buongiorno , scusate se da profano mi introduco nel vostro forum è un pò che manco ma penso di rimediare . datemi un pò di tempo però
. se scrivo sciocchezze portate pazienza
la mia realtà è molto diversa da quella che trovo qua e molto più lontana .
Io vorrei allevare polli in Kenya .
Oltre alle solite granaglie ho a disposizione praticamente a costo zero , baccelli , semi ,foglie , di Moringa Oleifera .
Vorrei sapere da voi fino a quanto e come posso integrare la normale alimentazione delle galline con queste parti della pianta e ovviamente ridurre la razione giornaliera pro capite di circa 130 gr di granaglie .
vi giro il link dove potrete valutare le proprietà alimentari della moringa (nel caso non la conosceste ) e poi qui sotto vi faccio un piccolo riepilogo veloce delle sue proprietà :
http://www.estrattivegetalidsa.it/energie/moringa.htmIl seme di Moringa contiene circa il 35% di olio. È un olio di altissima qualità, poco viscoso e dolce, con un 73% di acido oleico, di qualità pertanto simile all'olio di oliva.
Tavola comparativa del contenuto nutritivo delle foglie di Moringa oleifera con altri alimenti per ogni 100 grammi di parte commestibile
Vitamina A (mg) Moringa: 1130 - Carote: 315
Vitamina C (mg) Moringa: 220 - Arance: 30
Calcio (mg) Moringa: 440 - Latte di vacca: 120
Potassio (mg) Moringa: 259 - Banane: 88
Proteine (mg) Moringa: 6700 - Latte di vacca: 3200
(Fonte: C. Gopalan et al. (1994), Nutritive Value of Indian Foods, Istituto Nazionale di Nutrizione, India.)
La Moringa oleifera possiede qualità nutrizionali ottime ed è considerata come uno dei migliori vegetali perenni.
Le foglie di Moringa hanno una percentuale superiore al 25% di proteine, quanto le uova, o il doppio del latte; quattro volte la quantità di vitamina A delle carote, quattro volte la quantità di calcio del latte, sette volte la quantità di vitamina C delle arance, tre volte più potassio che le banane, quantità significative di ferro, fosforo ed altri elementi. Difficilmente può trovarsi un alimento più completo. Inoltre il sapore è gradevole e si possono consumare fresche o preparate di differenti maniere. La moringa oleifera è detta anche “Pianta Miracolosa”. I frutti verdi, i semi ed anche le radici sono commestibili.
Parti commestibili e forme di preparazione:
Frutti, o Guaine Verdi, immaturi: Si consumano lessi. Hanno il sapore dei fagiolini o dei fagioli.
Semi dei baccelli maturi: sommergere in acqua bollendo, con un po' di sale, per alcuni minuti. Si apre la guaina e si estraggono già i semi pronti per mangiare. Il sapore è simile a quello dei ceci. Possono essere consumati anche tostati, e sono molto nutritivi.
Foglie tenere: Si preparano bollite allo stesso modo, servono anche per minestroni ed altri piatti vari. Crude si consumano in insalate. Il sapore è leggermente piccante, una via di mezzo tra il crescione ed il ravanello.
Radici: Le radici degli alberi molto giovani, praticamente in semenzaio, di poco più di un palmo di altezza, sono tuberose, con una radice principale molto grossa, a modo di piccola carota, il sapore è piccante, somigliante a quello dei ravanelli.
Fiori: Anche commestibili in insalata.
Non è solo importante tenere in conto il valore della moringa come alimento, ma anche il fatto che può essere uno dei pochi vegetali disponibili durante i periodi siccitosi.
È assolutamente di grande rilievo il fatto che il contenuto proteico delle parti della pianta è completo, (corredo equilibrato in tutta la gamma degli aminoacidi, anche quelli pregiati) questo fatto è pressoché unico tra i vegetali; di certo, anche per le quantità in gioco, si può definire l'unica pianta esistente (ad oggi nota) con tali caratteristiche.
Estratti gli oli dai semi, la pasta residua contiene il 60% di proteine pregiate; questa è una quantità enorme se si considera che il residuo dell'analogo trattamento della soia (prodotto di discreta qualità proteica vegetale) produce dal 30 al 35% di proteine.
Le proteine della pasta residua sono eccellenti per l'alimentazione umana.
Se le foglie sono usate come foraggio assieme alla pasta, residua alla estrazione dell'olio, costituiscono un vigoroso ricostituente alimentare per gli animali erbivori, inducendo un vistoso miglioramento delle condizioni vitali; sono un eccellente supporto post-parto per le vacche che reggono egregiamente elevate produzioni di latte, e per la crescita dei vitelli. La definizione di “animali erbivori” si deve intendere in senso lato dato che le foglie sono fortemente appetite da tutti gli erbivori, anche da pesci erbivori come le carpe che ne sono ghiottissime.
cosa ne pensate diutilizzare come granaglia anche il sorgo e la saggina o il miglio e il panigo ?
grazie mille a tutti , pier giorgio