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AIUTO ARNIA VUOTA 
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Non e' che mi faresti avere la tua ricetta?
Maddmax

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04/02/2015, 0:06
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Dallas il tuo metodo di difesa dalla varroa è molto pratico ma sembra ignorare alcune “direttive” oramai consolidate. :?:
Con il TIT3 si tolgono i favi pieni di varroa entro il 24° giorno e si prosegue con questo metodo per un ciclo o poco più per non far disperdere energie inutilmente alle nostre api.
In aggiunta al TIT c’è, nel mio caso, il blocco di covata a luglio per un primo trattamento di AO e un secondo trattamento sempre con AO in assenza di covata ai primi di Novembre.
Il tutto è molto “macchinoso” e se aggiungiamo le nuove infestazioni in arrivo (Aethina tumida, vespa velutina) potremmo davvero essere in difficoltà nella gestione dei nostri alveari. :!:
Ben venga quindi un po’ di semplificazione.
Ma fammi capire tu inserisci da marzo a settembre un telaino da melario chiuso e quindi le api costruiscono un favo naturale nella parte sottostante e poi …… : potresti chiarire meglio?


04/02/2015, 11:00
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rosina ha scritto:
Con il TIT3 si tolgono i favi pieni di varroa entro il 24° giorno e si prosegue con questo metodo per un ciclo o poco più per non far disperdere energie inutilmente alle nostre api.

Ciao rosina, il metodo del TIT3 ideato da Campero, non è quello descritto da te, consiste nel prendere un normale telaio da nido, inserire una tavoletta in senso orizzontale per una lunghezza di 60 mm, dividere il restante spazio in tre parti uguali e ogni 7 giorni togliere a scalare un favetto composto da celle da fuci.
Questo serve sia come telaio indicatore che come trappola biomeccanica per la Varroa.
Ti consiglio di acquistare e leggere il libro di Michele Campero "Apicoltura logica e razionale" che io ho trovato sul sito della FAI che parla anche di questo, per quello che ne capisco io, mi è sembrato molto interessante!


04/02/2015, 12:21
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Scusa se mi sono espresso male ma il metodo che uso io è proprio quello ideato da Campero appunto il TIT3.
https://www.youtube.com/watch?v=e6YxE7lQM4M
Quello che non mi torna è il tuo metodo che sembra molto pratico e potrebbe interessarmi.... .
Me lo puoi descrivere maggiormente?
Grazie!


04/02/2015, 13:57
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rosina ha scritto:
Dallas il tuo metodo di difesa dalla varroa è molto pratico ma sembra ignorare alcune “direttive” oramai consolidate. :?:
Con il TIT3 si tolgono i favi pieni di varroa entro il 24° giorno e si prosegue con questo metodo per un ciclo o poco più per non far disperdere energie inutilmente alle nostre api.
In aggiunta al TIT c’è, nel mio caso, il blocco di covata a luglio per un primo trattamento di AO e un secondo trattamento sempre con AO in assenza di covata ai primi di Novembre.
Il tutto è molto “macchinoso” e se aggiungiamo le nuove infestazioni in arrivo (Aethina tumida, vespa velutina) potremmo davvero essere in difficoltà nella gestione dei nostri alveari. :!:
Ben venga quindi un po’ di semplificazione.
Ma fammi capire tu inserisci da marzo a settembre un telaino da melario chiuso e quindi le api costruiscono un favo naturale nella parte sottostante e poi …… : potresti chiarire meglio?

Ciao rosina, io penso che tu abbia assolutamente ragione. Saprai sicuramente che ognuno ha un proprio modo di lavorare e di condurre l'apiario, e sicuramente il mio non è il migliore. Effettivamente il TT andrebbe pulito entro il 24˚ giorno, però può capitare per maltempo o per mancanza di tempo causa lavoro, che se sfori il termine poi effettivamente fai un allevamento di varroa. Io pulisco il TT già dal 19˚ - 20˚ giorno, cioè rimuovo il favo naturale con covata maschile, meteo e lavoro permettendo. Cioè, penso io, sicuramente sbagliando, se la schifosa entra già dal 3˚ giorno, man mano che la regina depone le api opercolano, prima che sfarfalli pulisci. Perché aspettare proprio l'ultimo giorno? Sbaglio?


04/02/2015, 14:00
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Cita:
Uso da marzo a settembre mettere un telaino trappola ......

Sì anchh'io mi comporto cos'ì ma rispettando sempre il limite massimo dei 24gg ma quello che non capisco è perchè lasciare per un periodo cos'ì lungo il TT.
A mio parere si sfruttano troppo le poverine e si produce meno.
Ciao!


04/02/2015, 14:36
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rosina ha scritto:
Sì anchh'io mi comporto cos'ì ma rispettando sempre il limite massimo dei 24gg ma quello che non capisco è perchè lasciare per un periodo cos'ì lungo il TT.
A mio parere si sfruttano troppo le poverine e si produce meno.
Ciao!

Sicuramente, ma come dicevo, uno dovrebbe avere il tempo di andare ogni settimana in apiario a stappare il settore e a pulire quello già opercolato quando già a regime. E io non ce l'ho.
Tuttavia devo dire che non mi trovo male. Ma il metodo Campero è sempre il migliore.


04/02/2015, 14:53
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Cita:
……. uno dovrebbe avere il tempo di andare ogni settimana in apiario a stappare il settore e a pulire quello già opercolato quando già a regime. E io non ce l'ho.”


Certo il tempo è sempre tiranno ma nel periodo dell’inserimento del TIT inizia, perlomeno nelle famiglie più forti, la costruzione di nuove celle reali che come ben sai richiede costanti visite (ogni 4/5 gg) e quindi io mi organizzo per entrambe le “incombenze” ……
Tu come ti comporti per evitare o per lo meno ridurre sciamature?


09/02/2015, 10:18
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Scellare scellare scellare. Ecco, non è il fatto in sé di trovare il tempo di andare in apiario, ma per me il problema maggiore è la cadenza settimanale improrogabile. Per il resto mi organizzo come posso, arnie da 12, cerei nuovi, tolgo il cassettino a primavera, mi sono creato una linea poco sciamatoria negli anni, poi se mi sciamano lo stesso pazienza. Non sono pro, sono in hobbista. Ciao ;)


09/02/2015, 10:40
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Anch'io mi comporto cos'ì :
http://www.forumdiagraria.org/tecniche-apistiche-f100/un-consiglio-riguardante-la-sciamatura-t63562.html
..... ma cmq lo split naturale è sempre in aguato.


09/02/2015, 11:19
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