Alcuni consigli su come tenere le anatre

Sa Lolla, riporto anche qui la risposta che avevo dato nel topic che hai aperto ex novo pari argomento:

in un angolo della tettoia alta, fai un ricovero non grande, una tettoia di 150 cm di larghezza e più o meno 1 metro di altezza, dentro il quale metti della paglia. In genere le anatre non hanno biosogno di ricoveri, viaggiano libere giorno e notte. La paglia può servire a proteggerle alcuni giorni in caso di inverni lunghi e nevosi (non credo sia il tuo caso).
Nonostante questo vedrai che le tue anatre non vi trascorreranno la notte, piuttosto faranno il nido, deporranno uova e coveranno.
osserva e facci sapere

DALMONTE, hai fatto un bel lavoro! A mio parere le dimensioni sono un po' piccole per otto germani, te che sei capace e hai tanto spazio puoi permetterti un laghetto più grande. Complimenti!

massimiliano82 ti suggerisco di rimboccare l'acqua quando non la cambi del tutto in modo che sia sempre a livello. Il problema non è degli adulti che riescono sempre ad uscire ma eventualmente dei piccoli che se non ce la fanno, dopo un po' muoiono. Però sperimenta, magari sei più tranquillo con un sasso in prossimità del bordo all'interno della tinozza.

Ho bisogno di aiuto, sono in uno stato di prostrazione perché temo di aver fatto morire di fame il mio germano di due anni e mezzo. Lo avevo soccorso pulcino, quando probabilmente aveva smarrito la nidiata ed era finito nel mio cortile. Gli ho dato da mangiare per l'ultima volta il mattino di lunedi( un bicchiere di mangime ). Dopodiché non ho potuto tornare da lui per due giorni. Il secondo giorno mio padre gli ha dato un grosso lombrico trovato sotto un vaso. Il mattino di giovedì quando sono tornata l'ho trovato morto nel suo capanno. Aveva acqua in abbondanza nella bacinella dove faceva il bagno, ma essendo chiuso in un recinto non aveva la possibilità di procurarsi cibo. Queste condizioni possono aver procurato la sua morte? Grazie!

Onda ha scritto:Ho bisogno di aiuto, sono in uno stato di prostrazione perché temo di aver fatto morire di fame il mio germano di due anni e mezzo. Lo avevo soccorso pulcino, quando probabilmente aveva smarrito la nidiata ed era finito nel mio cortile. Gli ho dato da mangiare per l'ultima volta il mattino di lunedi( un bicchiere di mangime ). Dopodiché non ho potuto tornare da lui per due giorni. Il secondo giorno mio padre gli ha dato un grosso lombrico trovato sotto un vaso. Il mattino di giovedì quando sono tornata l'ho trovato morto nel suo capanno. Aveva acqua in abbondanza nella bacinella dove faceva il bagno, ma essendo chiuso in un recinto non aveva la possibilità di procurarsi cibo. Queste condizioni possono aver procurato la sua morte? Grazie!

non ho mai lasciato i miei animali senza cibo per due giorni quindi non ho nessuna esperienza diretta...non credo pero' che due giorni senza cibo provochino la morte dell'animale...probabilmente e' morto per qualche altro motivo...ma il problema e' secondo me un altro..ma come cavolo si fa a lasciare i propri animali a digiuno per due giorni??? l'ho già ripetuto in diversi post, se non avete la possibilita' di allevare al meglio i vostri animali, fate a meno di tenerli...scusate se mi arrabbio ma davvero certe cose mi urtano

Grazie di avermi risposto. Lo so, ho fatto una cosa terribile e me ne dispiace tantissimo. La mia angoscia rimane, così come il dubbio di aver almeno contribuito alla sua morte. La tua arrabbiatura e' la stessa che ho con me stessa ed è più che motivata. Allevare il germano e' stata una scelta dettata dal desiderio di soccorrerlo quando l'ho trovato pulcino, non lo avrei fatto per altri motivi proprio perché non me ne sarei sentita all'altezza. Divenuto grande ho poi avuto paura di liberarlo in natura, temendo che non sapesse sopravvivere. Il recinto e' stato anch'esso dettato dal timore che potesse venire aggredito nel mio orto da qualcuno dei numerosi animali predatori che popolano i boschi vicini e di cui ho trovato le fatte nel mio cortile ( faine). Grazie ancora della gentilezza di avermi risposto.

Onda ha scritto:Grazie di avermi risposto. Lo so, ho fatto una cosa terribile e me ne dispiace tantissimo. La mia angoscia rimane, così come il dubbio di aver almeno contribuito alla sua morte. La tua arrabbiatura e' la stessa che ho con me stessa ed è più che motivata. Allevare il germano e' stata una scelta dettata dal desiderio di soccorrerlo quando l'ho trovato pulcino, non lo avrei fatto per altri motivi proprio perché non me ne sarei sentita all'altezza. Divenuto grande ho poi avuto paura di liberarlo in natura, temendo che non sapesse sopravvivere. Il recinto e' stato anch'esso dettato dal timore che potesse venire aggredito nel mio orto da qualcuno dei numerosi animali predatori che popolano i boschi vicini e di cui ho trovato le fatte nel mio cortile ( faine). Grazie ancora della gentilezza di avermi risposto.

ok dai perdonata (il fatto che tu abbia fatto cosi tanto per salvare un anatra significa che ci ti tieni agli animali e qualche errore ti e' permesso )... ti ripeto che secondo me, se sono stati ''solo due giorni'' e la tua anatra ormai e' adulta, la sua morte non e' da imputare alla mancanza di cibo..forse e' morta per qualche altro motivo e casualmente e' successo proprio in quei due giorni.. mi dispiace per te e per lei.. nel mio precedente post non volevo dire che non ami gli animali ma che dobbiamo stare attenti ed accudirli al meglio..comprati un altra anatra (magari due) e riprova..ciao

Le tue parole mi sono di conforto, vista la tua esperienza. Il germano sì, era adulto e i giorni di digiuno a cui l'ho sottoposto due (salvo il lombrico che mio padre gli ha dato il secondo giorno). Non potrò mai sapere con certezza la mia responsabilità, ma ti ringrazio del tuo parere indulgente.
Il mio rammarico è quello di non averlo liberato quest'estate come avevo progettato (abito vicino il parco fluviale del Po e avevo pensato di portarlo in una zona aquitrinosa lungo le sponde del fiume popolatissima di germani): avevo letto che si riabituano facilemente alla vita selvatica, ma quando alla fine si è trattato di decidere ho avuto paura di esporlo alla morte. Non è stato facile scegliere per lui la cosa migliore in questi anni.
All'inizio avevo pensato anche di lasciarlo libero nell'orto, ma ho rinunciato a causa di due problemi: la presenza di una strada provinciale accanto a casa mia (quando ha fatto il primo volo è atterrato proprio sulla strada, rischiando di morire sotto un'auto - è zampettato poi da solo fino a casa) e la presenza di animali predatori nella zona (lasciarlo libero nell'orto con le ali tagliate significava non dargli la possibilità di fuggire nel caso fosse stato cacciato per esempio da una faina). Così ho optato per un recinto coperto.
Speravo potesse sopravvivere di più, ma forse l'eccessiva cattività ha contribuito a indebolirlo. Mi rimane comunque l'esperienza unica (e che fin d'ora considero irripetibile per le condizioni in cui si è verificata) di un animale straordinario, intelligentissimo e dolce.
Grazie ancora per la disponibilità.

Ecco un'immagine di me col mio piccolo amico!

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molto dolce la tua fotografia.. bella davvero.
conserva nel tempo l'esperienza avuta con quest'anatra, vera ricchezza. Se ti capita un'altra volta, riportala subito da dove pensi possa essere venuta, è l'unico modo per restituire qualcuno al suo destino, soprattutto un selvatico.
Neanche io penso possa essere morta di fame in due giorni ma forse anche la solitudine non l'ha aiutata. chissà..

Con l'occasione tengo a dare una indicazione dettata dalla mia esperienza:
quest'anno ho avuto modo di osservare le mie anatre -sei femmine e 1 maschio- lasciate libere in un ampissimo spazio. Poichè non le conducevo più in un recinto per trascorrere la notte ma le lasciavo sempre libere, si sono velocemente inselvatichite, hanno fatto nidi nascosti nei cespugli dove meglio si sentivano ispirate e lì hanno covato.
La cova non assistita e non protetta si è rivelata disastrosa. Non entro in particolari e arrivo al dunque: mi son trovata anatroccoli di 1 giorno lontani anche 20-30 metri dalla madre ancora in cova. Una volta mio marito tagliava l'erba con un trattore e fu un caso che a pochi metri da lui, mi accorsi di questo minuscolo essere urlante e disorientato. Non so perchè i piccoli di anatra di poche ore di vita si allontanino tanto, forse in cerca di acqua e cibo, di sicuro seguono un istinto che però potrebbe portarli alla morte perchè spesso non ritrovano la strada del nido.
Questo per dire che se vi capita di trovare un piccolo di anatra che non vi interessa adottare, CERCATE LA MADRE che non può essere lontana. Cercate con attenzione e pazienza perchè le anatre fanno nidi mimetici e loro stesse a volte si ricoprono di rametti, foglie e altro per meglio nascondersi nella natura. Allontanatevi da dove avete trovato il piccolo e fate un percorso circolare esplorando tutta la zona. Se l'anatroccolo strilla, la madre risponde, quindi attenzione anche ai richiami.

A me questa faccenda è accaduta ben tre volte e il prossimo anno, se ancora sarà.... cova assistita e nidi blindati!

Grazie Piccolamiss, spero davvero che la morte del mio germano non sia stata procurata dalla mancanza di cibo. Grazie della comprensione, e' difficile trovarne nella comunità umana per fatti di questo tipo. Pur relativizzando la morte di un animale, il dolore per la loro perdita e' profondo: può capirlo chi li ama.

quest'oggi ho comprato due piccole '' anatre'' solo che non avendone mai avuta una io non conosco la differenza fra anatra e papera qualcuno può spiegarmelo?