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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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L'iscrizione a qualsiasi albo non ti da diritto ad avere delle agevolazioni rispetto ad un povero cristo di apicoltore che caso mai ha conseguito la sola licenza elementare Calamità naturali (stagioni molto piovose o secche ) parassiti, virus sono tutte condizioni che dell'apicoltura ne fanno un'attività a forte rischio come ti è stato già detto . Inoltre esiste un altro fattore molto importante : ubicazione dell'apiario in zona più o meno ricca di nettare e polline. Vendita dei prodotti, miele, polline, propoli che se li cedi a dei grossisti l'attività ti rende ben poco. Ti faccio un esempio che ti può dare un'idea . Un amico apicoltore, molto preparato , ha circa 180 arnie, un laboratorio a norma con macchinari automatici, ha una produzione ottima in quanto la zona è ricca di acacia e castagni. Per avere dei discreti ricavi altre ad avere una clientela privata di una certa consistenza, non manca mai con il suo banchetto a tutte le fiere che si tengono in provincia e zone limitrofe . Lo scorso anno ha avuto una perdita secca di 80 arnie, con una produzione molto al di sotto del suo fabbisogno per soddisfare la propria clientela (anch'io ho contribuito vendendogli 150 kg. di miele di castagno) . Per concludere svolge anche un'attività par time in quanto a suo dire l'attività apistica non gli dà sicurezza. Io ritengo che l'attività apistica a tempo pieno necessita di un mercato consolidato di alto livello e di almeno un apiario di 400 alveari per aver quasi la certezza di una produzione di miele da 300 alveari annui . ciao nicol
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14/10/2013, 13:01 |
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rizzo73
Iscritto il: 19/03/2013, 1:13 Messaggi: 44 Località: FERRARA
Formazione: PERITO CHIMICO INDUSTRIALE
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Salve a tutti, sono un dipendente statale di Ferrara e come hobby faccio l'apicoltore con 12 casse. Vorrei poter vendere il miele regolarmente (magari in qualche mercatino) iscrivendomi come azienda agricola con l'iva agevolata dichiarando che non supero i 7000 euro annui se non erro.Il laboratorio è già a norma, le etichette sono a norma, ho un amico agricoltore che mi farebbe un regolare contratto di affitto ma non so quanta terra mi serve per essere a posto con le 12 casse ed in più mi è stato detto dalla Coldiretti ???? (non ne hanno un idea) che per mettermi in regola io devo avere già un'azienda agricola in cui vendo prodotti agricoli per poi inserire eventualmente i prodotti derivanti dall'apicoltura. Io non credo proprio sia così in quanto lo farei per hobby ma non so più cosa fare. Mi aiutate grazie.
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30/10/2013, 10:43 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Ciao Rizzo, invita quella gente sul forum di agraria, chissà che non imparino qualcosa. Non devi avere già un'azienda agricola per fare apicoltura e, fortunatamente direi, non devi nemmeno aver a che fare con la Coldiretti. Ti basta chiedere il numero della partita IVA all'Agenzia delle Entrate, oppure, se ne possiedi già una, aggiungere l'apicoltura, per la quale il codice ATECO è 01.49.30. Il regime di esonero e l'IVA agevolata sono due cose diverse. Visto che prevedi un volume di affari inferiore ai 7000 €/anno, a te l'IVA non interessa. Fai attenzione al momento di indicare il volume di affari presunto: deve essere proporzionato al periodo restante dell’anno fiscale al momento della dichiarazione, quindi, facendola adesso non sono 7000, bensì al massimo 1166 € che corrispondono ai due mesi che mancano alla fine dell'anno. Se vuoi vendere il miele in un qualsiasi altro posto che non sia l'azienda (cioè, casa tua), ti devi iscrivere al Registro delle Imprese. Per quanto riguarda il terreno, non c'è alcuna esigenza particolare, ti basta averlo in una qualche forma: proprietà, affitto, comodato e la dimensione non è importante.
Romeo
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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30/10/2013, 23:41 |
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palla
Iscritto il: 03/10/2013, 12:49 Messaggi: 6 Località: pisa (toscana)
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salve! sapete dirmi più o meno che costi ci sono per: -aprire partita iva con regime di esonero -denuncia alla usl delle proprie arnie -iscrizione al registro delle imprese per vendere il miele al di fuori della propria azienda
grazie!
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31/10/2013, 0:53 |
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pietrotoma
Iscritto il: 16/12/2012, 13:44 Messaggi: 297
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Per le prime 2 domaande il costo e zero,pla 3 mi sembrano 80 euro al anno
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31/10/2013, 8:42 |
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frankapi
Iscritto il: 28/10/2009, 17:39 Messaggi: 66 Località: Est Piemonte
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Per Rizzo ,
chiedi molto bene perchè se non erro la tua condizione di dipendente statale non ti permette di avere la doppia attività perchè hai l'esclusività di lavoro ....spero di sbagliare.
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31/10/2013, 11:52 |
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rizzo73
Iscritto il: 19/03/2013, 1:13 Messaggi: 44 Località: FERRARA
Formazione: PERITO CHIMICO INDUSTRIALE
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Veramente grazie mille, se Dio vuole un'informazione chiara ed attendibile. Ma è mai possibile che in Italia le persone non hanno la competenza per ircoprire un ruolo? Alla camera di commercio in 8 si guardavano in faccia come se fossi un marziano, alla coldiretti mi hanno dato notizie sbagliate e la mia commercialista (povera donna) si è informata ma le hanno dato diverse indicazioni. Alla fine la più brava è stata comunque lei, l'unica cosa diversa che mi ha riferito è che vi è un rapporto tra numero di arnie possedute e terreno sulle quali posizionarle per potermi poi iscrivere come azienda agricola ed usufruire del regime di esonero iva .
Per FRANKAPI: Mi sono informato ed essendo hobby nonostante dipendente statale (sbirro), lo posso fare.- Grazie ad entrambi A presto
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31/10/2013, 12:57 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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rizzo73 ha scritto: ...vi è un rapporto tra numero di arnie possedute e terreno sulle quali posizionarle per potermi poi iscrivere come azienda agricola ed usufruire del regime di esonero iva . Il rapporto in questione non riguarda l'IVA, ma la sostenibilita' del terreno ad allevare un certo numero di capi (alveari) riguardo alle imposte dirette. I capi eccedenti producono reddito che andrebbe dichiarato in quanto eccede il reddito agrario (un tot per alveare in piu'). Cita: : Mi sono informato ed essendo hobby nonostante dipendente statale (sbirro), lo posso fare Fiscalmente i concetti di "hobby" e di partita IVA sono una contraddizione. Hobby di solito significa produzione per autoconsumo, mentre avere una p. IVA presuppone una attivita' che produce un reddito. Si tratta di vedere se tale attivita' e' compatibile con lo stato di dipendente pubblico, personalmente non lo so.
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31/10/2013, 13:38 |
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rizzo73
Iscritto il: 19/03/2013, 1:13 Messaggi: 44 Località: FERRARA
Formazione: PERITO CHIMICO INDUSTRIALE
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Grazie mille, ora mi è tutto più chiaro. Primo passo : Contratto di affitto (pochi euro) per il terreno in affitto dal mio amico (amicizia di 30 anni); Secondo passo: Partita iva esonero settore apicoltura ; Terzo passo: Iscrizione come azienda agricola con sede a casa mia; Sogno: Il mio terreno + quello restante del mio amico coltivato a lavanda= MIELE DI LAVANDA Ciao grazie di nuovo
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31/10/2013, 15:16 |
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palla
Iscritto il: 03/10/2013, 12:49 Messaggi: 6 Località: pisa (toscana)
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grazie della risposta! scusate ma come si fa a dimostrare che si rimane sotto i 7000 euro l'anno? fanno dei controlli?
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31/10/2013, 19:49 |
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