Visto che sono stato incoronato "esperto del settore", mi permetto di fare un po' il professore
! (semplificando al massimo)
I cereali rappresentano la matrice energetica di ogni mangime e tale energia è quella che viene utilizzata dall'animale per scaldarsi, fare sforzo muscolare, riprodursi ecc... insomma è la benzina del vivere.
Il parametro da tenere in considerazione nel discorso cereali è la quantità di amido che contengono perchè è questa componente che una volta "elaborata" in zuccheri dalla digestione diviene la nostra energia.
La modalità digestiva del coniglio è molto complicata e permette di recuperare molti elementi nutritivi attraverso una doppia digestione (la cosiddetta ciecotrofia) per questa peculiarità fisiologica necessita di un contenuto ottimale di fibre a scapito di un eccesso di amido.
Infatti l'amido se presente in quantità eccessiva rimane indigerito nelle feci e rappresenta un ottimo "terreno di coltura" per i coccidi ma sorattutto durante la complessa digestione può creare gravi fenomeni di fermentazione intestinale. Aggiungo, infine, che essendo il coniglio un erbivoro, se viene alimentato con cibo molto calorico accumula facilmente del grasso nella carcassa e questo a scapito della qualità della carne ed anche della capacità di accoppiamento/gravidanza se si tratta di un riproduttore.
Detta tutta questa pappardella e considerato che in letteratura specializzata si consiglia di non superare il rapporto di 1/3 tra amido/fibra, io direi di evitare il mais che è il cereale più carico di amido, e di usare con molta parsimonia la soia (soprattutto se integrale).
Ti posso dare 2 ricette che io uso da tanti anni e non mi hanno dato mai problemi (faccio il copia e incolla da altri post).
RICETTA 1:
2/4 di avena
1/4 di pellet di erba medica (quello che si usa per i cavalli)
1/4 di pisello proteico ad uso zootecnico
RICETTA 2:
3/5 di avena
2/5 di crusca (non cruschello!)
Queste ricette sono da utilizzare come integrazione (40-50 gr./giorno) ad un'alimentazione vegetale per dare una piccola spinta alla crescita o nei momenti di maggior bisogno (la prima è un po' più carica di proteine e va benissimo per i periodi più intensi come gravidanza e allattamento) mentre raddoppiando le dosi possono essere usate come mangime di mantenimento/finissaggio in un'alimentazione senza verde (
).
Aggiungo, se ti può interessare, che le fave tendono a scurire la carne e il mais ingiallisce il grasso (...anche l'occhio vuole la sua parte!).