produzione dei vari mieli e la raccolta di : polline, pappa reale, cera, propoli, veleno e poi sottoproduzione di idromiele, aceto di miele, liquore al miele e per non farsi mancare nulla "allevamento della tarma della cera" e si! si prospetta una bella avventura. Un saluto Raffa
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20/01/2014, 16:17 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Vege, ti consiglio di imparare prima di tutto ad allevare api e a fruttare al meglio le possibilità nettarifere dela tua zona, non mettere troppa carne al fuoco altrimenti andrai nel pallone. Come fase sucessiva ti consiglio di curare la tua clientela e farti un mercato che non è facile e stà diventando ancora più difficile perchè le persone hanno sempre meno soldi in tasca e perchè molte persone pensano di risolvere i propri problemi finaziari dedicandosi all' apicoltura, aumentando il numero di concorrenti. Questo mi riporta agli anni 70-80 del secolo passato quando dalle mie parti sono nate 2 grandi aziende e quasi tutti gli artigiani hanno abbandonato la propria atività per andare a timbrare il cartellino, era impossibile trovare un idraulico, un elettricista, un falegname e oggi che anche queste aziende soffrono la concorrenza tutti vogliono fare l' idraulico o l' elettricista. Ninno
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20/01/2014, 18:38 |
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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Grazie per le dritte!
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20/01/2014, 23:38 |
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