Ciao a tutti, scrivo da Genova e ho un terreno in citta di circa 1000mq circondato da parecchio verde in particolare da orti e boscaglia e, a parte che mi piacciono, non ho un'idea concreta di cosa sia un'apicultura se non per le letture in rete. Ho notato che non ci sono molte api nella mia zona (probabilmente un motivo c'e` ma provo a domandare lo stesso) che facciano impollinazione e mi domandavo se poteva essere una stupidaggine pensare di mettere una piccola arnia, soprattutto per l'impollinazione dell'orto (leggevo che la produzione trae beneficio) e poi anche per un pochino di produzione di miele ad uso famigliare. Nel mio terreno sono presenti una ventina di alberi da frutta (kiwi, pesco, melo, pero, pruno, susino, cigliegio, fico) e diverse piante da fiore (gelsomino, lavanda, rose) che andranno ad aumentare man mano che riesco a dare ordine al giardino oltre alle piante dell'orto. Se secondo voi ha un senso procedere faro` seguire un po` di altre domande per capire la fattibilita`.
Ciao Elio, le risposte alle tue domande le troverai solo provando, cioè, mettendo un paio di alveari, come minimo, e guardando i risultati. Le api non bottinano solo sul tuo terreno ma hanno un raggio di volo di circa tre chilometri ed è su questa superficie che dovrai fare un inventario delle piante nettarifere, cosa non facile, ecco perché fai prima a provare direttamente con gli alveari. Anche io ho le api in città e il problema più grosso non è il pascolo.
grazie mille cercherò di organizzarmi per provare. Ora cerco un po di discussioni nel forum per capire cosa serve e quando è meglio iniziare per iniziare.
Proprio nei paesi in cui questa moda/business ha preso piede si è già alla fase successiva in cui ci si comincia a ragionare in modo un po' più critico e consapevole, anche a livello di opinione pubblica:
In pratica, le api in cita metto in pericolo la sopravvivenza dei pronubi selvatici, anche se tutta la storia mi sembra molto triste: contendersi un territorio che non ha niente a che vedere con la natura significa essere arrivati a capolinea.
Sì uno dei punti in discuss. è quello, gli aspetti ecologici (veri). Ma anche altro, un altro articolo svizzero già nel 2013 riporta un presidente di associazione apicoltori che parla di situazioni di sovraffollamento di api ("Solo a Basilea-centro, ci sono 100 apicoltori per 800 colonie.") e di rischi sanitari connessi allo stress e anche alla gestione magari non corretta delle arnie.
In italiano non mi sembra esistano voci di questo tipo su internet, siano accademiche o del settore apicoltura. A livello accademico c'è la Carta di San Michele, in cui la tutela dell'ape mellifera è equiparata alla tutela della fauna selvatica.
Sto raccogliendo un po' di questi materiali e magari li tradurrò su un blog apposta, tempo permettendo.