Siamo d'accordo sul fatto che il miele di edera, essendo formato per la maggior parte da glucosio, crea problemi. Pero' le api lo consumano e secondo me e' un milione di volte meglio dello sciroppo. Inoltre le Prealpi bergamasche non sono la Maremma e gli apicoltori devono capitalizzare in maniera diversa sulle risorse a loro disposizione. Voialtri Fighetti della Versilia fate alla svelta a snobbare il miele di edera perche' avete a disposizione una stagione di 10-11 mesi all' anno ... Maddmax
Porco cane nominando i fighetti della Versilia , mi hai fatto venire la pelle d'oca e ritornare indietro di qualche annuncolo quando andavo, anche se non proprio da fighetto, ma quasi, da Oliviero, Bussola e Capannina altro che api e varroa ciao nicol
a faccia non mi sarebbe mancata, ma ai miei tempi (a parte il Piper con Patti Bravo) la giacca e cravatta era d'obbligo, comunque i calzoni erano a tubino . ciao nicol
La mia divisa era quella di cameriere e i fighetti delle nostre parti ordinavano una coca cola con 7 cannucce con grande incazzatura del titolare del bar dove lavoravo. Dovrei lamentarmi perchè non ho avuta la gioventù dispendiosa di adesso ma non mi lamento perchè sono vissuto in una epoca di bisogni che mi hanno stimolato ad adoperarmi per averli, cosa che i giovani di oggi non fanno perchè hanno già tutto. Ninno
ninno ha scritto:La mia divisa era quella di cameriere e i fighetti delle nostre parti ordinavano una coca cola con 7 cannucce con grande incazzatura del titolare del bar dove lavoravo. Dovrei lamentarmi perchè non ho avuta la gioventù dispendiosa di adesso ma non mi lamento perchè sono vissuto in una epoca di bisogni che mi hanno stimolato ad adoperarmi per averli, cosa che i giovani di oggi non fanno perchè hanno già tutto. Ninno
A Bergamo quasi tutti gli autobus dele scuole convergono in centro a Porta Nuova dove c’e’ il Nessi, un panettiere che metteva in vetrina la “pizza del Nessi” a tranci. Trancio piccolo (10x20 cm) 100 lire, trancio grosso 200 lire. Erano gli anni ’70 e all’ uscita da scuola eravamo tutti affamati come grizzly all’ uscita dal letargo perche’ ai tempi si mangiava solo a pranzo e cena. Aspettando le coincidenza, noi ci assiepavamo davanto alle vetrine del Nessi a sbavare davanti alle pizze e invidiavamo i pochissimi ricchi che potevano permettersi il trancio piccolo. Le rare occasioni in cui qualcuno di quelli “schifosamente” ricchi si poteva permettere il trancio grosso diventavano il materiale di leggende urbane raccontate per settimane. Mia figlia mi chiede spesso di raccontarle questa “storia” ed alla fine mi chiede invariabilmente “quanti dollari sono 100 lire?” Tutte le volte le rispondo “circa 5-10 centesimi” e lei sgrana gli occhi incredula e poi si mette a ridere e a commentare. Un vecchio e un bambino si preser per mano … Maddmax
Maddmax1 ha scritto:A Bergamo quasi tutti gli autobus dele scuole convergono in centro a Porta Nuova dove c’e’ il Nessi, un panettiere che metteva in vetrina la “pizza del Nessi” a tranci. Trancio piccolo (10x20 cm) 100 lire, trancio grosso 200 lire. Erano gli anni ’70 e all’ uscita da scuola eravamo tutti affamati come grizzly all’ uscita dal letargo perche’ ai tempi si mangiava solo a pranzo e cena. Aspettando le coincidenza, noi ci assiepavamo davanto alle vetrine del Nessi a sbavare davanti alle pizze e invidiavamo i pochissimi ricchi che potevano permettersi il trancio piccolo. Le rare occasioni in cui qualcuno di quelli “schifosamente” ricchi si poteva permettere il trancio grosso diventavano il materiale di leggende urbane raccontate per settimane. Mia figlia mi chiede spesso di raccontarle questa “storia” ed alla fine mi chiede invariabilmente “quanti dollari sono 100 lire?” Tutte le volte le rispondo “circa 5-10 centesimi” e lei sgrana gli occhi incredula e poi si mette a ridere e a commentare. Un vecchio e un bambino si preser per mano … Maddmax
Alle medie inferiori…,a Milano, rubavo le focacce ai ricchi…,per mangiarmele ,naturalmente sospeso…)