enricomattiuzzo ha scritto:Anche io sono sempre alla ricerca della dose perfetta per le mie ovaiole.
Caro Enrico non credo esista la ricetta perfetta valida indistintamente per tutti!
Troppe le variabili: tipo di galline, età, condizioni climatiche, condizioni ambientali, di salute...
Se hai avuto modo di leggere i tanti post sull'argomento, di sicuro ti sei fatto un'idea di base
di cosa è meglio o meno dare e fare per ottenere determinati risultati.
E purtuttavia anche seguendo alla lettera i tanti consigli, stai sicuro che quasi mai si rimane soddisfatti (poche uova, poca carne in tempi brevi, galline che sembrano malaticcie...).
Quindi è facile capire che tutto alla fine dipende da Te, dalla tua esperienza diretta con le galline che ti ritrovi, sperimentando (sempre tenedo conto delle premesse) e tastando con mano i risultati.
Certo, uno potrebbe dare SOLO mangime specifico completo, magari intengrando con un po' di sano razzolamento e finiscono tutti i nostri patemi d'animo ma, ti chiedo, dove sarebbe tutto il bello del gioco? Anche se poi è tutt'altro che un gioco visto che si parla della salute delle tanto care galline in primis e della nostra di riflesso.
Tornando alla tua richiesta, il mais è un ottimo alimento (meglio se franto) ma quando dici:
enricomattiuzzo ha scritto:Io al momento do una parte di mais spezzettato, una parte di misto cereali e una parte di mangime per ovaiole.
lo stai somministrando non una ma ben 3 volte (perchè ovviamente te lo ritrovi pure nel misto e nel mangime)!
Forse un po troppo visto che lo scopo è la produzione di uova e non l'ingrasso.
Magari, come consigliato tante volte, puoi aggiungere un po di avena (soprattutto ora che viene l'inverno), erba e verdure nella rastrelliera quando rinchiuse e del pascolo (anche solo poche ore nel pomeriggio sono meglio di niente) e se vuoi gli scarti della cucina sono pur essi ottimi (purchè non vi siano residui di carne di pollo
).
Molto spesso si è parlato dela somministrazione di semi germinati: dicono un vero e proprio toccasana ma personalmente ancora non ho mai provato (il tempo tiranno...).
Pisello proteico, fava, favino, farina di soia ad esempio, possono entrare tranquillamente nella dieta e nella preparazione di una razione in caso si decida di fare a meno del mangime specifico, o di ridurlo drasticamente, ma se non si è ferrati in materia si rischia di eccedere magari in determinati elementi a scapito di altri (troppe proteine, troppi carboidrati o fibre, ecc.), causando a medio e lungo termine squilibri alimentari pericolosi per la salute degli animali, soprattutto per quelli che non hanno possibilità di autoregolarsi con un sano razzolamento magari in ampi pascoli.
Per il resto, buon lavoro.