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Alimentazione nuclei orfani o con celle reali
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luasso
Iscritto il: 30/12/2010, 16:38 Messaggi: 155 Località: genova
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Per alleggerire le famiglie più forti ho creato qualche nuovo nucleo che momentaneamente ha celle reali, come consigliate di alimentare questi nuclei che attualmente sono orfani?
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28/03/2017, 1:07 |
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fedegiuli
Iscritto il: 28/10/2014, 12:41 Messaggi: 151
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Sei sicuro che sia valsa la pena alleggerire famiglie forti per creare nucleo orfani? Comunque l'unico modo secondo me a questo punto è alimentare con glucosio molto denso
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28/03/2017, 22:05 |
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mangianastri
Iscritto il: 28/02/2010, 11:39 Messaggi: 189 Località: Sivizzano (PR)
Formazione: Perito Aziendale
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luasso ha scritto: Per alleggerire le famiglie più forti ho creato qualche nuovo nucleo che momentaneamente ha celle reali, come consigliate di alimentare questi nuclei che attualmente sono orfani? Credo che sia un po' presto per iniziare a creare dei nuovi nuclei. Il mio consiglio è poi di far fare le celle a famiglie forti e non a nuclei appena fatti deboli che sicuramente non andrebbero ad allevare regine di qualità.
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29/03/2017, 9:48 |
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luasso
Iscritto il: 30/12/2010, 16:38 Messaggi: 155 Località: genova
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Ciao a tutti, ineffetti non sono stato chiaro , i nuclei sono si orfani ma tutti con celle reali già completate fatte dalle famiglie forti dalle quali ho prelevato qualche telaio. Qua da me, Liguria, quest'anno siamo molto avanti e una famiglia mi è già sciamata. La mia domanda era se ha senso alimentate con una soluzione stimolante una famiglia senza regina . Ciao e grazie
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29/03/2017, 9:59 |
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fedegiuli
Iscritto il: 28/10/2014, 12:41 Messaggi: 151
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Alimenta pure,male non fa e poi fanno scorta di miele in attesa della regina
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29/03/2017, 10:17 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Mi permetto di dissentire. Non so cosa esattamente contengano questi nuclei ma presumo siano fatti come tutti gli altri: prevalentemente covata opercolata e scorte. Visto che hanno poca o per niente covata da accudire, non hanno un grande bisogno di nutrimento oltre a quello che riescono a trovare in giro in questo periodo. Una nutrizione artificiale che si sovrappone alla naturale raccolta del nettare può avere come effetto l'intasamento del nido con la conseguente mancanza di spazio per la deposizione della regina nel momento in cui sarà pronta a farlo, oltre all'inutile usura delle api (tenendo conto della momentanea interruzione del ricambio generazionale). A quel punto si potrebbe rimediare con telaini costruiti vuoti oppure con la smielatura dei telaini di scorte, cioè, lavoro che si aggiunge all'altro lavoro già fatto per nutrire. In questo caso i fogli cerei non sarebbero la scelta migliore perché i nuclei potrebbero avere qualche difficoltà a costruirli velocemente (l'età delle api) e il tempo necessario per la loro costruzione aumenterebbe ancora di più il gap tra le nuove e le vecchie generazioni. Quindi, no, niente nutrizione, con l'eccezione dei casi in qui manca totalmente l'importazione di nettare e le scorte sono scarse.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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29/03/2017, 23:01 |
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luasso
Iscritto il: 30/12/2010, 16:38 Messaggi: 155 Località: genova
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Sei stato molto chiaro obombo. Accetto i tuoi consigli , li trovo corretti. Cercherò di mettere in atto al più presto .
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05/04/2017, 0:02 |
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mangianastri
Iscritto il: 28/02/2010, 11:39 Messaggi: 189 Località: Sivizzano (PR)
Formazione: Perito Aziendale
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Obombo ha scritto: Mi permetto di dissentire. Non so cosa esattamente contengano questi nuclei ma presumo siano fatti come tutti gli altri: prevalentemente covata opercolata e scorte. Visto che hanno poca o per niente covata da accudire, non hanno un grande bisogno di nutrimento oltre a quello che riescono a trovare in giro in questo periodo. Una nutrizione artificiale che si sovrappone alla naturale raccolta del nettare può avere come effetto l'intasamento del nido con la conseguente mancanza di spazio per la deposizione della regina nel momento in cui sarà pronta a farlo, oltre all'inutile usura delle api (tenendo conto della momentanea interruzione del ricambio generazionale). A quel punto si potrebbe rimediare con telaini costruiti vuoti oppure con la smielatura dei telaini di scorte, cioè, lavoro che si aggiunge all'altro lavoro già fatto per nutrire. In questo caso i fogli cerei non sarebbero la scelta migliore perché i nuclei potrebbero avere qualche difficoltà a costruirli velocemente (l'età delle api) e il tempo necessario per la loro costruzione aumenterebbe ancora di più il gap tra le nuove e le vecchie generazioni. Quindi, no, niente nutrizione, con l'eccezione dei casi in qui manca totalmente l'importazione di nettare e le scorte sono scarse. Ottima spiegazione. La prenso esattamente come te
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05/04/2017, 9:21 |
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Francescog
Iscritto il: 17/08/2015, 11:56 Messaggi: 15 Località: Firenze, api nel senese a 600 m.
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mangianastri ha scritto: luasso ha scritto: Per alleggerire le famiglie più forti ho creato qualche nuovo nucleo che momentaneamente ha celle reali, come consigliate di alimentare questi nuclei che attualmente sono orfani? Credo che sia un po' presto per iniziare a creare dei nuovi nuclei. Il mio consiglio è poi di far fare le celle a famiglie forti e non a nuclei appena fatti deboli che sicuramente non andrebbero ad allevare regine di qualità. La questione su quando iniziare a fare nuclei è sempre dibattuta. Molto dipende non solo da come procede la stagione, ma anche da come l'apiario esce dall'inverno. Io ho il mio nel sud della Toscana e il 23 di marzo ho fatto 12 nuclei da famiglie a cui ho dovuto mettere anche i melari perché scoppiavano. Se non si ha la possibilità di controllare le febbre sciamatoria a cadenza bisettimanale, e con una stagione che è partita, almeno qua, con un buon anticipo, alleggerire le famiglie diventa una necessità. Certo c'è sempre il rischio di un ritorno di basse temperature, o che le regine che vengono fuori non siano super performanti. Però a quanto mi dicono nelle campagne intorno a dove tengo le api di sciami sugli ulivi ne sono già stati avvistati diversi, e almeno da una settimana, se non avessi fatto nuclei credo che anche io avrei avuto qualche partenza non proprio gradita. Mi piacerebbe sapere se anche da altre parti si riscontrano simili problematiche e se la pratica di alleggerire le famiglie già a marzo è davvero in uso solo a pochi apicultori. Ciao
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13/04/2017, 18:01 |
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Apelis
Iscritto il: 18/08/2016, 15:30 Messaggi: 55
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Ciao io sarei la meno indicata a parlare in quanto ho le api solo dalla scorsa primavera e solo due arnie...fino a qualche settimana fa. Eppure anche io qui in costa ligure ho avuto le mie famiglie, soprattutto una, che stavano scoppiando. Fatto un nucleo nuovo e messo un melario a quella più forte che stava già imbiancando telaini. La seconda metterò al più presto melario perché pur prelevando un telaini covata opercolata è cresciuta molto e finito di costruire f.c. nuovo. Per il resto vedrò. È il mio primo risveglio dalla inverno. Sto provando ora a conoscere le reazioni delle mie famiglie. Vedrò se ho fatto bene in seguito. Certo è che qui hanno messo di nuovo meteo non favorevole, ma in generale il clima qua è mite con minime non particolarmente basse. Un saluto
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13/04/2017, 18:51 |
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