marcello86 ha scritto:
...ultima cosa mi conviene coprirlo con il telo adatto per proteggerlo dal freddo?...
Il limone lunario si chiama così perché fiorisce "sotto tutte le lune", ovverosia in tutti i mesi dell'anno e in Sicilia, pure in zona costiera, vivrà benissimo in inverno là dove è piantumato e senz'altro ti regalerà belle fioriture.
Per quanto riguarda la minatrice, stante che la pianta è relativamente giovane e non molto sviluppata, a mio parere sarebbe opportuna una difesa (nei disciplinari di difesa integrata è ammessa per piante fino a 4 anni).
Sono possibili varie strategie e sono state fatte a suo tempo parecchie prove di lotta (in particolare su piante in vivaio), tenendo però presente che la farfallina sverna come crisalide entro le mine, che è presente in pratica da aprile a novembre riuscendo a svolgere anche una decina di generazioni all'anno (l'adulto emerge quando la temperatura notturna raggiunge 12,1 °C, più esattamente con 206 gradi-giorno), che le infestazioni maggiori si verificano verso maggio/giugno e a fine estate.
La lotta chimica mediante impiego per via radicale di imidacloprid (o thiametoxam) è il sistema che sperimentalmente ha fornito i migliori risultati, tuttavia su un limone quattro stagioni non mi pare consigliabile a motivo tra l'altro della lunga emivita di questi neonicotinoidi (una sola applicazione di imidacloprid protegge per più di tre mesi). In alternativa, sempre sul chimico, si può intervenire alla comparsa delle prime mine con emamectina benzoato con aggiunta di bagnante oppure olio bianco narrow range (l'uso del solo olio, testato sperimentalmente in condizioni di laboratorio, ha fornito un valore di mortalità delle larve pari al 37%; l'emamectina benzoato ha un intervallo di sicurezza su agrumi di 7 gg). In generale il ricorso a insetticidi va comunque limitato a causa dell'insorgenza di resistenza negli insetti.
L'impiego di azadiractina (insetticida biologico) irrorata sul fogliame nei periodi di maggior criticità fornisce una protezione sufficiente anche se non paragonabile a quella dei neonicotinoidi. In alternativa, rimanendo sul biologico, si può ricorrere al
B. thuringiensis var.
kustaki ripetendo i trattamenti ogni 20 gg da maggio/giugno fino a settembre.