Sono abbastanza contento del funzionamento ma se dovessi rifarlo adesso, probabilmente eliminerei i supporti per i telaini, finora non mi sono mai serviti. Una cosa che potrebbe servire, invece, è un piano inclinato o incurvato verso l'alto per evitare che le api vadano a sbattere quando vengono sparate fuori dal tubo. Il motore può essere sostituito da un semplice attacco per un normale aspirapolvere. Il risultato sarà più ingombrante ma funzionerà lo stesso.
Rispondo a Simone, mentre ero in ferie sul lago di Como ho conosciuto un apicoltore che usa come diaframma non ermetico dei telai da nido rivestiti di semplice nastro da pacchi,quello marrone per intendersi,con questo sistema oltre ad essere veloce da fare si usufruisce del vantaggio di avere una camera d'aria all'interno del diaframma che isola il glomere. Uno svantaggio è il fatto che si crea un po di umidità sul nastro. Forse usando il nastro carta,quello da imbianchini,si migliora il risultato anche se probabilmente la colla del nastro non farà traspirare molto.
P.s. Il mio obiettivo è costruirlo con un inverter ed una batteria da scooter per poterlo utilizzare in ogni sciamatura
Obombo ha scritto:Ed ecco a voi … l’aspirasciami. Come ho spiegato qui recupero di famiglie insediate ho dovuto costruirlo di corsa e utilizzarlo senza averlo provato prima. L’intenzione era di costruirlo con calma e provarlo su qualche nido di vespe . Il materiale è legno lamellare da 14 mm preferito a quello da 18 per questioni di peso, anche se ho notato che le pareti si incurvano verso l’interno durante l’utilizzo. Le dimensioni sono quelle di un cassettino da 6 ma con 50 mm in più di profondità per evitare che le api vadano a sbattere sui telaini quando vengono aspirate. E’ chiuso sopra con la rete per permettere la ventilazione durante il trasporto e sopra il telaino con la rete si monta il coperchio trasparente (policarbonato da 6 mm) con il motore. Inizialmente volevo mettere sul coperchio l’attacco per il tubo di un normale aspirapolvere ma poi ho rimediato un motore usato di un aspiratore industriale l’ho preferito perché rende il tutto più compatto. Ho fatto anche dei forellini sul coperchio per diminuire la potenza in caso di necessità. Al primo utilizzo il coperchio trasparente si è rivelato inutile poiché avevo il sole di traverso e non riuscivo a vedere un bel niente all’interno. La prima prova è stata disastrosa, un sacco di api morte ma non ho capito se per la troppa velocità o perche imbrattate col miele .
salve a tutti, innanzitutto desidero ringraziare tutti per la copiosa partecipazione e i numerosi spunti. ho comprato le mie prime 3 arnie ad un prezzo vantaggioso, ma secondo me costruendomele potrei risparmiare ancora un bel pò. Ed eccomi qui. Mi sono quindi messo alla ricerca del legname. Ed ecco l'amara sorpresa, tutte le tavole di abete sono spesse o 18 o 27 mm. Voi dove avete trovato le tavole da 25 mm? Poi il tipo del negozio mi diceva che vengono usate anche quelle di pino (che in teoria sono più economiche. Voi che dite?
Le misure delle tavole non sono standard, se le compri in segheria, te le fai tagliare a tuo piacimento. In caso di legname verde, compra quelle da 27 perchè si ritirano. Quelle di pino è vero, sono e devono esser piu economiche, non solo, si deformano meno rispetto all'abete. Perchè si sente parlare sempre di abete? Perchè il pino è molto resinoso, quindi pesa in più. Ma l'esser resinoso ha un ulteriore vantaggio, si deteriora più lentamente.
P.s. Il mio obiettivo è costruirlo con un inverter ed una batteria da scooter per poterlo utilizzare in ogni sciamatura
Quelle ventoline si possono usare per rinfrescare le api non per aspirarle . Con gli stessi soldi puoi prendere un motore per aspiratore ma non ci pensare a farlo funzionare con una batteria e un convertitore, come minimo il motore dovrebbe essere da 1000W, anche se un mio amico sta pensando di costruire aspirasciami con motori da 600W, ma secondo me sono insufficienti.
Buongiorno, noi abbiamo a disposizione tavole di abete da mm.25 ma non così larghe. Se servono larghezza cm.48 bisognerà prendere almeno 2 tavole e incollarle ma è un lavoro che può fare un falegname (noi non abbiamo le attrezzature per farlo). Consideri che se le tavole sono usate all’esterno, quindi come immagino, sotto le intemperie, il legno migliore è il larice. Se passa in segheria le possiamo mostrare qualche tavola e darLe i relativi prezzi. Cordiali saluti
Questo è quello che mi ha risposto una segheria qui vicino... non volevo andare da un falegname... suggerimenti per unire le due tavole?