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Apicoltura hobbistica con le top bar
Autore |
Messaggio |
Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Marvel ha scritto: ... Gli sciami dell'anno popolavano le arnie morte l'anno prima... E avanti così. Non sempre. Uno degli aspetti piu' misteriosi della CCD e' proprio che tipicamente le arnie non vengono ripopolate ne' saccheggiate. Cominciamo a parlare di CCD invece di fare finta che non esista ed a raccontare stronzate che gli alveari si svuotano perche' ... mah ... boh ... per qualche ragione ... non so che cosa sia ma sicuramente non e' CCD ... Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
Ultima modifica di Maddmax1 il 22/09/2015, 16:20, modificato 1 volta in totale.
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22/09/2015, 16:18 |
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asterixxx
Iscritto il: 09/07/2012, 20:51 Messaggi: 296 Località: ROMA
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Marvel, se non erro, Martina (che non mi sembra digiuna dei rudimenti di apicoltura) esprime il desiderio di allevare api per il gusto di farlo e mi sembra che possa essere una sua libera scelta quale arnia e metodo adottare. Ora il fatto che lei chieda consigli in questo forum ai piu esperti lo trovo sano e tutt'al più mi sarei aspettato risposte coerenti con la sua richiesta. Ora tu gli consigli di affidarsi a un altro apicoltore per avere in cambio miele (e che gusto ci sarebbe nel soddisfare il desiderio di allevare api in autonomia?) o addirittura asserire che Martina non possa averne cura. Scusa se ti riprendo ma io non mi permetterei mai di giudicare l'operato di chi non conosco ma al limite cercherei di consigliarlo adducendo qualche giusta motivazione. in realtà pur avendo le api da molti anni io mi reputo ancora un principiante e perciò non metto bocca dove non ho certezze. la discussione per me poteva anche essere di interesse anche se probabilmente non adotterò mai una top bar. cerchiamo di essere costruttivi, il barricarsi dietro le proprie convinzioni dopo neanche 5 anni di apicoltura (scusa sono andato a vedere i tuoi primi messaggi perchè non mi è piaciuta neanche l'altra risposta nella sezione tecniche apistiche) non aiuta a crescere come si dovrebbe, nella vita in tutte le cose ci vuole un pochino di umiltà... pace e bene. nulla di personale
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22/09/2015, 16:19 |
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Marvel
Iscritto il: 08/07/2010, 14:44 Messaggi: 1090 Località: Taranto(lavoro), Terlizzi(abitazione)
Formazione: Ingegnere navale
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Mi spiace che tu l'abbia presa sul personale Asterix. E mi spiace che ti sia andato a prendere il fastidio di vedere da quanti anni pratico l'apicoltura. Te l'avrei detto anch'io. Ho cominciato il 26 aprile 2012 col primo sciame. Martina parla di "arnia che rispetta la vita naturale delle api". Api che colonizzano ovunque. E chi oserebbe parlare di vita naturale delle api? Io ho solo consigliato(vai a rileggere senza sangue agli occhi, e respira lentamente ) la dadant per usare materiale commerciale anche per estrarre miele e fare trattamenti. Pensando a ingabbio e gocciolato. Perché per formico, timolo ecc ecc il dosaggio é studiato su dadant e lang. E la varroa é il nemico numero 1. Quindi altre considerazioni su KTBH sono per me senza senso e denotano insufficiente preparazione. Poi disquisiamo quanto vuoi su tutto. Aspetto la risposta si Martina. Consigliavo un altro apicoltore perché Martina parlava di orto e se hai famiglie moribonde servono a nulla. Alla fine di tutto... Tu non giudichi ma mi giudichi. Quindi ingoia il veleno e dai anche tu il tuo utile apporto nei modi che vuoi e senza sfociare in diatribe personali. L'umiltà sai dove sta di casa? Perché potrei saperlo anche io... Pace e bene...frate Tac
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22/09/2015, 21:48 |
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Marvel
Iscritto il: 08/07/2010, 14:44 Messaggi: 1090 Località: Taranto(lavoro), Terlizzi(abitazione)
Formazione: Ingegnere navale
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KTBH...o arnia PERONE.. Più chiaro di così? Piglia la dadant e non aprirla mai. Escludiregina fisso. Melario. E passi una volta l'anno a prendere il miele che c'è. Dadant completa 35€, melario 5€, escludi 3,7€
Oscar Perone, l'apicoltore argentino che per anni ha lavorato in sordina, ha ideato un nuovo metodo di apicoltura alla luce delle teorie del Nobel giapponese Masanobu Fukuoka, "padre" dell’agricoltura naturale. L'intervento dell’uomo è ridotto al minimo e le arnie, a differenza di quelle impiegate tradizionalmente, simulano l’ambiente di un albero cavo: all’interno la colonia può crescere e svilupparsi come fosse allo stato selvatico. Il metodo Perone capovolge la visione secondo cui le api necessitano delle cure dell’uomo per sopravvivere e ripone totale fiducia nell’intelligenza di questo antico insetto, offrendogli le condizioni affinché possa svilupparsi autonomamente. I risultati sarebbero sorprendenti: le api diverrebbero più forti e riuscirebbero senza l'ausilio dei medicinali a reagire all'attacco di virus e parassiti e a produrre una maggiore quantità di miele.
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22/09/2015, 23:05 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Marvel, in generale non sono in disaccordo con quello che dici (anzi!) ma il materiale genetico in inbreeding spinto che oggi circola (per la maggiore) non permette di lasciare le api al proprio destino, in particolare se vengono gestite da un/una principiante. Con materiali resistenti lasciati a se stessi ci si puo' aspettare il >95% di perdite iniziali, ma con i materiali attuali consanguinei, che vengono continuamente curati e medicati, le perdite presumibilmente sarebbero del ... 101%. A mio parere consigliare di lasciare al proprio destino le api sfighe', che girano oggi sul mercato, e' sbagliato. E questo va al di la' del tipo di cassa che si usa. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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23/09/2015, 0:35 |
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Marvel
Iscritto il: 08/07/2010, 14:44 Messaggi: 1090 Località: Taranto(lavoro), Terlizzi(abitazione)
Formazione: Ingegnere navale
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Ovvio che sia sbagliato. Ma se Martina ha deciso di avere le api, non potrà impedirglielo nessuno. Lo dice anche asterix nell'ultima risposta.
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23/09/2015, 6:36 |
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asterixxx
Iscritto il: 09/07/2012, 20:51 Messaggi: 296 Località: ROMA
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ciao marvel tranquillo non mi agito per cosi poco, in fondo ognuno la pensa come vuole e a me piace capire i motivi che ci sono dietro determinate scelte, le polemiche servono solo a sterilizzare percorsi costruttivi. Per me finisce qui
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23/09/2015, 8:53 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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MartinaZan ha scritto: Scusate, scordavo un'altra fondamentale domanda: per gli scopi che vi ho descritto pensate che sia più adatta una KTBH o un'arnia di Perone? Se voi foste in me quale scegliereste? Grazie ancora!! Chiedo scusa ma mi ero dimenticato di rispondere alla domanda. La KTBH si può gestire alla stregua di un'arnia razionale, con qualche problemino per quanto riguarda la smielatura ed il gocciolato, mentre l'arnia Perone è un cassone tropo grande per inarniare uno sciame e difficile da visitare più di una Warré. Per rispondere alle perplessità di Marvel riguardanti il dosaggio dei trattamenti ho fatto due conti: il volume approssimativo di una DB da dieci è di 57 l, da dodici 66 l, mentre una Langstroth ha 90 l. La KTBH del sito postato da Martina ne ha circa 78 l ma calcolando che parte di questo volume è utilizzato come magazzino, inserendo il diaframma si arriva ad avere un volume del nido paragonabile alla DB.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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23/09/2015, 22:48 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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E' stato tradotto e pubblicato da poco il primo, da quel che mi risulta, libro che tratta di top bar:
Allegati:
copertina_api.jpg [ 38.08 KiB | Osservato 2804 volte ]
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28/09/2015, 21:53 |
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Danilo68
Iscritto il: 02/02/2018, 23:45 Messaggi: 3 Località: Val Giudicarie Trentino
Formazione: Perito elettronico
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Buonasera chiedevo se è possibile o è sconsigliabile sistemare un arnia top bar vicino ad arnie "normali" .
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06/02/2018, 20:57 |
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