mfCarpentieri ha scritto:
Continua la mia lotta privata ai calabroni, l'esca che ho utilizzato è la birra, attualmente ho aggiunto un'alicetta e prossimamente vorrei provare la ricetta datami dall'amico Ninno: Acqua - aceto - miele - alicetta.
Sino adesso ne ho catturati, ma mi sembrano pochi perchè ne vedo sempre troppi gironzolare intorno agli alveari, e quando li vedo predare mi ...
Voi che esperienze avete?
Grazie
mf Ti capisco vedere che si prende l'operaia stanca che arriva, la seziona, e si porta le parti migliori non lo sopporto.
Però con una bacchetta di bambù del diametro di circa un pollice e lunga circa 60 cm che lascio sempre a disposizione infilata nella stanga porta alveari, ne catturo molte di più che con le bottiglie con le varie brodaglie.
Nel tuo caso poi con gli alveari così comodi le prendi quasi tutte con un quarto d'ora al giorno per una settimana.
Come faccio io:
All'inizio sbagli qualche colpo e peggio prendi un'ape, ma appena ti sei specializzato a ogni colpo è uno stecchito.
Con la detta bacchetta ti poni di lato o da dietro l'alveare e appena vedi il calabrone all'opera, senti il suo ronzio da elicottero in stallo in attesa della preda stanca, in questi pochi secondi avvicini la bacchetta a circa 20/25 cm dal predatore che ripeto è in caccia quindi distratto dalla legnata che sta per arrivargli, quindi colpisci con tutta violenza, senti un colpo secco e anche nelle mani l'effetto del urto,
io all'occasione gli dico anche "portalo a cuocere
".
Se individui il momento migliore in cui i calabroni si dedicano alle api, in mezz'ora ne butti giù almeno una quindicina.
Inutile cercare di colpirli a caso, o addirittura quando non sono in caccia, li spaventi solo e non si faranno più prendere senza contare che rischi di prendere delle api, o stuzzicarle e queste, ti scambiano per l'aggressore e ti pungono.
Riepilogando, calma e colpi ben ponderati.
pistolero tremebondo o agitato, non andò lontano.