ciao.
per ora non mostra segno di sofferenza , mi pare solo un pochino ferma, tira molta acqua per via dei tanti frutti, la bagno una volta a settimana visto anche il diametro del vaso abbastanza grande. aumenterò il soleggiamento che mi pare non molto attualmente, poi con il salire delle temperature lo rimetterò a 3 quarti di ombra come adesso.


non sapevo che fossero cosi costosi i frutti del calamondino, mio nipote ne ha usati una decina per giocare a fare il cuoco.

cercherò la ricetta su internet , se la trovo tento l'esperimento.

oggi ho svasato un arancio canaliculata che ho acquistato da 2/3 settimane.
avrò dato acqua al massimo 3 volte a terriccio secco, la pianta è in vegetazione e sta fiorendo ma le radici esterne erano marroncino a differenza delle altre piante, ciaculli , cedro della cina e chinotto che erano belle bianche.
mi viene il dubbio che alcune volte prendi delle piante che sono già compromesse, poi pensi di aver fatto chissa che ed invece il danno è antecedente.

non significa che abbia problemi

passare da un vaso da 20 litri ad uno di 50/55 è normale?
oggi ho avuto una discussione in proposito.
mi hanno portato il paragone della pianta che togli dal vaso 25/30 e metti in terra.
penso che in terra le condizione siano diverse che nel vaso, inoltre il vaso è un ambiente ristretto, tutto concentrato , si deve tener conto anche per la concimazione in base al pane di terra originale e non al litraggio attuale oltre alla annaffiature.
personalmente con vasi troppo grandi ho avuto problemi con qualsiasi pianta.
2 clematidi una in terra ed una in vaso molto grande , quella in terra perfetta, quella in vaso problemi alle radici per via dell'umidità stagnante.
penso che valga sempre la regola di aumentare la misura solo di poco.
oppure sbaglio?

mhanrubalamotho era lo stesso ragionamento che feci anche io con oracolo, forse qualcosa l'avrò sbagliata pure io, ma io volevo simulare nel vaso le condizioni del terreno..
mi è andata male forse anche perchè avevo ancora le radici dell'alberello attaccate alla sabbia ed alla ghiaia e quindi ha radicato veramente poco...
ho rinvasato come mi disse oracolo, in un vaso un pò più grande..penso sia il metodo migliore per tenere l'albero "nano".

è quello che cercavo di far capire oggi agli interlocutori, meglio andar per gradi.
ho invasato in questo periodo ma sono passato da una al massimo 2 misure in +.
sarebbe anche utile praticare qualche foro supplementare per sicurezza sul fondo dei vasi o anche lateralmente in basso su quelli in plastica.

io posso parlare delle mie esperienze, ho il pomelo piantato in un vaso grosso mi sembra che ho messo le foto, voglio che espande le radici per farlo sviluppare maggiormente. non è che non si puo mettere in un vaso piu grosso, tutto sta alle esigenze del coltivatore. la coltura in vaso è diversa se voglio una pianta che fiorisce e porta i frutti devo andare per gradi di vaso, per mantenere le radici. voi parlate di problemi ma non sono causate dal vaso grande.

ciao Marcello.
io sono un po restio per il fatto della gestione dell'acqua.
mi pare che rimangano troppo umidi con tanta terra e poche radici. qui al nord è diverso che al sud , è sempre umidiccio il clima, non bello secco come da voi.
vedo che il terriccio asciuga con difficoltà , passa più di una settimana prima che asciughi e non fino in fondo.
comunque sposto la discussione su un altro tema sempre in linea con questo.
ho recuperato nelle baite in alta quota da alcuni pastori delle vasche in pietra e le ho posizionate in giardino con dei fiori stagionali e diversi pentolini in rame, li usavano per far bollire il latte per le caciotte o toma come le chiamano qui.
sono molto belli anche antichi, alcuni addirittura del 1700 fatti a mano.
pensavo di usarli per qualche pianta di agrume ma mi son posto il problema della caloria.
il rame è un buon conduttore di calore , temo che in estate scaldino troppo danneggiando le piante.
starebbero bene visto la forma che hanno ed anche i manici comodi per spostarli, per il drenaggio farei dei fori sul fondo.

sarebbe un bel vaso ma forse e meglio una pianta che resiste agli inverni.