21-10-2012

Ma la regina dov'è?

Avvistata, comunque telai stragonfi di scorte tranne T2 ancora in costruzione, difficoltà e panico nel reinserire i telai per paura di schiacciare "Cleopatra"

Per evitare questo sostituisco, senza regole, T2 (più sottile) con T3 (con covata)

29-10-2012

Ieri 28-09 pioggia continua, oggi sole ma nessuna presenza di api all'entrata, controllo tamburellando le pareti risposta pronta, non ho ancora somministrato AO decido di farlo ora al 20%, forse erano in glomere, disturbate alcune si radunano in gruppo sul piano dove appoggia l'arnia, spero abbiano fatto in tempo a rientrare perché la temperatura é in netto calo.

24-11-2012

Visita esterna, nelle ore più calde, movimento vivace all'ingresso.

28-11-2012

Periodo di piogge intense, tamburello e ottengo una pronta risposta, mi piaceva e ritamburello……arrivano immediatamente due tizie, una mi si posa tra i capelli, l'altra sul lobo (ero senza protezione), d'istinto scaccio quella sull'orecchio che prontamente mi marchia (che bruciore) ma sopporto e aspetto che quella che girava tra i capelli perda attenzione e se ne vada.

10-12-2012

Risposta pronta alla percussione, questa volta mi accontento.

Questa é stata l'ultima visita del 2012 poi sofferenza fino ai primi del 2013.

05-01-2013

Dall'ultima visita ho continuato a leggere notizie di apicoltori…che perdevano famiglie, vuoi per fame o quant'altro, famiglie sparite nel nulla, famiglie distrutte dalla varroa ecc ecc

Pensavo di tornare da loro e trovare un silenzio desolante…, la cosa mi rattristava, tanto più che in dicembre avevo acquistato un'arnia simil DB da 10T con fondo mobile e melario a € 70 e con alcune tavole di larice super stagionato (erano gli avanzi del materiale che avevo utilizzato per la stalla una decina di anni prima) mi ero cimentato nella costruzione di alcuni melari. fondi anti varroa ecc.

Inconsciamente vedevo già un futuro, detto questo il timore era di trovare una scatola vuota…

Il giorno 5-1 arrivo in collina , il tempo era sereno, con un vento da sud, userei il termine:stranamente caldo, mi dirigo alla stalla e le vedo (sollievo) belle svolazzanti e operose.

La precedente visita mia moglie aveva pesato il nido (a occhio ma sbaglia raramente e con margine minimo) stimandolo in 9/10 Kg ma quel giorno non c'era per la verifica, quindi provvedo io e ritengo che abbiano bisogno di cibo, inserisco nel nutritore un sacchetto da Kg 2,5 di candito api… e qualche cosa d'altro, ora non ricordo.

Se arriveranno a primavera( Il condizionale é scaramantico) le sistemerò all'esterno, sto già predisponendo il sito, esposto a sud-sud est, ho potato un grosso castagno perché la sua chioma era protesa verso dove metterò i supporti d'appoggio e pericolava anche sul tetto della stalla.

Sono attento a questi particolari per questo motivo (vedi f.to sempre de 05-01-2013)

Il mese scorso ho iniziato a preparare il terreno dove mettere i sostegni per l'arnia, ho dovuto interrompere per neve.

Prevedo di installare tre colonnine in prisma di cemento che ho a disposizione, la parte orizzontale sarà composta da 2 tubi da 3/4 x 2 metri lineari che appoggeranno in scanalature praticate nel prisma col flessibile. (Visto da Gigi dove tiene le sue arnie nel biellese)

I tubi mi permetteranno di fissare il fondo con appositi agganci per evitare il prelievo veloce dell'arnia da parte di terzi, visto che nella zona i materiali lasciati incustoditi sembra siano di proprietà del primo che li trova ehehe

Ecco l'inizio dei preparativi.

Premesso che il loco é circondato da Boschi naturali e pascoli ho pensato di elencare qui le specie arboree prevalenti nei dintorni:
-Querce di varie specie
-Castagno selvatico in prevalenza (quelli coltivati sono ormai secolari e fortemente infestati dal cinipide galligeno, spero sopravvivano)
-Robinia
-Ciliegio selvatico
-Agrifoglio
-Carpino
-Susino selvatico (varie specie)
-Biancospino in forma arborea e arbustiva
-Sambuco idem
-Frassino maggiore
Queste sono quelle la cui presenza é massiccia, come arbusti invece prevale il nocciolo mentre come rampicanti l'edera (il tronco raggiunge il diametro di un braccio) e la vitalba che contrasto con poco successo.
Le specie sempreverdi aghiformi sono in prevalenza l'Abete Rosso seguito da qualche Abete Argentato e nei pressi della stalla un pugno di Pino Silvestre da me introdotto circa vent'anni fa, questi sempreverdi non fanno parte della flora spontanea ma contribuiscono a ravvivare il paesaggio nel periodo invernale.

Il Pino schiantato della foto era un esemplare unico sul posto e non l'ho identificato. (trattasi di un ex pinetto alto cm 10 cosparso di neve sintetica, di quelli che vendono a Natale)

P.s. non escludo di aver tralasciato altre specie.

Difatti, ho dimenticato Noci e Betulle……e, non nelle immediate vicinanze, Tigli ( circa m800)

Ho scovato due foto di fioritura sul posto, una col piccolo pascolo dove intendo mettere l'arnia e una con ospite di passaggio.

Loro sono qui

Tra le specie elencate le più importanti sono l'acacia, il castagno (ippocastano?) ed il tiglio. Se queste tre sono ben rappresentate avrai ottimi raccolti, le altre piante hanno una minor importanza e non ti daranno un monoflora, sempre che non si tratti di ettari di susino o ciliegio.

X Obombo,

ciao,indubbiamente sono circondato da Castagno selvatico + una quindicina di innestati ma secolari.

L'acacia cresce in tutti i terreni limitrofi con l'invadenza che la contraddistingue formando anche boschetti mono specie.

Grazie per l'indicazione sui monoflora, l'ippocastano, perlomeno nelle immediate vicinanze, non esiste, forse un pò più a valle.

Il mio terreno ha sempre favorito la crescita del castagno ma temo la bestiaccia che blocca e atrofizza i nuovi germogli portandoli a seccare.

Non vorrei essere sopravvalutato, il mio primo traguardo sarebbe arrivare alle prime fioriture con il nucleo in………buona salute.