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Brig - apicoltore per forza 
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brig ha scritto:
Oppure, per non saper ne leggere ne scrivere, brucio tutto, disinfetto leve, attrezzi vari e non se ne parla più.
Da questo ne desumo che tu abbia letto qualcosa sulla peste americana :mrgreen: .
Come ho già detto, non credo si tratti di questo ma non lo posso escludere. Controlla bene alla prossima visita, facendo attenzione ad eventuali sintomi riconducibili alla peste americana. Fai delle fotografie delle zone di covata dopo aver liberato i telaini dalle api e poi vedremmo il da farsi.
L'importante è che tu abbia già preso in considerazione l'eventualità di dover bruciare tutto. Se, malauguratamente, dovrai farlo, ti sarai già abituato all'idea e, forse, l'operazione risulterà meno traumatica.

_________________
http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


16/05/2013, 21:50
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Obombo ha scritto:
brig ha scritto:
Oppure, per non saper ne leggere ne scrivere, brucio tutto, disinfetto leve, attrezzi vari e non se ne parla più.
Da questo ne desumo che tu abbia letto qualcosa sulla peste americana :mrgreen: .
Come ho già detto, non credo si tratti di questo ma non lo posso escludere. Controlla bene alla prossima visita, facendo attenzione ad eventuali sintomi riconducibili alla peste americana. Fai delle fotografie delle zone di covata dopo aver liberato i telaini dalle api e poi vedremmo il da farsi.
L'importante è che tu abbia già preso in considerazione l'eventualità di dover bruciare tutto. Se, malauguratamente, dovrai farlo, ti sarai già abituato all'idea e, forse, l'operazione risulterà meno traumatica.


Mi dispiace per le api più che per l'arnia, se dovesse esserci la PA spero non mi contamini anche la nuova famiglia.

Farò le foto e le posterò.

Certo é che le sto vedendo tutte in poco tempo :cry:

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Brig


17/05/2013, 9:18
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Buongiorno a tutti e in particolare buongiorno a brig - apicoltore per forza.
Mi chiamo Gualbeto e sono il titolare dell'Officina del Legno di Milano e sono abbastanza sicuro di essere "quell'artigiano di emme" che brig ha nominato alcuni post precedenti in quanto penso di poter riconoscere i miei prodotti anche attraverso una fotografia.
Ci terrei a precisare che io costruisco arnie da oltre 25 anni e che, come voi, sono un apicoltore.
In questi anni di esperienza come costruttore di arnie e anche come falegname, fortunatamente di errori così ecclatanti me ne sono accaduti veramente pochi, anche se è comunque possibile sbagliare.
Le arnie che io costruisco hanno normalmente dimensioni della parete interna del nido che variano tra i 32 e i 34 cm, mentre le dimensioni della parete esterna del nido con il fondo antivarroa montato variano dai 37 ai 40 cm.
La mia richiesta è che lei ricontrolli la profondità interna del nido, senza tener conto del fondo antivarroa, così come vuole lo standard Db da 10, e che mi informi se le misure sono realmente errate. In questo caso sarei lieto di sostituirle l'arnia in questione a costo zero; questo perchè la filosofia del mio lavoro consiste nel realizzare un prodotto di qualità con materiali al 100% italiani.
Infine vorrei ripetere che io posso aver sbagliato, però credo che sia uso lamentarsi di un lavoro errato direttamente con il costruttore e che sia buona educazione non lamentarsi pubblicamente su un blog usando toni offensivi. Dico questo soprattutto perchè del fatto sono stato informato da alcuni miei clienti che leggono questa pagina e che delle arnie da me costruite non si sono lamentati.
Grazie per l'attenzione.
Rimango in attesa di una sua risposta.
Gualberto


17/05/2013, 16:20
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Gualberto ha scritto:
Buongiorno a tutti e in particolare buongiorno a brig - apicoltore per forza.
Mi chiamo Gualbeto e sono il titolare dell'Officina del Legno di Milano e sono abbastanza sicuro di essere "quell'artigiano di emme" che brig ha nominato alcuni post precedenti in quanto penso di poter riconoscere i miei prodotti anche attraverso una fotografia.
Ci terrei a precisare che io costruisco arnie da oltre 25 anni e che, come voi, sono un apicoltore.
In questi anni di esperienza come costruttore di arnie e anche come falegname, fortunatamente di errori così ecclatanti me ne sono accaduti veramente pochi, anche se è comunque possibile sbagliare.
Le arnie che io costruisco hanno normalmente dimensioni della parete interna del nido che variano tra i 32 e i 34 cm, mentre le dimensioni della parete esterna del nido con il fondo antivarroa montato variano dai 37 ai 40 cm.
La mia richiesta è che lei ricontrolli la profondità interna del nido, senza tener conto del fondo antivarroa, così come vuole lo standard Db da 10, e che mi informi se le misure sono realmente errate. In questo caso sarei lieto di sostituirle l'arnia in questione a costo zero; questo perchè la filosofia del mio lavoro consiste nel realizzare un prodotto di qualità con materiali al 100% italiani.
Infine vorrei ripetere che io posso aver sbagliato, però credo che sia uso lamentarsi di un lavoro errato direttamente con il costruttore e che sia buona educazione non lamentarsi pubblicamente su un blog usando toni offensivi. Dico questo soprattutto perchè del fatto sono stato informato da alcuni miei clienti che leggono questa pagina e che delle arnie da me costruite non si sono lamentati.
Grazie per l'attenzione.
Rimango in attesa di una sua risposta.
Gualberto


No, non era lei Gualberto ma se così fosse stato, si sarebbe fotto pubblicità negativa non le pare?

Cordialità.

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Brig


18/05/2013, 19:27
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:roll: :roll: :roll:
Obombo ha scritto:
brig ha scritto:
Oppure, per non saper ne leggere ne scrivere, brucio tutto, disinfetto leve, attrezzi vari e non se ne parla più.
Da questo ne desumo che tu abbia letto qualcosa sulla peste americana :mrgreen: .
Come ho già detto, non credo si tratti di questo ma non lo posso escludere. Controlla bene alla prossima visita, facendo attenzione ad eventuali sintomi riconducibili alla peste americana. Fai delle fotografie delle zone di covata dopo aver liberato i telaini dalle api e poi vedremmo il da farsi.
L'importante è che tu abbia già preso in considerazione l'eventualità di dover bruciare tutto. Se, malauguratamente, dovrai farlo, ti sarai già abituato all'idea e, forse, l'operazione risulterà meno traumatica.


Ciao, il giorno 19 ho effettuato la visita, con sole e pioggia a tratti sporadici, temperatura bassa, circa 12 gradi.

Visto il tempo non mi sono attardato troppo per non raffreddare la covata ma ho potuto effettuare i rilievi del caso (prova dello stecchino su celle infossate).

Nessuna presenza di celle bucate…tranne una dalla quale ho estratto un ape a sua volta sforacchiata da me :| , ho eseguito la prova su altre due celle che si presentavano convesse e un po' malformate, nessun filamento ed ho estratto due api allo stadio di pupe, anch'esse spatassciate dalla prova (vedi foto).

Tutto sommato, sembra che la covata si stia compattando anche se non esalta, ho visto la presenza di larve bianche in posizione corretta.

Continuerò, comunque, a prestare attenzione.
Mia moglie aveva scattato altre foto dell'estrazione dello stecchino ma ha messo a fuoco il guanto e non la cella e lo stecchino. :(

Un problema é la varroa: ho visto 2 api trasportare il loro parassita, é fuori luogo intervenire con AO, visto che di miele da quell'arnia non ne estrarrò? :?:


Allegati:
Commento file: Covata fresca e larve
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IMG_0107.JPG [ 254.25 KiB | Osservato 925 volte ]
Commento file: Sulla sinistra pupa spatassciata
IMG_0118.JPG
IMG_0118.JPG [ 121.25 KiB | Osservato 925 volte ]
Commento file: Inizio covata su telaino nuovo (recente)
IMG_0150.JPG
IMG_0150.JPG [ 176.64 KiB | Osservato 925 volte ]

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Brig
21/05/2013, 17:31
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Da quel che si vede nelle ultime immagini la covata sembra ok, ma l'alveare ha poche api in troppo spazio. Ristringile il più possibile con il diaframma.

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21/05/2013, 22:45
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Obombo ha scritto:
Da quel che si vede nelle ultime immagini la covata sembra ok, ma l'alveare ha poche api in troppo spazio. Ristringile il più possibile con il diaframma.


Fatto, ora l'ho riportata su 4 telai e aggiungerò solo se si irrobustisce ma per quanto riguarda una passata con AO? Oppure in serata una passata di zucchero a velo per controllare la caduta?

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22/05/2013, 11:29
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La passata di acido ossalico te la sconsiglio visto il piccolo numero di api.

La passata di zucchero a velo invece è solo un indice (non esatto) per vedere se c'è il parassita.
Se hai paura che le tue api sono troppo parassitate, l'unico modo per salvarle è asportare completamente tutta la covata e fare l'ossalico, avendo cura di ingabbiare la regina e toglierla dal nido prima di farlo.
A quanto ho capito le temperature da te sono ancora basse di notte.

Il problema è capire cosa vuoi fare della covata che asporti.
Hai detto che hai ancora il portasciami, giusto?


22/05/2013, 12:27
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Marvel ha scritto:
La passata di acido ossalico te la sconsiglio visto il piccolo numero di api.

La passata di zucchero a velo invece è solo un indice (non esatto) per vedere se c'è il parassita.
Se hai paura che le tue api sono troppo parassitate, l'unico modo per salvarle è asportare completamente tutta la covata e fare l'ossalico, avendo cura di ingabbiare la regina e toglierla dal nido prima di farlo.
A quanto ho capito le temperature da te sono ancora basse di notte.

Il problema è capire cosa vuoi fare della covata che asporti.
Hai detto che hai ancora il portasciami, giusto?



Ho due portasciami, uno in polistirolo e uno in legno……riduco tutto a un nucleo?, l'eventuale passata con zucchero a velo comunque ridurrebbe il numero della varroa…

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Brig


22/05/2013, 14:41
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La passata di ossalico senza aver asportato la covata non fa una beata mazza...
Avrebbe "quasi" lo stesso risultato dello zucchero a velo.
La soluzione che prendi deve portarti ad una risoluzione definitiva del problema.

Comunque se non ti nascono api con ali deformi, non dovresti allarmarti. E' strano che le api non si siano cambiate la regina. Ci sono fuchi?


22/05/2013, 15:14
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