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Carestia morte e pestilenza 
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Iscritto il: 26/11/2011, 18:47
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Qualcuno mi puo' spiegare perche' l' eventuale possibilita' che gli sciami catturati portino malattie non e' mai nemmeno presa in considerazione? Tutti parlano di catturare sciami -cattura di qua, cattura di la'- ma nessuno parla di quarantena. Ma vi sembra logico?
Maddmax

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09/05/2012, 23:11
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Più che altro si tratta di sciami partiti dalle proprie arnie. Non ha molto senso tenerli in quarantena. L'unico, al momento, che sta raccogliendo sciami non suoi e Marvel (bè, anch'io), ma lui non ha api da proteggere da un eventuale contagio. E' comunque buona norma tenere in quarantena gli sciami catturati al di fuori del proprio apiario.

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09/05/2012, 23:46
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Ciao Maddmax1,
quello di correre a raccogliere sciami è un peccato di gioventù che ho commesso anch' io, sono andato a rubarne uno di notte, 30 punture sulla pancia e un macello di api morte nel camiciotto, se ci ripenso ma quante fesserie ho fatto in gioventù, beata gioventù.
Da molti anni mi raccolgo i miei sciami oppure approfitto della sciamatura per farmi tutti i nuclei che voglio.
Ninno


10/05/2012, 22:31
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io raccolgo sciami in giro ma ovviamente non li metto con le mie api. più che per peccato di gioventù lo faccio per soldi, ma non mi sognerei mai di metterle insieme ai miei apiari. uso tuta guanti e attrezzatura che utilizzo solo per i recuperi... d'altro canto per quello che riguarda quest'anno dopo un inverno così massacrante una famiglia che è riuscita a passarlo e a diventare forte da sciamare merita tanto di cappello e molto facilmente è sana come un pesce sano. anche perchè c'è da aggiungere che di solito questi sciami arrivano da apicoltori "della domenica" che non le tengono o non vogliono tenerle nella sciamatura, e se le api sono riuscite a sopravvivere ai loro "trattamenti" sono 4 passi avanti rispetto ad altre cullate e coccolate.


11/05/2012, 13:00
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yuvan ha scritto:
è sana come un pesce sano...

...e buona come un buon caffè?


11/05/2012, 17:34
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Ggiasone ha scritto:
yuvan ha scritto:
è sana come un pesce sano...

...e buona come un buon caffè?


:mrgreen:


11/05/2012, 22:35
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Io penso che il raccogliere sciami in questo periodo, non sia un peccato così mortale, anzi...
Gli sciami che escono in questo mese, spesso, o quasi sempre lo fanno perchè il loro istinto alla " riproduzione" glielo impone.
Cosa diversa con uno sciame da recuperare in agosto o settembre, quelli, che mi farebbe storcere il naso in quanto molto probabilmente uscito causa malattie, o troppa varroa.


11/05/2012, 22:48
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yuvan ha scritto:
Ggiasone ha scritto:
yuvan ha scritto:
è sana come un pesce sano...

...e buona come un buon caffè?


:mrgreen:


la grande Mina...http://www.youtube.com/watch?v=dChtcZMH3Dc


11/05/2012, 23:18
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Nell’ apicoltura della dottrina vale il concetto del "Volemosebbene colle noste api e cogli altri compagni di strada/ piu’-siamo-meglio-e’". Nell’ apicoltura eretica si applicano I concetti biologici di selezione ed adattamento.
Esistono TRE fattori che limitano lo sviluppo di una popolazione. Senza di essi la popolazione cresce esponenzialmente. I tre fattori sono:
1) La disponibilita’ di cibo
2) I predatori
3) Le patologie
Supponendo che le api non siano avvelenate e siccome
a) Il cibo (anche se di scarsa qualita’ come lo sciroppo fetecchioso) viene reso disponibile ad libitum
b) La predazione non esiste piu’
Allora, se una popolazione di api in un apiario, non cresce esponenzialmente, vuole dire che e’ flagellata da qualche pestilenza. In altre parole si stanno allevando patogeni e parassiti che vengono sparsi ad altri apicoltori.
E’ vero, l’ assunzione che le api non siano avvelenate e’ arbitraria perche’ per esempio potrebbero essere avvelenate a livello subliminale (come succede per I neonicotinoidi) il che potrebbe causare mortalita’ diretta o indiretta perche’ le rende piu’ sensibili ai patogeni ed ai parassiti. In ogni caso la soluzione non puo’ essere di continuare ad allevare apiary moribondi. E, anche se questi concetti danno fastidio, non generano popolarita’ e chi li sostiene sta sulle balle a tutti, resta il fatto che sono difficilmente criticabili.
E chi dice che “tanto siamo tutti nella stessa barca” racconta un sacco di Beeeezzate, perche’, se cosi’ fosse, non sarebbe possible il fatto che alcuni apicoltori generano surplus di api da vendere (anche se sta diventando sempre piu’ difficile …). Esistono apicoltori che sanno fare il proprio mestiere ed esistono apicoltori che allevano pestilenze. Mi piacerebbe di vedere piu’ spesso enunciato il principio che molte malattie sono CONTAGIOSE. Se uno avesse un pollo con il morbo di Marek, lo metterebbe insieme agli altri 25 polli del pollaio? Moltiplichiamo il problema x50000 api che vivono appiccicate le une alle altre e che volano per kilometri.
Maddmax

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17/05/2012, 22:24
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quindi anche quando compro dei nuclei da altri apicoltori dovrei metterle in 40ena prima di affiancarle nel mio apiario? non fidarsi di nessuno??


18/05/2012, 12:54
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