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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Rischio, quali sarebbero questi aggiornamenti fatti dopo il 2004?. I mie libri (11) sono tutte edizioni di prima del 1981 data di inizio malattia per le api e pur non avendo letto manuali recenti sono pronto a scommettere che non dicono nulla di nuovo. Ninno
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21/12/2013, 18:43 |
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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Salve, sono nella condizione di primo avviamento "nuovo allevamento" e mi ponevo la riflessione se acquistare nidi (con relativa regina) dal vicino o spostarmi di almeno di 15/20 km per avere regine fecondate da altro ambiente ed assicurarmi per un minimo di anni una linea genetica migliore, considerando poi di sostituirle ogni due/tre anni. Cosa ne pensate ? O quale altra linea di gestione mi suggerite? Saluti Raffa
_________________ "siamo troppo abituati allo straordinario" Pensa ... se le stelle apparissero una sola notte ogni mille anni! (Emerson)
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04/01/2014, 12:08 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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La tua idea di base è teoricamente giusta. Sull' argomento su questo forum ci sono due linee di pensiero che potrai studiare usando il link rosso "cerca". Una è quella degli apicoltori eretici i quali pensano che, a seguito di una gestione stolta dell' allevamento in purezza, le ligustiche in Italia (e nel mondo) siano tutte in inbreeding spinto, per cui il tuo piano non fa differenza. L' altra linea è quella degli apicoltori della dottrina, i quali affermano il contrario ovvero che ladiversità genetica è stata mantenuta nel qual caso la tua idea è giusta anche da un punto di vista pratico. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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04/01/2014, 16:40 |
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danielebgh
Iscritto il: 07/01/2014, 16:51 Messaggi: 84 Località: Piemonte-Torino
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L'apicoltura mi ha sempre incuriosito fin da piccolo, ho un pezzo di terra a disposizione e volevo sapere se potrei (e come) avviare un piccolo allevamento di api. Sapete descrivermi nel dettaglio come avviare l'attività e i costi ? P.s. : Abito in provincia di Torino, l'inverno è relativamente freddo.. può essere un problema ?
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10/01/2014, 20:45 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Ciao Daniele, si allevano api anche in Norvegia e Finlandia, quindi, dalle tue parti sopravviveranno senza problemi. Per avviare un allevamento devi comprare le attrezzature... e le api, devi denunciare il possesso e, più che altro, devi studiare. Per quanto riguarda i costi, dai un'occhiata nel forum, l'argomento è stato ampiamente trattato.
A presto, Romeo
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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11/01/2014, 0:53 |
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lorisubaru
Iscritto il: 31/01/2013, 14:16 Messaggi: 31
Formazione: perito agrario
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Ciao a tutti, io ho fatto molte ricerche ma nella mia zona (Romagna) non ho trovato nessun corso da neofiti, qualcuno che è più nel settore potrebbe suggerirmi siti o eventi utili. Grazie mille
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13/01/2014, 18:08 |
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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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Acquista un libro di tecnica apistica, che ti servirà come base per sviluppare poi via via i vari argomenti trattati in esso, aiutandoti con il forum cliccando " cerca", nel quale troverai tutte le risposte e se avrai dei dubbi potrai sempre chiedere . Secondo me gli argomenti in ordine cronologico dovrebbero essere .: L'arnia e gli attrezzi. Come si deve posizionare l'apiario. L'ape , i fuchi e la regina dalla nascita alla morte . L'alveare in primavera-estate-autunno - inverno . La sciamatura-la colonia orfana-il saccheggio. flora . come e quando visitare gli alveari. malattie. ciao nicol
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13/01/2014, 19:31 |
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fioccodineve
Iscritto il: 31/12/2012, 18:42 Messaggi: 124 Località: colline Piacentine
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approfitto di questo post per non crearne un altro... un apiario esposto a nord è un problema solo in inverno (vedi problematiche nosema) oppure anche nelle altre stagioni? grazie
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13/01/2014, 23:30 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Intorno al 45esimo parallelo e' un problema perche' il sole eccessivo si puo' sempre schermare ma alla scarsa insolazione non c'e' nessun rimedio pratico. In una cassa esposta a nord le api cominciano a bottinare in ritardo ogni singolo giorno e la cassa e' sempre e comunque piu' umida. Ogni cassa (anche esposta a sud) ha un lato nord piu' umido e freddo cosi' come ogni cassa esposta a nord ha un lato sud. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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14/01/2014, 0:08 |
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francescoar
Iscritto il: 17/01/2012, 14:35 Messaggi: 329 Località: Salceta di Sant'Agata - Palazzo del Pero - Arezzo (AR) - Toscana
Formazione: Ragioniere programmatore ---Apicoltore autodidatta - Api e Miele
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Esposizione dell'apertura delle arnie/portasciami a nord:
In inverno è un problema per il maggiore stress interno che comporta maggior consumo di scorte e minori probabilità di sopravvivenza soprattutto per i piccoli nuclei. In primavera e autunno avrai problemi di umidità e venti che raffreddano anche la covata oltre ad una ridotta importazione di nettare e polline. Se poi l'inverno è piovoso non ci devi nemmeno pensare.
Puoi esporre a nord se fai nomadismo e le tieni in quella posizione nei mesi più caldi.
_________________ Francesco Produttore di Miele toscano
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14/01/2014, 17:16 |
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