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Apicoltori dilettanti e non, sempre e comunque incompetenti
Autore |
Messaggio |
francescoar
Iscritto il: 17/01/2012, 14:35 Messaggi: 329 Località: Salceta di Sant'Agata - Palazzo del Pero - Arezzo (AR) - Toscana
Formazione: Ragioniere programmatore ---Apicoltore autodidatta - Api e Miele
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Visto che la selezione delle regine è ancora una questione troppo complessa ancora... ... c'è LA SELEZIONE NATURALE DEGLI APICOLTORI ..... sentire che ancora oggi muoiono apiari interi a settembre/ottobre mi fa pensare che ci sia proprio la selezione naturale degli apicoltori...
_________________ Francesco Produttore di Miele toscano
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21/02/2012, 17:00 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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L' alternativa all' apicoltura chimica esiste. Si chiama IPM Integrated Pest Management e si basa su tecniche rispettose dell' alveare come organismo e su un uso minimo di sostanze chimiche. Obombo, se non cancelli il mio post ti regalo due tartarughine. Maddmax1
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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21/02/2012, 21:23 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Gandalf, ti posso confermare di non aver avuto nessuna perdita questo inverno e sono tutte in buono stato , per il maltempo di feb sono un pò in ritardo con la covata ma per il resto tutto bene, arnie asciutte e scorte consumate così non dovrei avere il problema di togliere favi pieni ed inserire favi vuoti per dare sfogo alla covata. Ninno
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26/02/2012, 22:37 |
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Gandalf
Iscritto il: 14/05/2010, 10:08 Messaggi: 568 Località: Rignano sull'Arno (FI)
Formazione: Laurea Informatica
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ninno ha scritto: Ciao Gandalf, ti posso confermare di non aver avuto nessuna perdita questo inverno e sono tutte in buono stato , per il maltempo di feb sono un pò in ritardo con la covata ma per il resto tutto bene, arnie asciutte e scorte consumate così non dovrei avere il problema di togliere favi pieni ed inserire favi vuoti per dare sfogo alla covata. Ninno Bene son contento, quindi siamo ALMENO in due a non aver perso nemmeno un'arnia. Oggi sono andato a vedere le mie apuzze, erano tutte fuori che sorazzavano allegramente importando polline, strano, non l'hanno mai importato in inverno Solo per un'arnia mi sono preoccupato, c'erano due api morte sul predellino e nessun'ape che entrava o usciva. Poi sono stato fermo davanti l'arnia per un pò (2-3 minuti) ed ho visto che però anche in quell'arnia (numero 12) c'era traffico, anche loro importavano polline; non contento ho aperto il coperchio e ho visto tramite il coprifavo trasparente che di api ce n'erano, erano un pò "ferme" nel senso che si muovevano meno delle altre (non tutte) ma ce n'erano abbastanza Saluti
_________________ Fernando Caivano Skype: f.caivano
Dalle Terre Selvagge agli occidentali lidi, Dai deserti del Nord ai colli verdeggianti, Nel covo del drago e nei nascosti nidi Egli camminò a lungo nei boschi ombreggianti. Lament for Gandalf
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28/02/2012, 0:54 |
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sascias
Iscritto il: 23/03/2010, 14:04 Messaggi: 99 Località: Olbia (Sardegna)
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Ciao ragazzi, Anche io posso confermare di non aver perdite, 3 su 3, curate con il sublimato ! Lo so sono pochine, ma per esser il primo anno erano sufficienti, piano piano incrementerò .
_________________ "Dimmelo e prima o poi lo dimenticherò,mostramelo e lo ricorderò,FAMMELO FARE E NON SOLO LO CAPIRO' MA LO SAPRO' PER SEMPRE"
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28/02/2012, 15:19 |
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raffo
Iscritto il: 14/01/2010, 14:14 Messaggi: 229 Località: Piacenza
Formazione: Perito agrario , laurea in tecnologie alimentari
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Hei Hei ci sono anche io, 32 su 32 hanno svernato con successo
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28/02/2012, 15:23 |
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francescoar
Iscritto il: 17/01/2012, 14:35 Messaggi: 329 Località: Salceta di Sant'Agata - Palazzo del Pero - Arezzo (AR) - Toscana
Formazione: Ragioniere programmatore ---Apicoltore autodidatta - Api e Miele
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_________________ Francesco Produttore di Miele toscano
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28/02/2012, 15:42 |
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albo
Iscritto il: 19/01/2010, 16:55 Messaggi: 27 Località: Corbetta (Mi)
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va beh allora dato che ci siamo vi do anche la mia testimonianza, ho partecipato poco al forum ma sempre leggendo,da un paio di anni leggevo e mi informavo e l'anno scorso ho cominciato, con un solo nucleo contro ogni consiglio ma volevo vedere cosa ero in grado di fare, trattamenti fatti nel momento giusto...magari anche un po di c..o e ora posso dire 1/1 e non vedo l'ora che arriva sta primavera!!
saluti a tutti Alberto
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28/02/2012, 17:50 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Bravi ragazzi, adesso controllate le scorte e lo spazio per la covata, in magazzino ci dovrebbero già stare tutto il materiale occorrente per la prossima stagione altrimenti sono corse, affanni, stress e palpitazioni, ho tutto pronto perchè non posso permettermi troppe palpitazioni. Ninno
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28/02/2012, 21:07 |
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marcolaretino
Iscritto il: 11/02/2012, 1:50 Messaggi: 49 Località: Arezzo - Rigutino
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Ancora non sono neanche un neofita, in quanto non ho ancora neanche un'ape, ma vorrei dire la mia. Credo che il problema non sia di apicoltori ignoranti e/o superficiali, la tragedia è che l'uomo si approccia all'ecosistema (ivi compresi gli altri esseri umani) solo dal punto di vista dello sfruttamento economico. Quindi allevare api o agnelli da macello o galline in batteria è la stessa cosa, non interessa il benessere, lo studio, la passione o quant'altro, contano solo i maledetti soldi. Un uomo sente dire che un'arnia ti "produce" almeno 30 kg di miele e quindi fa due conti, 30 kg a 6€ al kg fanno 180 €, per 50 arnie sono 9.000 €. Il primo anno ci ripago le spese e poi ci guadagno. Oltretutto gli obblighi e le spese per la gestione di questi animali non sono paragonabili a quelli per altri "animali da reddito" Le api???? Sono insettacci stupidi che gli cavi il miele, gli spruzzi un po' di roba ogni tanto e se le hai spremute troppo gli dai lo sciroppo, che costa meno del miele. È l'approccio sbagliato, lo sfruttamento, l'investimento. Questo avviene con tutti gli animali, con tutta la natura. Faccio un esempio. Ci sono tartufai che avvelenano i cani degli altri colleghi per non avere concorrenti, molti di loro tengono gli stessi cani segregati e affamati perchè "servono" solo per la funzione. Agghiacciante ma tristemente vero. Molti credono che tenere le api sia come tenere le galline, con il vantaggio che le api il mangiare se lo vanno a prendere da sole, e chissà se (voi lo sapete meglio di me) alla fine possa essere comunque conveniente acquistare ogni anno nuovi sciami, per sopperire a quelli morti, a fronte dell'indotto generato dalla vendita dei prodotti delle api. Io mi sto preparando per ospitare le mie 3 arniette per la gioia di vedere e studiare le mie api all'opera, con la speranza di poter dare più io a loro che loro a me. Chiaramente questo non è conciliabile con un approccio professionale, ma forse la famosa "via di mezzo" andrebbe cercata, non solo per essere apicoltori migliori, ma per essere persone migliori. Perdonate l'intromissione.
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14/03/2012, 21:08 |
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