salve a tutti.......oggi durante una ispezione visiva ho trovato davanti all'arnie di 2 nuclei (su 7 telaini ) parecchie api morte forse da un 3/4 giorni però in uno sembra tutto normale durante la giornata mentre in un'altro sembrano come se fossero intontite,pigre....durante l'ultima visita effettuata domenica scorsa era tutto a posto regina,covata ecc...cosa può essere successo? domani aprirò speriamo bene.......grazie
purtroppu un mio alveare è stato saccheggiato,e nel nido sono rimasti i telaini completamente vuoti, ad eccezione che alcuni hanno presenza di (ex)covata opercolata. Quale tecnica devo usare per togliere la cera senza sciupare i telaini?i
I favi in buono stato puoi immagazzinarli per utilizzarli in primavera, quelli vecchi si staccano dal telaino con un coltello o con un taglierino a lama lunga e sottile, e dal filo riscaldandolo.
Grazie Obombo, fatto come tu mi hai indicato tutto ok. Ora dovresti darmi per favore un' altro consiglio. Come posso fare, con gli attrezzi di casa, a ridurre la cera recuperata in un bel panetto? grazie anticipate
Descriverò di seguito un metodo abbastanza semplice per recuperare la cera. Me lo sono “inventato” una ventina di anni fa, per poter recuperare piccole quantità di cera (avevo quattro arnie) e per mancanza di attrezzature serie. Metto la cera all’interno di una rete metallica (zanzariera) assieme ad un peso sufficiente per tenerla sul fondo di una pentola piena di acqua e scaldo tutto finché la cera non sale in superficie, la faccio freddare e tolgo la cera. Con questo metodo però, come con la sceratrice solare non si può recuperare tutta la cera. Il metodo più efficiente è la pressa (torchio) ma e troppo costoso per noi hobbysti. Ciao, Romeo
ciao, purtroppo anch'io ho avuto un saccheggio, avvenuto a metà agosto dopo una visita per il trattamento AV. Il mio socio se n'è accorto la settimana dopo, mi ha detto che i favi con il miele erano neri. Ma è normale una situazione del genere?
Formazione: impiegato ministero agricoltura e foreste, perito elettrotecnico, elettricista
Re: nutrizione post saccheggio
14/09/2012, 17:55
(ad oggi mi ritrovo con il 10% forse delle arnie diciamo che èrano quelle che nn hanno prodotto molto miele, saccheggiate e quindi vuote dopo aver come tutti gli anni tolto i melari "prov di Roma ca 600 mt slm" verso i primi di settembre e a seguire dopo qualche giorno messo la medicina, da che dipende e come posso ridurre questo fenomeno? grazie brigstone)
Penso propio di aver inserito la mia domanda questa tra parentesi nell'argomento sbagliato, ve la ripropongo e posso aggiungere che tutte le famiglie ca erano corredate di una buona scorta di cibo all'interno dei propi favi, quello che dicevamo con mio padre è che potevano essere più deboli delle altre e magari chissà anche orfane o di regina vecchia, su questo nn posso mettere la mano sul fuoco, grazie.
brigstone ha scritto: da che dipende e come posso ridurre questo fenomeno?
Credo che posa dipendere dalla "medicina", oltre che da eventuali orfanità e debolezza, se per medicina intendi qualche evaporante a base di timolo. Il fenomeno va, per quanto possibile, eliminato più che ridotto, perché anche il saccheggio di un semplice nucleo può innescare un saccheggio generalizzato dagli esiti disastrosi. Bisogna evitare di avere famiglie orfane o deboli nell'apiario e quando questo non è possibile ristringere le porticine al minimo indispensabile, specialmente nei periodi di magra. E ovviamente fare attenzione alla nutrizione, ripulitura dei melari o qualsiasi altra attività che potrebbe innescare il saccheggio.