Si avvicina l'estate, ed ho un figlio quindicenne appassionato di elettronica. Per non lasciarlo girare senza controllo per il laboratorio (fa fuori una tonnellata di materiale in esperimenti del cavolo) ho pensato di proporgli di sviluppare assieme un microcontrollerino da applicare ad un arnia. Il dispositivo sara' programmabile, e potra' leggere il valore di alcuni sensori trasmettendo poi il tutto ad un piccolo computer.Possiamo anche inserire una telecamerina all'infrarosso (anche se dubito che serva). Per il momento si e' ipotizzato di rilevare nell'ordine: temperatura esterna umidita' esterna irraggiamento solare velocita' vento e direzione approssimativa. temperatura del sottotetto temperatura alla base dell'alveare umidita' interna. (ho anche un sensore che potrebbe misurare la percentuale di acqua contenuta in un favo, sara' utile)? L'oggetto dovra' servire soprattutto a tenerlo impegnato durante le vacanze, e secondariamente a rilevare i dati del mio apiario per cominciare a costruire un database che segua l'evolversi nel tempo. possiamo aggiungere altri sensori.. qualcuno ha qualcosa da suggerire? grazie..
mmh un sistema di monitoraggio della varroa. non mi pare semplicissimo..(piu che altro perche' non ho ancora capito bene neppure come sia fatta questa varroa). Guardo spesso le lamiere sotto all'alveare, ma non ne trovo.. per cui ho il dubbio,non avendone mai vista una, di non saperla riconoscere..
Strano....è più facile vederla più di quanto si pensi.... Metti un foglio di carta bianco i primi di ottobre sotto un'arnia o meglio dopo un bel trattamento...ne puoi contare migliaia!
In pratica manca l'unico dato importante: il peso complessivo, che indica l'andamento delle scorte e/o riempimento melari. E' utile per nomadismo in zone remote come in montagna o per i professionisti che hanno piu' alveari distribuiti e distanti. In montagna, con lunghi periodi freddi e umidi (tipo adesso), occorre monitorare le scorte ed eventualmente correre col candito, pena morte per fame. Se ne era parlato anni fa su questo (e altri) forum, la mia idea era di usare una cella di carico con centralina palmare per inviare sms ad un server con modem che raccolga i dati sul peso. Non ne ho fatto niente dopo aver scoperto che nella zona di montagna dove porto le api per il rododendro manca totalmente il campo, mentre gli alveari stanziali sono sotto casa.
piu che il peso complessivo pensavo di valutare il volume di miele per mezzo di piezoelettrici annegati nel foglio cereo. In pratica un ecoscandaglio per valutare il volume e la densita' del favo. Con il microcontrollore dovrebbe essere semplice generare l'impulso e misurare il segnale di ritorno. sto anche facendo prove in un'altra direzione che al momento sembra dare buoni risultati. Comunque il figliolo ha tempo.. per cui lo metto sotto a disegnare schemini...
Bellissima idea; io magari metteri un sensore di peso, anzi 4 sensori, posti sul nido nei 4 spigoli, per valutare il peso dei melari ed il loro andamento. Sarebbe molto interessante; io sono un programmatore, vecchio stile (c, c++, assembler ed altro), nonchè esperto di networking, se hai necessità di aiuto o vorresti farmi fare qualche cosa, ci sono. Purtroppo la telecamera ad infrarossi penso che la possano "propolizzare" in pochi secondi, ma se usi il coprifavo in plexiglass, magari la inserisci (anche più di una) dentro un forellino del plexi, senza che il forellino arrivi realmente a forare il plexi, così da tenerla ferma e con lo spessore minimo di plexi anche con buona visibilità; non so se mi sono spiegato.