Ciao, rileggiti bene dall'inizio tutta la discussione , analizzando tutte le varie opinini di intervento, metti sulla bilancia la tua esperienza nel campo apistico , e ti renderai conto da sola dove hai sbagliato .
nicol

Siria, spiega meglio cosa hai fatto esattamente. Hai messo una regina in gabbietta, o libera sul favo? Con api accompagnatrici? Su fogli cerei?
E più che altro, di quante api stiamo parlando? Mi riferisco a quelle del nucleo da salvare.

Le api da salvare erano poche, la regina era in gabbietta con le accompagnatrici, inseriti fogli cerei nuovi e uno già lavorato;
...è stato inserito anche un telaio con scorte di miele (questo è sbagliato ), accanto c'erano due sciami appena recuperati (questi ultimi andavano messi distanti essendo le api in fase di assestamento nella nuova dimora )
Siria

Visto il numero esiguo di api, il telaino di scorte e la vicinanza degli altri sciami (che non potevano essere spostati senza aumentare ulteriormente la confusione), direi che si è trattato di saccheggio.

Grazie Obombo
Siria

Se non coprono almeno un telaino sia a dx che a sx sono troppo poche per sostenere un nuovo sciame/nucleo a giugno inoltrato.



Quando si formano sciami da famiglie non bisogna inserire fc ma favi già costruiti.
Quando si raccolgono sciami è bene inserire fc che lavoreranno al più presto.



Dipende, bisogna stare in allerta saccheggi quando le api non hanno importazioni significative...
Dalle mie parti con il castagno e il rovo fioriti è difficile un saccheggio.

Del saccheggio te ne accorgi se vedi le api agitate all'entrata con un possibile via vai strano, api nere lucide e se noti pezzetti di cera sul predellino del portasciami o della cassa.
La prova del 9 la fai aprendo il nucleo e se vedi che non hanno più scorte e molti pezzetti di cera sul fondo le probabilità di saccheggio sono alte.
Un'altra prova è quella di cospargere le api all'entrata con un po' farina e vedere se vanno nelle casse vicine...

ciao Francesco,

puoi spiegarmi il motivo?
Grazie Siria

Al di la del metodo empirico (provare per credere), nella sciamatura naturale le api che se ne vanno hanno lavori e gerarchie precise, sono in buona parte api ceraiole e piene di miele, così da trasudare la cera e costruire subito il riparo per le prime "sorelle".
Nella sciamatura artificiale, la gerarchia e sicuramente la specializzazione non possono essere attuate dall'apicoltore, non conoscendo ad una ad una le api che separa, ma probabilemnte nella sciamatura artificiale il caos prevarrà finché non vi sarà la rioganizzazione sociale della famiglia, ridistribuendo i compiti tra le anziane e le giovani presenti.
Siccome le api non hanno a DNA la specializzazione, ma la trasmettono dalle anziane alle giovani, il processo di costruzione di fc negli sciami artificiali probabilmente ci sarà ma con tempi dilatati, tempi che potrebbero essere più lunghi se le anziane presenti sono poche.

Ciao Irias,
la sciamatura avviene nella maggioranza dei casi nel periodo più favorevole alla ripartenza della famiglia quindi devono sussistere le condizioni di avere api per la costruzione della cera ma , soprattutto, ci vuole un buon raccolto.
Un nucleo formato prelevando favi con covata, api e scorte potrebbe non trovarsi nelle condizioni sopra dette per cui vanno nutriti se non c' è o scarseggia il raccolto e , se il nucleo deve anche allevare una regina tutte le api si risparmieranno (faranno poco o nulla) fino a quando non ci saranno bocche da sfamare dopo la deposizione della nuova regina.
Ninno

Alla fine delle balle avevo ragione io (e non solo io) a dirti di mettere a ferro e fuoco la famiglia, ma tu hai voluto seguire un' altra strada ed i risultati sono li' da vedere. Un sacco di stress, di fatica per nulla. Le chiacchiere stanno a zero.
C'e' pero' da dire che come "fringe benefit' hai cambiato casa a tutti i virus ed i batteri dell' alveare saccheggiato ...
Maddmax