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cerco api regine buckfast 
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frankapi ha scritto:
Per Antonio zangara.....un conto è sostenere una tesi con modo e cortesia e un conto è farlo come hai fatto tu ...complimenti!!!!

Non centra niente la cortesia, qui si parla del futuro delle nostre api e dell'eredità entomologica che lasceremo ai nostri successori!Se solo andaste ai convegni che organizzano sulla salvaguardia dell' ape ligustica "italiana" la penserete come me e altri. In italia, abbiamo già compromesso abbastanza .
Invece di cercare una risposta dall'esterno cominciate prima ad apprezzare l'ape Ligustica locale che :
• capacità a costituire colonie numerosissime e con un numero elevato di
bottinatrici;
• api operaie, a tutti gli stadi, instancabili lavoratrici;
• scarsa tendenza alla sciamatura;
• resistenza a numerose patologie dellalveare, contrariamente alle altre
sottospecie di Apis mellifere presenti in Europa;
• regine estremamente longeve, il cui addome può variare da un colore cuoio
scuro ad uno di cuoio chiaro;
• fuchi di colore scuro, quasi ardesia, mai di colore rossiccio come, invece, si
sta assistendo, da alcuni anni, in diverse colonie del territorio italiano per
fenomeni legati allimportazione di regine e di sciami;
• regine che depositano covate compatte, a forma di mezza luna, e ciascun
telaio di covata porta una corona di miele nel settore più alto ed ai lati del
telaio stesso;
• rapporto api vive, e scorte morte, all'interno dellalveare, sempre in
equilibrio stabile proprio per la longevità che caratterizza le api operaie e le
rispettive regine;
Cercate se trovate qualche scritto dei lavori del Dott Gardi Tiziano che è un ricercatore e non chè allevatore di regine che da decenni sta lavorando per la salvaguardia della ligustica locale, promuovendo, NON L'ACQUISTO DELLE SUE REGINE O DI ALTRI, ma insegnando agli apicoltori come effettuare la rimonta aziendale con le famiglie + rustiche di ogni singolo territorioLEGGETE QUI http://www.izslt.it/apicoltura/wp-content/uploads/2012/08/3.pdf.


c'è un'altro ricercatore apistico molto bravo, il giovane capo dell'unità apistica dell izslt Dott Giovanni formato leggetevi queste slide sui rischi di importazioni e inquinamenti genetici http://www.izslt.it/apicoltura/wp-content/uploads/2012/08/Importazione-di-api-regine_Formato.pdf

anche la collaboratrice del Dott. Formato è una grandissima sostenitrice della nostra ape ecco a voi i risultati di una ricerca i ncui è appurato che nel lazio abbiamo il 30% di ibridi per colpa delle importazionihttp://www.izslt.it/apicoltura/wp-content/uploads/2012/08/4.pdf

questi non sono i lamenti di un campagnolo come me, ma di dottori e ricercatori scientifici che lavorano per la salvaguardia delle nostre api! ancora qualcuno che vuole cambiare le proprie regine?
fate molta attenzione a non risolvere problemi temporanei con soluzioni permanenti...


11/12/2012, 12:23
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Bene questa è una risposta!!!!!
Il tono e il modo sono tornati nei canoni giusti....e l'incendio si è evitato.

La domanda che volevo sottoporvi è cosa abbiamo a disposizione oggi in Italia avendo bisogno di regine omogenee con caratteristiche simili da utilizzare in aziende professionistiche?

Io non sono esterofilo per partito preso.... anzi, mi auguro che al più presto nasca la figura del selezionatore italiano che possa offrire delle regine madri ligustiche inseminate artificialmente che siano all'altezza del loro nome.


11/12/2012, 13:28
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è proprio questo il problema credo, non abbiamo bisogno di regine omogenee. La ligustica dei Monti Ernici si è adattata a quel terirtorio e sarà molto diversa dalla ligustica della pianura padana o da quella che vive vicino la costa. I climi sono totalmente diversi, come lo sono la flora e mille altri fattori.So che sono almeno 3-4 anni che stanno campionando qua e la alla ricerca dei vari ecotipi. In toscana, per esempio hanno introdotto nell isola di Capraia alcuni ceppi che hanno ritenuto essere di api ligustiche dell'ecotipo toscano. Sono ecotipi che si sono selezionati naturalmente attraverso l'adattamento delle api al territorio.
In italia, stanno già spuntando qua e la apicoltori "custodi" del proprio ecotipo e stazioni di fecondazione naturale con l'intento di saturare ogni territorio con gli ecotipi selezionati da queste ricerche.
Si sta facendo MOLTISSIMO e basta essere presenti ai convegni... spesso queste iniziative vengono mostrate in slides grosse quanto una parete.
Il progetto ligustica che stanno facendo in Toscana è veramente il TOP per gli apicoltori toscani. in pratica sai cosa stanno facendo? vi ho gia detto che su quell isola ci sono state portate 4-5 anni fa dei ceppi autoctoni di ligustica "toscana" , ecco i grossi apicoltori portano le proprie regine vergini in quell'isola, vengono fecondate da dei fuchi toscanacci e ritornano in azienda pronte a saturare il territorio di VERI FUCHI. I toscani sono qualche annetto avanti su questo piano, sta seguendo Lazio, poi Le Marche e altre regioni nella selezione di ecotipi locali da dare in affidamento ad apicoltori custodi che avranno il compito di(speriamo prestissimo) fornire fuchi e celle reali nelle varie stazioni di fecondazione naturali e agli altri apicoltori di ogni singolo territorio.

ecco perchè mi sono innervosito apparentemente senza motivo, per il fatto che abbiamo l'ape + cazzuta di tutto il mondo e per colpa di qualche capriccio eclettico stiamo correndo il rischio di dover dipendere, entro pochi anni, dall'argentina o dalla nuova Zelanda, per avere una ligustica in purezza...CHE NON è PER NULLA ITALIANA e adatta al nostro territorio. Scusate se faccio l'hooligan ma per quanto riguarda la Ligustica, queste sono le mie idee.


11/12/2012, 15:37
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Maddmax1 ha scritto:
AntonioZangara ha scritto:
...Usate il metodo buckfast per selezionare una Ligustica in Loco e lasciate perdere ste regine transessuali che volete in apiario. Ti dico anche un'altra cosa. E' molto probabile che una volta che si sparge la voce che hai regine buckfast ti ritrovi all'improvviso senza alveari o con l'apiario inceneriti, lo sai che gli apicoltori PRO-LIGUSTICA sono poco tolleranti.

Il "metodo buckfast" ha utilizzato la ligustica per introgredire la resistenza agli acari della trachea nella mellifera esattamente come il "metodo Maddmax" ha utilizzato la caucasica per introgredire la resistenza alla varroa nella ligustica. Per quanto riguarda la tua (neanche tanto) vaga minaccia mafiosa sono qui che me la faccio sotto :lol: :lol: :lol:
Maddmax


No madd, possiamo discutere finchè vuoi sul fatto che sia possibile fare quello che proponi (quando avrò più di 30 secondi a disposizione ti risponderò di là dove il contesto è più "tecnico"), ma il "metodo buckfast" non è quello che tu sostieni.
Il metodo di padre Adam consisteva principalmente nel selezionare api più produttive, il fatto che la resistenza ai patogeni compaia tra i caratteri desiderati è soltanto perchè in assenza di trattamenti di sorta, resistenza e produttività sono strettamente legate.
La "resistenza" all'acaro della trachea è stata introdotta semplicemente sostituendo la ormai estinta ape britannica (falcidiata dalla cd "Epidemia dell'isola di Wight") con l'ape italiana.
Tanto che il monaco si vide costretto a sostituire anche le arnie tradizionali con arnie dadant a causa della maggiore prolificità della ligustica.


11/12/2012, 16:56
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Nello spazio pubblicitario del forum compare a tratti la vendita di api Buckfast ...
Obombo, sei per caso tu?? :) :D :lol:
Maddmax

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04/04/2015, 18:36
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Beccato :? . Sto spacciando le mie ligustiche per buckfast ma non dirlo in giro.

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05/04/2015, 22:32
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Ragazzi sono molto preoccupato come voi, scorrendo un elenco di allevatori di regine e preferendo naturalmente qualcuno di quelli più vicino a me, alla domanda: sono ligustiche?, la risposta mi ha raggelato: alleviamo solo regine buckfast. Ma ci sarà un motivo commerciale dietro questa scelta? Forse sono più facili da produrre? Non faccio il nome dell'azienda per non fargli pubblicità, ma è pur vero che stanno combinando un casino. Le mie regine le farò produrre ai miei nuclei per induzione anche se questo mi sposterà di circa 15 giorni i miei programmi di produzione, pazienza.


06/04/2015, 12:12
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Fai bene. Le buckfast non servono a niente. È chiaro che gli allevatori professionisti spingono per le buckfast, perché ci lucrano, perché le regine buckfast le devi sostituire ogni anno.


06/04/2015, 12:36
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Obombo ha scritto:
NOOOOOOOO ... un altro mito sfumato, la buckfast che è stata selezionata nella brughiera di Dartmoor non funziona in Italia?
Bé, non c'è da perdersi d'animo, c'e ancora l'ape nera, la mellifera mellifera, la si trova in Francia allevata in purezza, magari dallo stesso apicoltore che alleva, sempre in purezza, anche ligustica e carnica. Volendo, si può prendere in considerazione anche la sicula, anche se non è abbastanza esotica, oppure la carpatina di sopra ma anche la caucasica, che pare sia già stata importata. Avete mai sentito parlare della cordovan? Forse non darà risultati eccelsi, ma vuoi mettere la bellezza e il nome affascinante.
Ora che ci penso, secondo alcuni la scutellata mostrerebbe un'ottima resistenza alla varroa, in più viene via con poco. Io un pensierino lo farei.

Ciao obombo sai qualcuno che vende regine ligustica cordovan?grazie


08/04/2015, 14:26
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Non vi affollate :D


13/04/2015, 19:35
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