Salve a tutti, apro questo post per condividere con voi alcune informazioni sulle fonti di calcio che ho avuto modo di usare negli anni per l’alimentazione dei nostri animali e soprattutto come le ho utilizzate sulla scorta dei preziosi consigli di tanti amici tecnici e veterinari. Spero di fare cosa utile perchè credo che per tanti, come lo è stato per me, non risulta sempre facile trovare alcuni ingredienti, in questo caso la famigerata “farina di gusci d’ostrica” (praticamente introvabile nei consorzi della provincia di Lecce!).
-Ossi di seppia: sono di facilissima reperibilità e soprattutto GRATIS, basta andare a chiedere alla pescheria di fiducia di metterceli da parte! Sono facilmente sfarinabili (e quindi assimilabili), unica accortezza è fare attenzione all’aspetto microbiologico dovuto ai residui organici per cui vanno lavati accuratamente e bolliti per scarnificarli completamente. Quando li usavo non ho notato alcuna pigmentazione dei gusci delle uova -Sabbia di mare: mi riferisco chiaramente a quelle sabbie fortemente composte da gusci tritati. Purtroppo, si sa, il mare mediterraneo non brilla per purezza delle acque e molti inquinanti di natura chimica potrebbero essere presenti nel sedimento sabbioso per cui il prelievo dovrebbe essere fatto lontano dalla riva e non dalla strato superficiale, ma scendendo almeno 30 cm. Anche per questa fonte di calcio è bene effettuare un bel lavaggio e successiva bollitura per affrancarci dal rischio parassitario. Attenzione che in molte località balneari E’ VIETATO prelevare la sabbia (Giustamente, aggiungo!) -Gres: è una farina di polvere di marmo e argilla utilizzato per le stuccature. Si può utilizzare così com’è facendo attenzione che sia 100% minerale e non contenga additivi chimici, purtroppo dalle mie parti non se ne trova più con questa composizione motivo per cui non la uso più -Farina di rocce calcaree: attualmente è quella che uso sia per motivi economici ma soprattutto di tempo! Dalle mie parti i conci di tufo sono utilizzatissimi in edilizia e di facile reperibiiltà. Un singolo concio pesa 20-25 kg e costa 3 euro, lo rompo in pezzi di 4-5 cm di diametro e lo butto direttamente nel mulino a martelli che non ha problemi a macinarlo. Sulle uova a guscio scuro ho notato che può dare pigmentazione se non si tritura per bene.
Aspetto i vostri commenti ed esperienze. Saluti. Andrea
riguardo alla sabbia usata nel mondo edile? sai qualcosa a livello di utilizzo come fonte di calcio? per esempio da mischiare alla terra dove fanno i "bagni di terra" in modo da farglielo ingerire vedendola e all'occorrenza?
giammy91 ha scritto:riguardo alla sabbia usata nel mondo edile? sai qualcosa a livello di utilizzo come fonte di calcio? per esempio da mischiare alla terra dove fanno i "bagni di terra" in modo da farglielo ingerire vedendola e all'occorrenza?
Ciao, per sabbia intendi quel pietrisco fine utilizzato insieme al cemento? Se ti riferisci a quello credo che possa andare bene come bagno e magari qualche pietrolina la mangiano anche ma solo come coadiuvante meccanico alla digestione, non credo possa andare bene come elemento da utilizzare nella composizione della razione perchè credo che quel tipo di pietra sia di composizione silicea e quindi scarsamente assimilabile. Se qualcuno ha info più dettagliate...benvengano! Saluti. Andrea
Salve, vorrei sapere per la pietra di tufo, intendi quella a forma cubica gialla? Poi vorrei capire se devo macinarlo e metterlo insieme al normale mangime o separato? Ti ringrazio anticipatamente per la risposta, Distinti saluti
Romeo2012 ha scritto:Salve, vorrei sapere per la pietra di tufo, intendi quella a forma cubica gialla? Poi vorrei capire se devo macinarlo e metterlo insieme al normale mangime o separato? Ti ringrazio anticipatamente per la risposta, Distinti saluti
Mi riferisco ai classichi conci di pietra calcarea, molto porosi e che spesso presentano fossili di conchiglie, dalle mie parti sono di un colore bianco sporco. Io le mischio insieme al mangime di mia produzione. saluti. Andrea
Vi dirò un'altra cosa che forse non sapete, anche il calcare che si forma nei tubi dei nostri lavandini è composto da carbonato di calcio, che si accumula man mano che l'acqua lo rilascia (perchè in principio è contenuto nell'acqua ed è il cosiddetto ''residuo fisso'')..