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Come fare per diventare apicoltore? 
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Iscritto il: 23/04/2008, 0:32
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Ciao a tutti,
avevo intenzione di metter su qualche arnia per fabbisogno familiare (almeno per ora), mi sto iscrivendo adesso ai coltivatori diretti.
Mi sapete dare qualche spunto per iniziare questo tipo di allevamento? Di cosa c'è bisogno? C'è molto lavoro dietro? Cosa dovrei sapere di importante? Dove posso attingere (come informazioni) per questo genere di allevamento? I costi iniziali quali sono? Gli eventuali ricavi (sommariamente) ?

Ringrazio chiunque possa aiutarmi.


30/06/2008, 22:30
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Iscritto il: 02/06/2008, 11:40
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Io ho circa 20 arnie
mi sono accorta che fino a trenta posso gestirle anche da sola.
di più ho bisogno di un operaio che non è facile da trovare.
da fino inverno all'autunno, effettuo una visita settimanale. il lavoro si fa più intenso se vuoi prevenire le sciamature o catturale (le mie vanno sempre in posti assurdi)
le attrezzature da campo non sono carissime, diverso è il discorso per il lab da smielatura.


01/07/2008, 9:44
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Iscritto il: 30/04/2008, 18:13
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Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario e Dott.ssa in Agrozootecnia sostenibile
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Ciao Veteri,
l'allevamento delle api è l'unico, con poche spese iniziali che ti consente di avere un pò si soddisfazioni e ricavi. Ovviamente, hanno bisogno di controlli e sorveglianza altrimenti, come per tutte le cose, non ci sono grossi risultati. Per avere informazioni ti conviene rivolgerti all'associazione degli apicoltori della tua zona. Per l'acquisto di tutto il materiale io mi ero preventivata una spesa di 600 euro, con l'acquisto di una sola arnia e dello smelatore e maturatore (che incidono molto sul prezzo, rispettivamente 240 euro, per tre favi e 75 euro, per 50 kg di miele). Alcune cooperative hanno impianti di smelatura, e con una quota di affitto ti consentono di effettuare tutte le operazioni.
La cosa importante è che le arnie siano nuove e le famiglie acquistate da persone fidate o direttamente alle cooperative, perchè se le famiglie sono deboli o comunque, hanno avuto qualche malattia, ti infestano le arnie e non riesci comunque a recuperarle. La disposizione delle arnie è importante, evita luoghi umidi e ventosi, con sole d'inverno e ombra d'estate. Alzale da terra con dei mattoni di modo che non siano a contatto con l'umido del terreno e tu ci possa lavorare meglio. Fornisci punti di abbeverata che per loro sono importanti per dissetarsi ma anche per termoregolarsi. Le api bottinano fino a 3 km di distanza per cui l'importante che ci siano fioriture entro questo raggio di distanza.
Per i ricavi considera che puoi arrivare a produrre 25-30 kg di miele ad alveare ma anche 90 kg! La quota sale se effettui del nomadismo. Secondo il prezzo del barattolo di miele avrei diversi ricavi. Ricordati che è obbligatorio denunciare le arnie e le malattie che si verificano in allevamento. Spero di averti aiutato.

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Elena


01/07/2008, 9:59
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Iscritto il: 23/04/2008, 0:32
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Grazie ad Elena e pupte,
tutte e due molto gentili.

Mi avete chiarito diversi dubbi.

Ciao e grazie per adesso!


04/07/2008, 23:12
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Iscritto il: 11/09/2008, 20:19
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Località: pescara
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ciao a tutti, da un po' di tempo ho il pallino dell'apicoltura e finalmente ora ho deciso di comprarmi un terreno. Al momento ho possibilita' di acquistare degli uliveti (circa 1h) in zona collinare (io abito in Abruzzo) ma credo che per l'apicoltura debba trovare altro collocamento. Non ne so molto per ora ma vi chiedo a questo punto se per questa pratica occorrono carattristiche particolari del terreno, ad esempio l'altezza (pianura? collina 700/800metri slm? terreno scosceso pianeggiante?) e il tipo di piante circostanti. Giusto per partire vi chiedo questo, visto che ancora compro il terreno ...

poi tutto il resto...

grazie

Pierluigi


11/09/2008, 21:05
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:45
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Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao pjmont,
sei capitato molto bene, Elena saprà rispondere alle tue domande, è davvero brava e con un taglio davvero professionale, di persone così se ne trovano davvero poche.
Saluti Francesco

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


12/09/2008, 0:06
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Iscritto il: 30/04/2008, 18:13
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Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario e Dott.ssa in Agrozootecnia sostenibile
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Ciao pjmont,
innanzitutto scusa per il ritardo ma avevo internet fuori uso e grazie a francesco per i numerosi complimenti. L'importante, più che l'altezza s.l.m. per la messa a dimora delle arnie, è che non ci sia troppo umido e vento preferibilmente con sole d'inverno e ombra durante l'estate. Le arnie conviene disporle in una striscia di terra pianeggiante più per la gestione che per problemi inerenti alle api, nella vicinanze possono esserci senza problemi delle colline. Come piante le maggior fornitrici di nettare sono le Rosacee e le Brassicacee ma riescono a raccogliere ed avere buoni risultati anche sulle leguminose, come medica e sulla, e sugli agrumi. Ricorda che arrivano fino a 3 km di distanza quindi l'importante, se non hai niente nel tuo ettaro che ci sia qualcosa nel raggio di questa distanza. Attento alla presenza del Girasole perchè negli ultimi tempi ha sterminato numerosi apiari per la presenza di nicotinoidi, le api si disorientano come se fossero "ubriache" e non riescono a tornare in arnia. Se hai bisogno e posso esserti d'aiuto ulteriormente chiedi pure.

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Elena


20/09/2008, 11:01
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Iscritto il: 10/03/2012, 12:58
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Ciao a tutti, vorrei anch'io chiedere un'informazione sull'avvio di un'apicoltura. Sono un'erborista e ho un terreno, non più di 3 ettari, davanti casa mia, sul mare, al sud, in una zona vulcanica. le condizioni climatiche credo ci siano, credete che potrei avviare una piccola azienda di questo tipo? l'unico dubbio che ho è che a meno di 3km da casa c'è una strada a scorrimento veloce, quindi mi domando se c'è un modo per avere comunque un prodotto di qualità. in aggiunta o alternativa, quali altre attività potrei prendere in considerazione? Grazie per le vostre risposte, gentilissime e competenti sempre, e un saluto!


10/03/2012, 13:11
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Sez. Api
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Iscritto il: 07/04/2010, 20:30
Messaggi: 3917
Località: Cisterna di Latina
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Ciao Lilymarlene,
prima di iniziare a pensare in grande vedi se riesci a far sopravvivere qualche alveare per due o tre anni, se ti trovi bene con le api e se riesci anche a produrre qualcosa. Dopo aver fatto un po' di esperienza e aver capito più o meno come funziona l'allevamento delle api, puoi anche decidere se ingrandire l'attività o rimanere a un livello amatoriale. L'estensione del terreno a tua disposizione non è importante, a meno che tu non abbia l'intenzione di coltivare piante mellifere, dovresti invece valutare le fioriture nel raggio di un chilometro in torno al futuro apiario. La strada che si trova a meno di tre chilometri può influire sulla qualità del miele soltanto se ci sono piante mellifere che crescono sull'orlo della strada.
Per iniziare a farti un'idea, comincia a leggere un manuale di apicoltura e domanda pure quando hai dei dubbi.
A presto,
Romeo.

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http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


10/03/2012, 21:13
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Iscritto il: 03/02/2010, 15:50
Messaggi: 118
Località: Insubria
Formazione: Geometra e Studente in giurisprudenza
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Buongiorno a tutti,
vorrei avviare un'attività apistica, dapprima piccola, una decina di arnie al max per poi ingrandirmi negli anni. Potete indicarmi cortesemente di cosa ho bisogno e i relativi costi? Sto redigendo il business plan e non vorrei dimenticarmi qualcosa.

Vi ringrazio!

Andrea

_________________
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. [Salmo 23]


04/04/2012, 11:01
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