Spero di aver individuto la giusta sezione del forum dove postare questa richiesta di aiuto/supporto/consigli. Ho appena letto il post sulle motivazioni per le quali non si forniscono responsi veterinari o indicazioni di farmaci e sono pienamente d'accordo e lo rispetto. Provo comunque a esporre il caso problematico di una gallina rossa ovaiola che si trova in campagna dai miei genitori... giusto se vi sono spiegazioni o consigli che qualcuno possa o si senta di dare in questo spazio.
Ecco il caso.
Questa gallina (di quelle rossastre ovaiole) è arrivata nella casa di campagna dei miei sfuggendo al ricambio del pollame periodico da un allevamento vicino e i miei se ne sono presi cura. Nel luglio di quest'anno saranno 2 anni che è con loro, protetta e libera di girare in uno spazio ampissimo con molto foraggio spontaneo a disposizione e cibo preparato da mia madre, oltre che mangime apposito in granaglie. La gallina nel giro di 2-3 mesi da quando era scappata (era ridotta veramente male, spelacchiata, con metà delle penne, piena di parassiti strani e con la cresta tutta bassa, e ovviamente non faceva uova) si era ripresa alla grande e ha cominciato a fare uova quotidianamente. Alla fine dell'autunno scorso, prima di fine anno, dopo un periodo in cui aveva diradato parecchio le uova, mia madre ha trovato un suo uovo 'mollo', praticamente col guscio leggero leggero, morbido insomma, non calcificato. Quindi per tutto l'inverno non ha fatto più uova e ogni tanto stava anche proprio male, debole, mangiava poco, stava tutta mesta e accovacciata. A metà aprile di quest'anno ha avuto una grossa crisi e allora da un consulto veterinario per telefono e in amicizia (i miei non sono favorevoli purtroppo a spendere in un consulto veterinario vero e proprio) le abbiamo somministrato via orale (una fatica io e mia madre!) quella polvere gialla sciolta in acqua che si dà per risolvere le coccidosi (non mangiava più e faceva le feci lente, bianco-gialle e acquose). Premetto che prima di avere quella grossa crisi la cocca aveva cantato per un paio di giorni, come ai bei tempi in cui faceva l'uovo, e si era messa a tentare di covare nel suo ripostiglio senza posa, ma senza riuscirci. Comunque dopo 6 giorni di cura somministrata nel becco con la siringhetta senz'ago, lei si è ripresa bene (già al secondo-terzo giorno aveva ripreso vigore e a mangiare un pò, e le feci erano molto migliorate). Quindi dopo poche settimane stava da dio e a metà maggio ha riattaccato con un paio di giorni di grandi cantate e tentativi di cova, senza però successo. Dopodichè ha cominciato di nuovo a stare male male, feci acquose, niente mangiare nè bere, e faceva anche fatica a respirare da quel che si vedeva. Stavolta abbiamo riprovato a farle la cura ma solo un giorno, era infatti troppo debole anche solo per tenerla ferma e sottoporla a quella tortura della medicina nel becco. In buona sostanza, alla fine, dopo una settimana di acciacchi e molte preoccupazioni, si sta riprendendo da sola. Ha ricominciato a bere l'acqua che trova in giro (non sembra interessata alla sua ciotola con acqua fresca), mangia volentieri erba, foraggio e insetti che si rimedia da sola girando attorno a casa; pane secco o pane ammollato con formaggio, e ha ripreso a fare anche dei versetti più entusiastici. Le feci sono ancora un pò liquide e non ne vuole sapere di toccare i suoi semi (la graniglia mista), ma le ho recuperato nel frattempo sia il grit (conchigliette sminuzzate in un preparato pronto) e l'osso di seppia (quello che si da agli uccellini). Un pò per fortuna ogni tanto queste cose le becchetta. Ora, la preoccupazione è che, se si riprende bene (speriamo, povera dada!!) magari fra un altro paio di settimane tenterà di nuovo di fare l'uovo, ma se non riesce a calcificarlo e quindi ad espellerlo fuori e le si rompe per gli sforzi un'altra volta dentro, ce la farà a riprendersi ancora? pensate che abbia preso un qualche virus particolare che le causa tutta questa problematica o è effettivamente il passaggio alla menopausa? c'è qualche rimedio/consiglio che si può seguire per prevenire il problema o comunque aiutarla?
mi scuso per il papiro infinito ma spero che così qualcuno possa darmi una mano ad aiutarla.
grazie infinite per questo spazio!
Lorenza

Ciao, purtroppo le galline ovaiole sono ibridi, con tempi di produzione delle uova limitato, sono create appunto
per fare tante uova, ma non vivono molto rispetto a galline di razza, altra cosa è che purtroppo potrebbero avere
problemi come quelli che tu rscontri a fine carriera...

ci sono un pò di cose che secondo me andrebbero chiarite....
1-perchè dici che la causa dei malesseri della tua gallina è il fatto che cerchi di fare l'uovo? se hai sentito un veterinario e ti ha consiggliato un farmaco per la coccidiosi mi pare ovvio che la causa sia la coccidiosi non l'uovo.
2-il farmaco non dovevi darlo forzatamente con una siringa ma piu semplicemente lo mettevi nella sua ciotola dove ha l'acqua ...è bene inoltre che intanto che la gallina non sta bene la tieni chiusa in piccolo pollaio o una gabbia (anche per non trasmettere malattie ad altre galline ... se ce ne sono )
3- cerca di fare bere la tua gallina solo dalla sua ciotola (togli tutti gli altri recipienti da cui beve ) , l'acqua deve essere fresca ed è meglio se la addizioni con 1 cucchiaio di aceto ogni litro d'acqua proprio per prevenire la coccidiosi.
4- alimentazione, usa un mangime per galline ovaiole o comunque un mangime completo....se usi un misto polli o un misto granaglie non è una alimetazione corretta ma è un'alimentazione molto carente.
5- una gallina depone per 2/3 anni poi diciamo che ha sparato tutte le "cartucce" non ha un bacino infinito da cui attingere uova... per di piu gli ibridi commerciali sono selezionati per deporre moltissimo nei primi due cicli produttivi ... questo per dirti non ti aspettare grandi numeri di uova in futuro quella gallina ha sicuramente già dato.