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Arnie trasparenti 
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Mad scrivo quì i dati di una prova che, nonostante la mia poco professionale preparazione, crea molti dubbi e demolisce le poche certezze a proposito di impossibilità dell'aumento della temperatura all'interno di una arnia, (ben popolata), riporto alcuni passi, perdona i molti omissis sui gradi e numeri che saran riempiti in seguito quando e se confermati appena il clima lo consentirà!!!
Ometto la caduta della Varroa che non era obbiettivo della prova mentre interessanti sopratutto i comportamenti relativi delle api e la loro capacità di reazione
Durata di ogni prova minimo 2 - massimo 3 ore
Dati da prendere con le molle visto la mancanza di certificazione di organismi professionali

Credo che prolungherò la mia "sperimentazione" avendo visto fare alle api quest'anno cose che non mi aspettavo, a fronte della stagione molto poco chiara, regine sparite o che non depongono, sciamature ripetute etc. etc. anche se il fenomeno viene riscontrato un po' dappertutto mi pare il caso di aspettare a cantare e mettere alla prova ulteriormente materiali ed insetti!!
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Esperimento n°31

data omissis ore omissis

Posto un recipiente rotondo di 1 metro di diametro con acqua in entrata a goccia e con uscita su 1 mm di altezza nei pressi dell'arnia sottoposta ad esperimento

Dotata una arnia, con fondo a rete e senza cassettino metallico, di n° omissis di omissis rilevatrici di calore in omissis zone interne ....segue

n°31\1

Metodo

L'arnia a due pareti anteriore\posteriore trasparenti con coperchio in lamiera in giorno estivo con sole forte e temperature esterne di omissis viene scoperta da un telo ombreggiante precedentemente applicato ed in omissis m dopo l'irraggiamento solare presenta aumenti di temperatura fino a 40°C con poca differenza a seconda delle zone alte e basse mentre si registrano temperature minori in mezzo ai favi aumentando dal omissis alla omissis in ragione di......Segue

Comportamento

Le api non presentano nessuna reazione iniziale tranne lo sconcerto della luce improvvisa e solo dopo omissis m si mettono a ventilare sul predellino in quantità ridotte, in ragione di omissis ......le restanti continuano il loro andirivieni omissis, ......dopo omissis m decessi non rilevati sia delle api adulte sia delle larve nei omissis giorni seguenti......segue

n°31\2

Metodo

La stessa arnia a due pareti anteriore\posteriore trasparenti con coprifavo trasparente senza coperchio in lamiera in giorno estivo con sole forte e temperature esterne di omissis viene scoperta dal telo ombreggiante precedentemente applicato ed in omissis m dopo l'irraggiamento solare presenta aumenti di temperatura fino a 45°C con differenza apprezzabile a seconda delle zone alte e basse in ragione di omissis, si registrano anche temperature alte in mezzo ai favi aumentando dall' alto al basso in ragione di......Segue

Comportamento

Le api non presentano nessuna reazione iniziale tranne lo sconcerto della luce improvvisa e solo dopo omissis m si mettono a ventilare sul predellino in quantità ridotte, in ragione di omissis, ......dopo omissis m molte in ragione di omissis si dirigono verso il predellino mentre le occupanti precedenti rientrano e si dirigono sui favi omissis, ......grande viavai dall'arnia al recipiente con acqua in ragione di omissis, ......le restanti continuano il loro andirivieni ......, dopo omissis m decessi non rilevati sia delle api adulte sia delle larve nei omissis giorni seguenti......segue

n°31\3

Metodo

Nella stessa arnia immesso calore artificiale dal basso tramite stufa elettrica con ventilatore e tubo di collegamento, in giorno estivo senza sole con temperature esterne di omissis, in omissis minuti si sono osservati aumenti di temperature interne fino a 48°C nelle zone omissis ed a scalare fino a 39°C nelle zone omissis, in ragione di -1 °C ogni omissis cm circa con differenze sostanziali in riferimento alla possibilità di circolazione di aria esterna
La stufa raggiunge i omissis °C in omissis m circa apprezzati vicino all'uscita mentre già a 5 cm da essa il calore diminuisce "notevolmente" in ragione di omissis .....segue

Comportamento

Le api dopo una prima reazione di caos generale ed uscita di una notevole quantità di esse, si mettono a ventilare in massa sul predellino in ragione di omissis non riuscendo ad abbassare la temperatura sotto i omissis °C, le restanti si dirigono verso gli angoli come "impazzite" e omissis, dopo omissis m decessi ragguardevoli di api adulte in ragione di omissis e nei seguenti omissis giorni omissis larve abbandonate morte......segue

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12/06/2012, 23:52
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Theflightofthebumblebee,
-holy shit! can't you pick a user-friendly handle??-
I dati esatti della caduta della varroa mi interessano relativamente e del clima me ne sbatto abbastanza, pero' gli "omissis" nascondono informazioni fondamentali e mi fanno venire il mal di mare. Anche in relazione all'obiezione di Apoca, a me interessa sapere di quanto si puo' aumentare la temperatura in un' arnia in quale unita' di tempo e per quanto tempo affinche' le varroe comincino a cadere senza che le api friggano. Che perdite percentuali mi posso aspettare? -"ragguardevoli" non mi dice assolutamente niente!- Le perdite sono omogenee attraverso le caste/covata? Si possono intrappolare le api per non farle ventilare? Che vantaggio c'e' ad usare le arnie trasparenti invece di una stufa termostatata? Che danni si creano ai favi a quale temperatura?
Ma la cosa piu' importante e': "TU hai usato il sistema delle tue arnie trasparenti per cuocere le varroe?" Lo hai usato in alternativa o come integrazione all' ossalico (gocciolato o sublimato?). Se la risposta e' "si'", sei soddisfatto? Raccomanderesti il sistema a Humblebee :twisted: ?
Maddmax

PS. Hey, Sapiens, dove trovi le tue faccine? Posso usare anche io l' ape che fa le tre F...?

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Termopili 480 AC
Poitiers AD 732
Vienna AD 1683


13/06/2012, 1:58
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Maddmax1 ha scritto:
Theflightofthebumblebee,
-holy shit! can't you pick a user-friendly handle??-
I dati esatti della caduta della varroa mi interessano relativamente e del clima me ne sbatto abbastanza, pero' gli "omissis" nascondono informazioni fondamentali e mi fanno venire il mal di mare. Anche in relazione all'obiezione di Apoca, a me interessa sapere di quanto si puo' aumentare la temperatura in un' arnia in quale unita' di tempo e per quanto tempo affinche' le varroe comincino a cadere senza che le api friggano. Che perdite percentuali mi posso aspettare? -"ragguardevoli" non mi dice assolutamente niente!- Le perdite sono omogenee attraverso le caste/covata? Si possono intrappolare le api per non farle ventilare? Che vantaggio c'e' ad usare le arnie trasparenti invece di una stufa termostatata? Che danni si creano ai favi a quale temperatura?
Ma la cosa piu' importante e': "TU hai usato il sistema delle tue arnie trasparenti per cuocere le varroe?" Lo hai usato in alternativa o come integrazione all' ossalico (gocciolato o sublimato?). Se la risposta e' "si'", sei soddisfatto? Raccomanderesti il sistema a Humblebee :twisted: ?
Maddmax

PS. Hey, Sapiens, dove trovi le tue faccine? Posso usare anche io l' ape che fa le tre F...?


TROLL! :lol:

tfotb sotterriamo l'ascia di guerra.
Attorno alla tua sperimentazione c'è sincera e spassionata curiosità da parte di molte persone.
Alcuni si accontentano di provare, altri vorrebbero prima saperne di più...
Le domande che ti ha fatto madd sono le stesse che ti avrei fatto io, se gli rispondi fai contento anche me!


13/06/2012, 7:55
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Cita:
Anche in relazione all'obiezione di Apoca, a me interessa sapere di quanto si puo' aumentare la temperatura in un' arnia in quale unita' di tempo e per quanto tempo affinche' le varroe comincino a cadere senza che le api friggano.

Troppo facile così!

Cita:
Che perdite percentuali mi posso aspettare? -"ragguardevoli" non mi dice assolutamente niente!- Le perdite sono omogenee attraverso le caste/covata? Si possono intrappolare le api per non farle ventilare? Che vantaggio c'e' ad usare le arnie trasparenti invece di una stufa termostatata? Che danni si creano ai favi a quale temperatura?
Ma la cosa piu' importante e': "TU hai usato il sistema delle tue arnie trasparenti per cuocere le varroe?" Lo hai usato in alternativa o come integrazione all' ossalico (gocciolato o sublimato?).


Compra le AT e/o i CT e avrai le tue risposte....sempre che Marco non te le anticipi?
Comunque grazie Marco.

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Francesco
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13/06/2012, 8:43
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Questi dati sono meglio di niente.

Ma purtroppo sono poco piu' che niente.
Osservazioni visive, in tutti questi esperimenti mancano TUTTI i dati fondamentali: temperatura esterna, differenza della temperatura dentro un'arnia in ragione di...cosa????, quanti sono i decessi????
Troppi omissis.
Indispensabile sapere il numero di varroe cadute.
A che serve questo risultato senza numeri?

Tu stai usando le arnie trasparenti come alternativa al metodo dell'ossalico per combattere la varroa, quindi io mi aspettavo dei dati su QUESTO esperimento.
I dati che mi aspettavo sono:
  • 1) massima temperatura interna raggiungibile in un'arnia per uccidere la varroa senza friggere api e covata
  • 2) per quanto tempo la temperatura la si può mantenere
  • 3) la temperatura è stata costante nel periodo di test oppure c'erano sbalzi
  • 4) soprattutto :?: :?: :?: :?: :?: QUANTE VARROE SONO CADUTE :?: :?: :?: :?: :?:
  • 5) confronto tra livello infestazione precedente al trattamento e successivo

Scusa flight, ma questi dati così come sono, NON SERVONO A NIENTE!!!.
Attendiamo i numeri.

Saluti

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Fernando Caivano
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Dalle Terre Selvagge agli occidentali lidi,
Dai deserti del Nord ai colli verdeggianti,
Nel covo del drago e nei nascosti nidi
Egli camminò a lungo nei boschi ombreggianti.
Lament for Gandalf


13/06/2012, 11:00
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Penso che attualmente non si possa pretendere di più. (per me parla anche troppo :geek: ).
Da quel che penso(più che altro da quello che è logico pensare ) è prevista una pubblicazione (almeno spero) e quindi... :cry:

Ciao a tutti

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13/06/2012, 13:15
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sapiens ha scritto:
Penso che attualmente non si possa pretendere di più. (per me parla anche troppo :geek: ).
Da quel che penso(più che altro da quello che è logico pensare ) è prevista una pubblicazione (almeno spero) e quindi... :cry:

Ciao a tutti


Scusa sapiens ma se c'è tutta questa segretezza perchè sbandierare ai quattro venti che funziona?
(ad esempio sul sito compa che distribuisce il suo materiale)
Se è ancora presto per parlarne deve esserlo sia dal lato scientifico che da quello commerciale!
Apprezzo tantissimo la buona volontà di rendere pubblico qualcosa, ma questo qualcosa è pressochè inservibile ai fini della discussione.


13/06/2012, 14:47
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Rispondi citando
Qui non stiamo parlando di utilizzare lo zucchero a velo o la farina o le celle piccole o 2 ossalici invece di 3 o quant'altro. Qui stiamo parlando di un trattamento che potrebbe avere conseguenze catastrofiche. Per cui ... calma e gesso!
Il numero di varroe cadute e' un parametro poco informativo della salute generale di un alveare (V. ciclo di covata ...) pero' da un' idea di massima.
Maddmax1

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13/06/2012, 17:19
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Premetto che ciò che dico sono mie congetture e che, per ora, non ho informazioni aggiuntive private (anche se ho avuto modo di interloquire a suo tempo con Marco......... internettamente....tanto per capire che tipo è)

Cita:
Scusa sapiens ma se c'è tutta questa segretezza perchè sbandierare ai quattro venti che funziona?


Forse........ perchè funziona? :o

Cita:
Se è ancora presto per parlarne deve esserlo sia dal lato scientifico che da quello commerciale!


Questo non è detto.....anzi.
Poi, sarà stato un pò trascinato dagli eventi.... :P

A te non è mai capitato di avere tra le mani una scoperta che potrebbe essere buona e di dover decidere come gestirla? Non è sempre così automatico......il tutto :?

Cita:
Apprezzo tantissimo la buona volontà di rendere pubblico qualcosa, ma questo qualcosa è pressochè inservibile ai fini della discussione


Avrà voluto farci vedere che qualcosa sta facendo e che forse se non è imminente è comunque prossima. :roll:

Ciao
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13/06/2012, 21:18
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Prima cosa un saluto a francescoar

Premetto che tutti i dati da me riportati frutto di mie prove e i risultati di queste prove sono solo mie supposizioni non certificate da nessun organismo scientifico o istituzione ufficiale

Mentre esistono una serie di pubblicazioni scientifiche sulle temperature sopportate da api, larve, cera, Varroa etc.

Cita:
Theflightofthebumblebee,
-holy shit! can't you pick a user-friendly handle??-


Ma come ho tolto anche il the all'inizio!!!!!!

Cita:
a me interessa sapere di quanto si puo' aumentare la temperatura in un' arnia in quale unita' di tempo e per quanto tempo affinche' le varroe comincino a cadere senza che le api friggano.

Cita:
Che perdite percentuali mi posso aspettare? -"ragguardevoli" non mi dice assolutamente niente!- Le perdite sono omogenee attraverso le caste/covata?


Cita:
Si possono intrappolare le api per non farle ventilare?


Cita:
Che vantaggio c'e' ad usare le arnie trasparenti invece di una stufa termostatata? Che danni si creano ai favi a quale temperatura?


L'ho già scritto ma lo riscrivo
La temperatura ottimale per le femmine adulte di varroa è di 32°C nella fase riproduttiva

Da Aprile\Maggio a Settembre, (da noi), la maggior parte delle femmine di varroa si trova all'interno delle celle di covata opercolate.
L'acaro dentro le celle soffre quando la temperatura oltrepassa i 38°C.
Muore quando è esposto a 40°C per almeno una ora.
Le larve delle api sopportano perfettamente temperature da 42 a 43°C.
L'ape mellifera adulta reagisce all'ipertermia provando a rinfrescare l'interno del "nido" ventilando.
Quando la temperatura oltrepassa 36°C, lo stress che subiscono le api è rilevante e provoca generalmente delle perdite consistenti di adulti, se questo avviene in ambiente "chiuso"("forno" appositamente costruito o con stufa termostatata se le api non hanno possibilità di variare comportamento)
In una ora a 43°C la perdita di larve rimane al di sotto del 5% e l'80% della popolazione iniziale di acari Varroa viene eliminata
mentre in ambiente "aperto", (arnia in aperta campagna) le api adulte reagiscono diversamente ed in modi diversificati, si va dalla "passeggiata rinfrescante" alla "bevuta corroborante" al "cambio di turno" ed altri comportamenti
a 45 °C la cera comincia a sudare ma non si ammorbidisce troppo e nonostante il peso di miele e covata i favi non si "allungano", al limite può esplodere qualche opercolo sottile sul miele!!

Cita:
TU hai usato il sistema delle tue arnie trasparenti per cuocere le varroe?" Lo hai usato in alternativa o come integrazione all' ossalico (gocciolato o sublimato?).


Io lo uso tutt'ora e, per scelta, non ho mai trattato le api con altro, se non alcune volte con zucchero velo, sistema che però non mi aggrada dato che lo zucchero si rinviene poi nelle celle di miele, ragione per cui anche non nutro le api con sciroppo o candito o altro che non sia miele o marmellata fatta con miele in casa(mia)

Cita:
sei soddisfatto?

Abbastanza anche se le api hanno oggi molti altri nemici con cui fare i conti, nemici che con la luce ed il calore hanno vita difficile, ma niente panacèe!!

Cita:
Raccomanderesti il sistema a Humblebee?

:lol: :lol: :lol: Lasciamo perdere

Cita:
Qui non stiamo parlando di utilizzare lo zucchero a velo o la farina o le celle piccole o 2 ossalici invece di 3 o quant'altro. Qui stiamo parlando di un trattamento che potrebbe avere conseguenze catastrofiche


Niente catastrofismi, le api e di diverse razze, ci sono anche nella penisola arabica, all'equatore o nell'africa nera, a delle temperature proibitive per la "nostra" comune esperienza
Questo almeno in modo naturale, mentre con stufa termostatata con forno fatto non bene ma benissimo, bisogna tenere d'occhio molto attentamente la cosa, con rischio frittura molto alto, tanto che vanno tolte le api adulte anche nel modo più corretto del metodo!

Attenzione invece alle farine e alle aflatossine, allo zucchero semolato e ai componenti in esso presenti, mentre sulle celle piccole non conosco pericoli o controindicazioni, ma essendo in contatto con chi le usa sistematicamente devo dire che i risultati antivarroa sono poco soddisfacenti, almeno quì da noi, anche se a parer mio sono un metodo da non sottovalutare per riportare le api "moderne" ad essere api "originarie"

Cita:
A che serve questo risultato senza numeri?
Tu stai usando le arnie trasparenti come alternativa al metodo dell'ossalico per combattere la varroa, quindi io mi aspettavo dei dati su QUESTO esperimento.
I dati che mi aspettavo sono:
* 1) massima temperatura interna raggiungibile in un'arnia per uccidere la varroa senza friggere api e covata
* 2) per quanto tempo la temperatura la si può mantenere
* 3) la temperatura è stata costante nel periodo di test oppure c'erano sbalzi
* 4) soprattutto :?: :?: :?: :?: :?: QUANTE VARROE SONO CADUTE :?: :?: :?: :?: :?:
* 5) confronto tra livello infestazione precedente al trattamento e successivo
Scusa flight, ma questi dati così come sono, NON SERVONO A NIENTE!!!.


2 La temperatura la si deve mantenere, in modo naturale intorno a 40°C minimo 2 ore e massimo 2,5 ore per altri motivi che non sono strettamente correlati alla resistenza delle api ma ad altri fattori ancora da decifrare

3 La temperatura se il metodo si pratica correttamente,può avere sbalzi solo se il sole fa i "capricci" con qualche nuvola che si mette in mezzo e se il numero interno delle api varia in maniera importante

4 Le varroe cadono, in relazione all'entità dell'infestazione, ad esempio, nelle arnie buie ne cadono molte di più che con le trasparenti!

5 Se il trattamento lo si effettua una volta alla settimana si hanno problemi solo a partire dall'autunno quando la temperatura solare si attenua, almeno alle nostre latitudini!!

Quei dati non servono a niente solo se si guardano cercando solamente una soluzione al problema Varroa, mentre secondo me ad un occhio curioso, possono risultare molto interessanti!!

Inoltre faccio presente che la temperatura interna di un nido è facilmente variabile sia dal numero di api presenti al momento, sia dalla temperatura esterna, sia nei vari punti dell'alveare o dei favi di covata, in alto in basso, esterno\interno etc. e il tentativo delle api di tenere quanto più possibile la temperatura ad un certo grado e più costante possibile è appunto un tentativo, non sempre con esito eguale e positivo!

Le api sono insetti vivi e come tali si comportano con migliaia di variabili, anche improvvise e non sempre "indovinate"!
Basta avere a che fare con una famiglia orfana o già "fucaiola" per accorgersi come la matematica sia una scienza inesatta nell'alveare, e se non inesatta, di come le variabili siano infinite e non calcolabili al semplice sguardo umano anche ripetuto nel tempo!


17/06/2012, 17:26
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