Piano coi complimenti a Gerr! Non dimentichiamo che alleva i suoi pulcini con metodiche Spartane e si è rifiutato di mettere una lampada ai suoi pulcini:lol:
Michè, che ci fai da 'ste parti, ma non sei diventato filoroditore?
Scherzi a parte, comprendo perfettamente il post di ciccio86 e ne condivido e rispetto la logica. C'è un piccolo "però", qualcosina da obiettare o aggiungere, relativamente a chi tiene gli animali in batteria o ancora di più produce carne di cavallo o vacca, coniglio eccetera da macello.
Personalmente mi sono più volte chiesto cosa spinge a lavorare in questo modo. Rispetto il lavoro, le esigenze del mercato (per quanto sia convinto che le esigenze le creiamo noi e potremmo cambiarle) e comprendo che ci si debba adeguare quando si parla di necessità di mantenere se stessi e la propria famiglia. Rispetto quindi anche le persone che lo fanno, ma non riesco a pensare che siano persone che amano i loro animali. E' un ragionamento che non mi torna: se io amo un animale, come posso impiantare un'azienda nella quale, per qualsiasi motivo, questo animale non vive in condizioni ottimali?
Non si tratta di allevare come cani i polli, si tratta di tenere gli animali come natura comanda. Che è la prima cosa che cerca di fare chiunque ami un animale. Capito come? Se amo i cavalli non metto in piedi una macelleria equina, ma penserò a un maneggio o allevamento da sella ecc, ma mai più mi metterò a produrre TPR da macello o simile. Se non si vive, pazienza, andrò a lavorare da qualche altra parte. Idem per gli altri animali. Un distinguo si può fare per coloro che allevano per qualificare un animale e, dalla nascita alla macellazione gli offrono la qualità di vita che merita. Intuisco cioè più facilmente la passione in un produttore di galline o conigli biologici, ad esempio, seppur da macello. Così come comprendo perfettamente gli allevatori di cavalli che comunque per vari motivi si trovano nella necessità di macellare alcuni dei loro soggetti. Negli altri casi non riesco a vederla, al massimo trovo qualcosa che posso chiamare competenza, interesse, professionalità, onestà, ma non amore per l'animale.
Chiaro che questo è un discorso generale e invece, nello specifico, abbiamo anche nette differenze. Come nel caso di Ciccio: un conto è sbattere le proprie ovaiole in gabbie 20X20 a distruggersi l'ovidotto in un anno di vita, altro è sistemarle in gabbie più ampie senza tagliare loro il becco o somministrare tranquillanti e botte di antibiotici a causa del sovraffollamento e delle patologie che ne derivano.