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Arnie trasparenti 
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Ciao roro, io le api le tengo qua:

http://xoomer.virgilio.it/orwell_1984/fotoapi/apiario_sperimentale/img_7319.jpg

Io con le trasparenze cerco anche di curarle farle produrre di più e ammansirle!!
In più mi diverto a guardarle da vicino oltre a studiarle un po'!!

In Paesi con temperature più rigide del nostro le tengono in strutture come la mia ma non trasparenti!!


11/01/2011, 23:51
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Obombo ha scritto:
carlom ha scritto:
blebee (va che razza di nome mè toccato abbreviarlo..) non vedo la foto però non è poi così assurdo un ricovero, specialmente in zone più fredde!

Puoi chiamarlo Flight oppure TFOTBB, anche se Blebee non è male :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: .
Per veder le foto clicca dove c’è scritto “apiario sperimentale trasparente”, ma non è questo che intendeva Roro

Ciao carlom
"The flight of the bumblebee"
Significa
"Il volo del calabrone(il bombo)"
Ed è una parte di una opera di Rimsky-Korsakov
Purtroppo il the non ho potuto metterlo perchè non entrava, troppe lettere :mrgreen:
Hai seguito il suggerimento di Obombo? Le hai viste le foto?
L'idea di tenerle al riparo non è male, anzi, le api, con qualche grado in più, e senza vento, faticano meno a tenere caldo il nido e consumano meno!
Però si muovono di più e formano meno il glomere per cui consumano di più!
Però hanno l'opportunità di scorrazzare per scorte in molti momenti che invece sarebbero in glomere perciò....etc.!!!
Con le arnie trasparenti ed i coprifavi trasparenti detti CT, questo fatto aumenta ancora di più, aumenta il fotoperiodo ed altre cosette!
Io tramite le mie trasparenze le "tengo d'occhio" anche d'inverno e sto portando avanti una sperimentazione che quando sarà completata pubblicherò!!
So che roro non intendeva proprio questo ma forse è meglio che ci ripensi al capannone e magari chissà.....!


12/01/2011, 21:28
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Questo thread è il risultato della divisione di questa discussione: api-f53/capannoni-di-api-t19145.html" pertanto alcuni passaggi potrebbero risultare incomprensibili per chi non ha seguito la discussione originale.

Vista l’inutilità di questa discussione, e visto anche l’intervento di TFOTB, possiamo andare leggermente OT e parlare del suo coprifavo trasparente. Per le arnie trasparenti aspetteremo i risultati della sua sperimentazione, ma il coprifavo mi sembra un ottimo strumento, specialmente d’inverno (ma non solo) quando basta alzare il tetto per capire come vanno le cose all’interno dell’arnia. Da quello che ho capito lo usa anche Gandalf. Qualcun altro?

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12/01/2011, 23:05
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Obombo ha scritto:
Da quello che ho capito lo usa anche Gandalf. Qualcun altro?

Esatto :D io su tutte le mie arnie ho il coperchio (tetto, coprifavo, chiamatelo come volete) in plexiglass trasparente, alcuni da 3 mm, altri da 4 mm.
Se mi riesce vorrei anche costruire uno o più melari con due lati trasparenti (quello anteriore e quello posteriore), per controllare la produzione senza dover tirare fuori i telaini.
Secondo voi potrebbe influenzare il comportamento delle api il fatto di avere sempre luce all'interno del melario?
Sicuramente il melario si riscalda di più l'estate, con probabilità di sole diretto e molta probabilità (forse???) di temperature troppo alte all'interno con conseguente surriscaldamento eccessivo del miele/cera.
Che ne pensate?

Obombo: se ritieni di spostare la discusisone in un'altro topic, per me va bene, apriamo un topic in cui si parla di coperchi trasparenti.

saluti.

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Fernando Caivano
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Dalle Terre Selvagge agli occidentali lidi,
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Lament for Gandalf


13/01/2011, 12:28
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Gandalf ha scritto:
Se mi riesce vorrei anche costruire uno o più melari con due lati trasparenti (quello anteriore e quello posteriore), per controllare la produzione senza dover tirare fuori i telaini.

Geometricamente non sta in piedi. L'unico fattore importante per decidere l'asportazione del melario e' l'opercolatura di almeno l'80% della superficie dei telaini.
Cosa che e' invisibile limitandosi a guardarli da fuori senza estrarli.
Inoltre di solito si scambiano fra interno ed esterno, perche' il riempimento non e' uniforme (le api privilegiano quelli centrali, lasciando piu' scarsi quelli laterali).


13/01/2011, 12:44
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renzo ha scritto:
Geometricamente non sta in piedi....

Falso.
Le due pareti laterali rimarrebbero in legno, quella anteriore e posteriore avrebbero la cornice in legno e la parete in plexiglass, allego simil disegno.


Ciao.


Allegati:
struttura melariotrasparente.jpg
struttura melariotrasparente.jpg [ 15.76 KiB | Osservato 7940 volte ]

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13/01/2011, 13:56
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Allora mi spieghi come fai a vedere l'opercolatura dal di fuori, e' questa la geometria a cui alludevo.


13/01/2011, 15:06
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Renzo scrive:
Cita:
Se la temperatura viene mantenuta artificialmente alta, niente glomere invernale, niente blocco di covata contro la varroa, grande consumo di alimenti. Protezione dalle malattie: nessuna. Vantaggi: zero.


Vantaggi molti, ad esempio il poter visitare, da parte delle api, telai di scorte in qualsiasi momento, possibilità di essere aggiunti dall'apicoltore, in inverno ai lati, senza far entrare freddo eccessivo nel nido, nutrizione possibile sempre!!
Per il blocco covata si può rimediare, e come succede in regioni calde non si avrebbero svantaggi!!
No Renzo non penso sia cosi matematico il conteggio possibile degli svantaggi o dei vantaggi, comunque ognuno, ragionando "attentamente" e magari facendosi una reale esperienza, può o deve farsi una idea propria.

Gandalf scrive:
Cita:
Se mi riesce vorrei anche costruire uno o più melari con due lati trasparenti (quello anteriore e quello posteriore), per controllare la produzione senza dover tirare fuori i telaini.
Secondo voi potrebbe influenzare il comportamento delle api il fatto di avere sempre luce all'interno del melario?
Sicuramente il melario si riscalda di più l'estate, con probabilità di sole diretto e molta probabilità (forse???) di temperature troppo alte all'interno con conseguente surriscaldamento eccessivo del miele/cera.
Che ne pensate?


Dopo le istruzioni ed i consigli dati a Margherita, che tu ben conosci, lo scorso anno per la costruzione dei coprifavo trasparenti potrei darti anche quelle per i melari con due pareti trasparenti, a patto che poi mi "menzioni" nelle tue considerazioni, ok? :D :roll:
Se no, se non lo hai già fatto, vai nel mio sito dove già esiste anche il melario con due pareti trasparenti lo guardi e ti fai una idea!!
Oppure puoi provarci da te che non è poi così difficile, magari realizzando delle modifiche interessanti!!
Ne esistono anche a 4 pareti trasparenti, però, per la mia esperienza, la struttura ne perde in robustezza.

La luce nel melario serve solo per vedere se le api vi son salite oppure no, senza aprire il nido, altre considerazioni inerenti il Melario Trasparente, nella mia esperienza non sono emerse!
La maturazione si vede meglio dal CT che dalle pareti del melario trasparente, ma come dice giustamente Renzo, la opercolatura del miele si nota attentamente solo controllando i telaini uno per uno.

Il calore come molti sapranno è relativo:

<<a 45 °C la cera "suda" ma non si ammolla, neppure con il peso di miele e della covata, al massimo esplode qualche opercolo di miele un po' sottile>>

Bisogna pensare anche che il sole dalle pareti anteriore\posteriore non entrerà mai al massimo della sua forza ma solo nelle ore di levante e di ponente, quando la sua energia di irradiamento sarà moderata.

Io uso i coprifavo trasparenti per "controllare" anche la infestazione da Varroa ed altre patologie, lasciando le arnie solo con il Coprifavo Trasparente (CT) nelle ore centrali della giornata quando il sole è allo Zenit e può entrare direttamente, tramite i CT, dentro le arnie, con la sua capacità "disinfestante", la mia è una sperimentazione che ha dato buoni risultati ma è ancora in corso, almeno fino alla prossima estate!!

Ma vi riporto anche dei dati dagli studi fatti sul calore e sulla Varroa, "trattamento Termico" o "Ipertermia"

<<stabilito che la temperatura ottimale per le femmine adulte di varroa è di 32°C e anche meno durante la fase riproduttiva. Gli acari soffrono quando la temperatura oltrepassa i 38°C ed essi muoiono quando sono esposti a oltre 40°C per un tempo sufficientemente prolungato (Rosenkranz, 1988). D'altra parte, le larve delle api sopportano perfettamente delle temperature da 2 a 3°C più elevate. Questa osservazione ha fornito le basi per una tecnica puramente fisica di lotta contro la varroasi (Rosenkranz, 1987; Engels, 1994). E' stata messa a punto un metodo di lotta contro l'acaro che utilizza l'ipertermia (Engels e Rosenkranz, 1992, 1993). Il punto di partenza è stata l'osservazione che durante la stagione di allevamento della covata la maggior parte delle femmine di varroa si trovano all'interno delle celle di covata opercolate (Infantidis e Rosenkranz, 1988). Le api mellifere adulte reagiscono all'ipertermia provando a rinfrescare l'interno del nido. Se la temperatura nella zona della covata oltrepassa 36°C, lo stress che subiscono le api è rilevante e provoca generalmente delle perdite consistenti di adulti.>>

Qualche dato in più lo trovate anche quà:

http://www.apicolturaonline.it/ipertermia.htm" target="_blank

Poi le "trasparenze" rendono anche le api più docili e più produttive, come risulta dalla mia esperienza e da studi condotti in Unione Sovietica, anche in Italia il Crivelli ha effettuato studi che confermano tale dato!!

Siccome le pareti in plexy a volte producono condensa io Arnie, Melari e CT li faccio anche con camera e cornice anticondensa, per usarli in regioni dove il freddo e l'umidità invernali sono maggiori che nella mia zona in Toscana!!
Il fatto che questi materiali io li venda, per ora in ambiente "ristretto", avrà il suo annuncio nella sezione apposita a breve!!


13/01/2011, 15:56
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flightofthebumblebee ha scritto:
Vantaggi molti, ad esempio il poter visitare, da parte delle api, telai di scorte in qualsiasi momento, possibilità di essere aggiunti dall'apicoltore, in inverno ai lati, senza far entrare freddo eccessivo nel nido, nutrizione possibile sempre!!

Sono cose che le api fanno da sempre in inverno, in glomere e senza capannoni. Idem per la nutrizione da parte degli apicoltori. Nel Tirolo e piu' in generale in montagna si usano le case d'api per la protezione da vento e neve, ma nessuno si sogna di usare un capannone ne' tantomeno di alterare la temperatura nell'apiario.
Cita:
Per il blocco covata si può rimediare, e come succede in regioni calde non si avrebbero svantaggi!!

Fatti raccontare di come si bruciano i telaini di covata in Calabria, per bloccare la proliferazione della varroa in mancanza di blocco di covata.
Al nord si e' dovuto introdurre il blocco di covata estivo per la disperazione, figuriamoci se poi mancasse quello invernale.
I gusti sono gusti, ma l'apicoltura in capannone ... non e' la mia apicoltura.


13/01/2011, 17:15
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Coprifavo trasparente fotografato oggi. Come materiali ho usato lexan da 5 mm o plexiglas da 4.


Allegati:
P1020790r.JPG
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