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Cerco miele per nutrire le api 
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Iscritto il: 14/03/2013, 17:24
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Questo mio primo anno è stato un investimento e una scoperta costante della flora e della fauna del mio apiario ma, sopratutto, una scoperta di innumerevoli difficoltà implicite nell'apicoltura :(

Dopo aver dato un trattamento a base di timolo per 4 settimane; sabato scorso ho aperto le arnie per controllare diverse situazioni in sospeso e, mio malgrado, ho scoperto che la flora è stata più avara di quello che credevo, le arnie sono con pochissime scorte e non hanno la benchè minima possibilità di superare l'inverno in questo modo :(


Devo procurarmi del miele in zona castelli per darlo alle api come scorte, c'è qualche persona in zona che me lo può vendere ?

Quali sono le quantità necessarie di scorte per arnia al fine di non avere un'ecatombe di api la prossima primavera ? Oltre al miele, posso fare una sorta di zucchero, limone e poca acqua ?

Cos'altro potrei fare per dar loro un buon invernamento ?


Grazie mille,
F


09/09/2013, 15:38
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ma io sapevo che d inverno si da il candito :shock: perche vuoi dare del miele? :?


09/09/2013, 21:34
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Iscritto il: 07/04/2010, 20:30
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Località: Cisterna di Latina
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Ehm... vuoi liberarti dalle api, o cosa?
Lascia stare il miele, se non è il tuo, usa lo sciroppo di zucchero 2:1. Guarda qui per le ricette: Ricette per la nutrizione
Per quanto riguarda le quantità, è difficile dirlo senza conoscere l'andamento climatico, la consistenza delle scorte attuali e le eventuali fioriture autunnali. Calcola, comunque, circa sei-otto chili di zucchero per alveare ma controlla sempre i risultati della nutrizione.

_________________
http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


09/09/2013, 21:47
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Iscritto il: 14/03/2013, 17:24
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Obombo ha scritto:
Ehm... vuoi liberarti dalle api, o cosa?
Lascia stare il miele, se non è il tuo, usa lo sciroppo di zucchero 2:1. Guarda qui per le ricette: Ricette per la nutrizione
Per quanto riguarda le quantità, è difficile dirlo senza conoscere l'andamento climatico, la consistenza delle scorte attuali e le eventuali fioriture autunnali. Calcola, comunque, circa sei-otto chili di zucchero per alveare ma controlla sempre i risultati della nutrizione.


Assolutamente non voglio liberarmi delle api, altrimenti, le abbandonavo al loro destino. La zona sicuramente la conosci è : il vivaro a Velletri.
Seguirò il tuo consiglio per le ricette che mi hai mandato, il candito lo darò più avanti, grazie mille.

Un aggiornamento della mia situazione (api con pochissime scorte, quasi all'osso, con temperature che stanno già intorno ai 19/20° e piogge) :

Mi sono confrontato con un apicoltore della mia stessa zona che mi spiegava questo (spero sia utile anche ad altre persone) : al momento è inutile nutrire con il candito se hanno poche scorte, bisogna nutrire con lo sciroppo glucosio-fruttosio al 20% di umidità, una sorta di miele trasparente per consistenza e fluidità. E' l'unico nutrimento che immagazzinano e mangiano al bisogno, oltre a stimolare di un poco la regina nella deposizione per far nascere delle api ed avere un buon glomere invernale. Si potrebbe fare anche a casa ma il risultato non è lo stesso e, tra l'altro, quello fatto in casa fermenta ed è troppo umido mentre questo che ho comprato no.

Continuerò ad alimentare dando ad ogni arnia almeno 3/4kg di nutrimento per quelle con poche scorte e una volta invernate inserirò il candito, mi costa un bel pò ma meglio spendere 100/200 euro di nutrimento che comprare gli sciami a 90/100€ l'uno la prossima primavera.


11/09/2013, 13:22
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Iscritto il: 27/07/2011, 10:25
Messaggi: 513
Località: Pescara
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io ho messo un po di candito a vederli sembra prorio che lo hanno gradito

ciao romeo


11/09/2013, 14:38
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Iscritto il: 26/11/2011, 18:47
Messaggi: 1945
Località: SouthWest Montana
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Quello che penso sulla nutrizione allo sciroppo l' ho reso chiarissimo. Però, piuttosto che mettere del miele sconosciuto nell' alveare, le faccio morire di fame. Se cerchi in giro qui sul forum ci sono anche delle alternative decenti allo sciroppo. Tutto ma non il miele marcio.
Maddmax

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11/09/2013, 15:13
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Iscritto il: 09/07/2012, 20:51
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frocchi ha scritto:
Questo mio primo anno è stato un investimento e una scoperta costante della flora e della fauna del mio apiario ma, sopratutto, una scoperta di innumerevoli difficoltà implicite nell'apicoltura :(

Dopo aver dato un trattamento a base di timolo per 4 settimane; sabato scorso ho aperto le arnie per controllare diverse situazioni in sospeso e, mio malgrado, ho scoperto che la flora è stata più avara di quello che credevo, le arnie sono con pochissime scorte e non hanno la benchè minima possibilità di superare l'inverno in questo modo :(


Devo procurarmi del miele in zona castelli per darlo alle api come scorte, c'è qualche persona in zona che me lo può vendere ?

Quali sono le quantità necessarie di scorte per arnia al fine di non avere un'ecatombe di api la prossima primavera ? Oltre al miele, posso fare una sorta di zucchero, limone e poca acqua ?

Cos'altro potrei fare per dar loro un buon invernamento ?


Grazie mille,
F


Scusa ma non ho ben capito, hai iniziato quest'anno con degli sciami o delle famiglie? hai fatto raccolto? su che base dici che le scorte sono poche? se non erro ai castelli c'è molta vegetazione arborea e variegata e mi sembra strano che ancora adesso non facciano raccolto.


12/09/2013, 10:31
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Iscritto il: 14/03/2013, 17:24
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Maddmax1 ha scritto:
Quello che penso sulla nutrizione allo sciroppo l' ho reso chiarissimo. Però, piuttosto che mettere del miele sconosciuto nell' alveare, le faccio morire di fame. Se cerchi in giro qui sul forum ci sono anche delle alternative decenti allo sciroppo. Tutto ma non il miele marcio.
Maddmax


Ho provato a cercare in lungo ed in largo e, purtroppo, non sono riuscito a leggere le tue idee in merito allo sciroppo. Tutto sommato ho notato che con lo sciroppo, ho optato per glucosio + fruttosio al 20% di umidità, sono riuscito in qualche modo a sistemare alla bella e meglio la faccenda e le api immagazzinano le scorte per l'inverno. Purtroppo non ho altri modi per aiutarle ed il candito lo inserirò più in là quando le temperature esterne giornaliere saranno intorno ai 10 / 15°, manca poco tutto sommato, forse, due o tre settimane.

Te cosa mi consigli per affrontare una situazione del genere ? Cheers in advance ;)

asterixxx ha scritto:
Scusa ma non ho ben capito, hai iniziato quest'anno con degli sciami o delle famiglie? hai fatto raccolto? su che base dici che le scorte sono poche? se non erro ai castelli c'è molta vegetazione arborea e variegata e mi sembra strano che ancora adesso non facciano raccolto.


Già, c'è molta vegetazione ma tra il periodo aprile / maggio ha sempre piovuto tranne qualche giornata di sole, ho contato 35 giorni di pioggia continui con sole tre giornate di sole. Inoltre, la vegetazione è prevalentemente composta da castagno che quest'hanno ha fiorito molto poco (1 pianta ogni 10 / 15) alcuni alberi hanno fiorito per metà perfino, di sicuro per colpa del parassita del castagno :(

Tra l'altro ho preferito far cambiare almeno 20 favi vecchissimi perchè avevo paura delle varie patologie che possono subire le api, quando, avrei potuti cambiarli l'anno successivo e potevo farli utilizzare come favi di scorte.

Diversi altri errori li ho commessi come quando per marcare le regine alcune arnie le ho trovate con le celle reali la settimana successiva. Diciamo che ho accumulato esperienza a discapito dei poveri insetti e, per questo, devo far loro superare l'inverno degnamente.

Per il momento le temperature si apprestano a stare tra i 15/16° la mattina alle 8 e i 18/20° la sera alle 19. Di notte scendono di brutto, penso arrivino intorno ai 10/12°. Non rimane molto tempo per dar loro sciroppo prima che facciano il glomere... :/

Ho iniziato questo anno con degli sciami ed ho preferito raddoppiare anzichè fare raccolto, anche perchè la flora non è stata generosa questo anno in zona.


17/09/2013, 17:03
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Iscritto il: 14/03/2013, 17:24
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Un'altro segnale di carestia della flora e della necessità di nutrimento è stato un saccheggio latente che ho sventato, venerdì scorso, scoprendo con la farina quale famiglia era la saccheggiatrice, invertendo i posti delle arnie. Così facendo ho fermato il saccheggio ed ho nutrito molto di più la famiglia forte pur avendola in qualche modo indebolita per aver portato via le bottinatrici.

Non potevo far altro che questa operazione, spero non ci siano più questi problemi e cercherò di bilanciare le famiglie questo weekend, altrimenti, si manifesteranno episodi del genere di nuovo.


17/09/2013, 17:22
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