Ciao a tutti, vi seguo da sempre ma appena iscritto,qualcuno di voi mi può dire perché due delle mie 15 arnie le ho trovate vuote...a fine gennaio...con 6 telai pieni di miele...che fine hanno fatto le mie api???che amara sorpresa...2 sciami nuovi...
Ciao Emavi, ci dovresti dare qualche dettaglio in più, tipo: da quand'è che non le visitavi? Che trattamenti ha fatto, e quando? Quant'erano forti queste famiglie al momento dell'invernamento? E più che altro, da dove scrivi ? Inserisci la località nel tuo profilo.
Forse e' ora di cominciare a parlare di Colony Collapse Disorder ... in modo che le autorita' sanitarie comincino a pensare che cosa fare ... in modo che tra 10-20 anni ci sia una regolamentazione nel tenere le api esattamente come esistono regole che non permettono ad un allevatore di vacche di tenersi l' allevamento di vacche con la brucellosi o l' enecephalopatia spongiforme. Maddmax
Madd, sei catastrofista come sempre In questo caso non mi pare ci siano gli estremi per poter parlare di CCD. Emavi, mi pare di capire che hai fatto un trattamento con timolo in gel a dicembre. Con quali temperature? Cosa significa "uno sciame nuovo"? Naturale o nucleo? Fatto quando e come?
Obombo, Per definizione API SPARITE, MIELE LASCIATO NEI FAVI E NON SACCHEGGIATO dalle altre famiglie. Si Chiama Colony Collapse Disorder. Una sindrome di cui non capisce niente nessuno se non che si porta dietro uno sciame di patologie diverse (Morte e Pestilenza). Cosi' Morte e Pestilenza che le api vicine neanche si azzardano a mangiare il miele ... e nemmeno altri insetti .... Maddmax
In genere si parla di CCD quando interi apiari o buona parte di questi fanno una brutta fine più o meno contemporaneamente. Un 15% di perdite durante l'inverno può essere considerato "fisiologico". Uso le virgolette, perché, per puro caso, oggi a Piacenza abbiamo discusso, con Raffo, proprio di questo argomento (e di molti altri) e abbiamo concluso che la percentuale, nel caso di una buona gestione dell'allevamento, dovrebbe essere zero. Le cause, in questo caso, potrebbero essere molteplici, dalla nosema ceranae alle virosi indotte dalla varroa ma con i pochi dati a disposizione è impossibile farsi un'opinione. Ecco perché avevo chiesto dei chiarimenti, specialmente per quanto riguarda i trattamenti e la tempistica.
scusatemi se rispondo in ritardo ma il mio lavoro mi permette poco tempo al PC... provo a rispondere: primi di novembre e fine dicembre trattamento Timolo gel con temperatura mite, da 8/10° di notte e 10/18° di giorno...ultima visita metà gennaio...e poi dopo il 12 feb...un disastro...anzi il nulla solo miele... ma nn so se commestibile ha un odore di timolo...nn forte ma si sente.
ho pensato sciame giovane e regina anziana...perche chi me lo ha regalato secondo me è stato furbetto a discapito delle ns care api...
In questo caso la colpa credo sia da attribuire all'inadeguatezza del trattamento: il timolo, già meno efficace rispetto a qualche anno fa, ha bisogno di temperature al di sopra dei 15°C, come tutti gli evaporanti, d'altronde. Bisogna vedere quand'è stato fatto il trattamento precedente (estate?) e qual'è stata la sua efficacia. Per quanto riguarda il miele, se le famiglie erano essente da altre patologie si può usare come nutrimento per le api.