Che soddisfazione....

Sabato pomeriggio ho fatto un giro di ispezione al mio apiario.
Ho cominciato con la "Fiordaliso" l'arnia che sin dall'inizio si è dimostrata la più "operativa", erano 15 giorni che non l'aprivo, la settimana scorsa avevo controllato solo le altre nelle quali non avevo visto la regina e le nuove famiglie.
Mi sono entusiasmato alla vista dei telaietti da melario che venivano lavorati e che contenevano un po' di miele, poi ho dato un'occhiata al nido...
Sembrava in procinto di esplodere, strapiena di apazze e con i favi "gonfi" che quasi si toccavano.
Ai lati c'erano due telai pieni di miele quasi completamente opercolato su entrambe le facciate, erano pesantissimi, tutti gli altri erano pieni di covata e miele.
Uno spettacolo!!!
Considerando che è uno sciame che ho comprato a fine marzo e che ha pure sciamato, sono proprio contento, forse una cucchiaiata di miele ce la faccio a produrla.

Controllando le altre famiglie mi sono voluto togliere uno sfizio, ho tagliato un pezzetto di favo di quelli nuovi con celle piene di miele opercolato, ne abbiamo mangiato metà io e metà mia moglie, masticandolo come se fosse un chewingum.
Quando l'ho masticato mi è esploso in bocca un sapore indescrivibile, sembrava un concentrato di fiori e di miele, mai mangiata una cosa del genere.
Mi sono reso conto che in vita mia non avevo mai mangiato veramente il miele, è come aver bevuto della spremuta d'arancia dopo aver passato la vita a bere la Fanta.
Una cosa magnifica, e la volevo condividere con voi che siete corresponsabili di un progetto che (per ora) sta andando bene.
Grazie

Ti devono prendere per la nuova pubblicità della San Pellegrino... altro che miele

Se non hai comperato lo smielatore, potresti tenere tutto il miele come favi tagliati a lastre risparmiando un sacco di soldi. Molti apicoltori eretici lo fanno. Dove sta scritto che si deve smielare? Ah, gia' dimenticavo ...
Maddmax

Maddmax1 ha scritto:Se non hai comperato lo smielatore, potresti tenere tutto il miele come favi tagliati a lastre risparmiando un sacco di soldi. Molti apicoltori eretici lo fanno. Dove sta scritto che si deve smielare? Ah, gia' dimenticavo ...
Maddmax

La tua idea non è affatto male ma lo farei solo se facessi costruire integralmente il favo o con cera certificata bio.
Non si sa mai cosa può contenere la cera...

Maddmax1 ha scritto:Se non hai comperato lo smielatore, potresti tenere tutto il miele come favi tagliati a lastre risparmiando un sacco di soldi. Molti apicoltori eretici lo fanno. Dove sta scritto che si deve smielare? Ah, gia' dimenticavo ...
Maddmax

Lo sto per comprare, ma in realtà l'idea mi era già balenata per la mente.
Probabilmente qualche favo con il miele lo conserverò.
L'unica cosa che mi frena è che se smantello i telaini poi le apazze devono rifarli di nuovo con aggravio di lavoro e ritardo nelle "consegne"

Avevo pensato di lasciare dei pezzetti di favo nei barattoli di miele da regalare, ma diventa scomodo da gestire quando il miele cristallizza.

Grazie del consiglio.

Beh, grazie! ma l' idea non e' mia: e' uno dei benefits di essere un seguace dell' apicoltura eretica uno dei cui comandamenti e' che "lavorare stanca". La paranoia di voi apicoltori della dottrina di sfiancare le api con i favi e' assolutamente ingiustificata: le api hanno fatto favi da che mondo e' mondo! E' come aver paura di far fare uova alle galline perche' potrebbero allargarsi lo "sbaragnaus". Io non uso fogli cerei per cui la mia cera e' commestibilissima. Gli apicoltori della dottrina dicono che l' ossalico fa benissimo, usano cera che non si azzarderebbero mai a mangiare ma, se Maddmax dice che e' piena di rutto tossico, gli dicono che e' matto ... Mah?!
Per i regali di Natale lussuosi io tengo sempre del miele in favo. Anche se cristallizza, sembra sempre bellissimo oltre ad avere quel profumo intenso di cera. Se potessi avere il miele di acacia in favo, lo venderei a 70 dollari al vasetto. Per non parlare del fatto che, dopo aver mangiato la cera, quando vai a fare la cacca ti sembra di suonare il violino.
Maddmax1

Maddmax1 ha scritto:Gli apicoltori della dottrina dicono che l' ossalico fa benissimo, usano cera che non si azzarderebbero mai a mangiare ma, se Maddmax dice che e' piena di rutto tossico, gli dicono che e' matto ... Mah?!

Maddmax1 dimmi la verità ti hanno versato dell'ossalico gocciolato nelle mutande quando eri piccolo?
Cosa c'entra la cera contaminata con l'ossalico, che oltre a non contaminarla è anche consentito in apicoltura bio?
Io mangerei la MIA cera, solo che quando la fai rifondere finisce insieme a quella degli altri ed è di loro che non mi fido!

Fare costruire favi tutti gli anni mi sembra un inutile spreco di energie per le api...

Lo "spreco" di energia siamo noi che rubiamo il miele in cambio di sciroppo fetente ed acidi organici. Se fai due conti, dare da mangiare sciroppo addizionato di succo di limone, latte in polvere e vitamine costa molto meno che installare i fogli cerei i quali, peraltro, costituiscono una frazione della cera totale e la cui unica ragione di esistere e' che aumentano di 4 volte il prezzo della cera. Se anche non si vuole accettare l' idea delle celle piccole nel nido, quale e' la ragione di usare i fogli cerei nel melario??
Maddmax

Maddmax...1 kg di cera sono circa 10 kg di miele consumato, avoglia a nutrire!
Perfino a me che come ti ho detto in passato il miele non interessa, dispiace usare 10 kg di miele quando posso riutilizzare cera adeguatamente sterilizzata.
Sarebbe fantastico poter conferire la "propria" cera ed avere indietro solo la "propria" cera...

humblebee ha scritto:Sarebbe fantastico poter conferire la "propria" cera ed avere indietro solo la "propria" cera...

C'è più di una ditta che offre questo servizio.
La mia associazione conferisce la cera ad una famosa "cereria del nord" italia i fogli che ci fornisce vengono analizzati per la ricerca di molecole vietate così i soci sono tranquilli.
La ditta in questione lavora anche la cera dei singoli ma solo per quantitativi superiori agli 80 Kg quindi per un "piccolo" è quasi impossibile