Marco, non saprei che cosa dire in piu'. Ci sono recinti mobili e fissi. I pali possono essere in legno, plastica o cemento. Possono essere alimentate a rete o da una batteria che puo' essere collegata ad un pannello solare. Non mi chiedere i dettagli elettronici perche' di correnti alternate o continue, i cicli, gli Ampere ... non ci capisco assolutamente niente anche perche' qui la corrente di rete e' a 110 V. So che sparano "scariche" di 3-5000 Volt che per qualche ragione non sono pericolose ne' per gli orsi ne' per gli uomini. So pero' di sicuro che beccarsi una scossa dalla recinzione ti fa saltare come un grillo. Inoltre con il systema del bacon gli orsi si beccano la schicchera sul naso o sulla lingua -gli passa la voglia! -. I costi attuali non li conosco perche' la recinzione era gia' montata quando mi sono aggregato 10 anni fa: So che il mio amico aveva ottenuto un finanziamento a fondo perduto del 50% dallo Stato del Montana. Il costo, chesso', potrebbe essere di 800-1200 dollari per un recinto di 10x10 metri senza mano d' opera e senza pannello solare. Qualche anno fa abbiamo dovuto cambiare un componente dello "scatolotto" ed era costato 500 e rotti dollari. Il costo e' minimo rispetto anche al solo materiale apistico anche perche' gli orsi non sono come le puzzole che mangiano le api" gli orsi fanno una catastrofe.
Se googli "beehive ... bear ... protection" troverai un sacco di informazioni tecniche.
Per quanto riguarda l' efficacia il discorso e' semplicissimo: senza recinzione qui non si possono tenere le api neanche in citta'. Quando nostra figlia era piccola mi chiamarono dall' asilo dicendo che dovevo andare a prenderla perche' c'era un orso nel giardino e la forestale doveva recintare l' area prima di catturarlo ... Nessuno di mia conoscenza che abbia messo una recinzione elettrica funzionante ha mai lamentato incursioni.
Maddmax
PS Non so se la Brambilla ve le fa installare, pero'. Sarebbe un' inaudita crudelta' per gli orsi. Ninno, non ti preoccupare: le tue talpe hanno i giorni contati ...

In Trentino il problema non si pone in questi termini. Col progetto di reintroduzione Life Ursus si e' accumulata una notevole esperienza d'interazione orso-ambiente antropico.
In particolare, la PAT fornisce in comodato d'uso gratuito i recinti elettrificati, anche - ma non solo - per gli apiari.
ll problema corrente e' che gli orsi fino a poco fa se ne stavano nel Trentino occidentale, la zona di reintroduzione. Adesso sono comparsi nel Lagorai, probabilmente proveniendo dalla Slovenia.
L'orso nel Trentino orientale e' stato un mito per anni che si e' trasformato in realta'.
A molti (me compreso) fa piacere, anche se non oso pensare al disastro di un orso che gira intorno al recinto elettrico che circonda un apiario, il tutto all'interno di una coltivazione di piante officinali.