Phytophthora su pianta di limone

Buonasera a tutti,
vi aggiorno sugli sviluppi. Stamani mattina sono andato all'agraria per acquistare il materiale per procedere al rinvaso. Parlando con il personale mi hanno fatto presente che stava arrivando l'agronomo e che ci avrei potuto parlare. Ho atteso e ho spiegato a lui la situazione. Mi ha confermato la bontà della procedura che volevo intraprendere ma mi ha consigliato un'ultima azione prima delle "maniere forti".
Mi ha prescritto di fare 3 volte, a distanza di 10 giorni, l'irrigazione con due prodotti biostimolanti, uno a base di funghi micorrizici micelato con un prodotto organico azotato a base di alghe marine. Questi dovrebbero provocare una forte azione biostimolante nella pianta creando in poco tempo l'emissione di numerose nuove radici capillari in modo da rinforzarla.
Precedentemente all'irrigazione però devo cercare di "forare" con un tondino appuntito la zolla dura in varie parti fino allo strato di drenaggio in modo da far penetrare i prodotti bene all'interno del pane radicale.
Ormai attendo una ventina di giorni, provo anche questa soluzione e poi come "ultima spiaggia" provo con le maniere forti.
Vi tengo aggiornati.

ok. attendiamo gli sviluppi,ho già sentito di queste procedure.

Sul prodotto di mocorrize c'è scritto oltre che oltre a creare una forte azione biostimolante, previene e contrasta tutte le principali malattie fungine.
Se lo zoccolo duro del pane radicale, creando questi canali verticali, riesce ad assorbire il prodotto, credo che possa essere una bella botta stimolante all'emissione di nuove radici capillari necessarie all'assorbimento dei nutrienti ed allo sviluppo di nuova vegetazione.
Domani nonostante il terreno sia ancora un pò umido per la precedente innaffiatura, provo a cominciare a preparare i fori.
Buona serata a tutti ragazzi

Oggi ho fatto il primo trattamento. Prima ho forato la zolla cercando di arrivare bene a sentire il drenaggio e poi 30 lt di acqua nel vaso. E' arrivata bene in fondo perchè l'acqua è uscita molto bene dai fori di drenaggio. Ora non rimane che attendere. 3 trattamenti a distanza di 10 gg. Un mese per vedere la risposta della pianta e poi la procedura di cambio totale del pane radicale come ultima spiaggia.
Credo che più di così non posso fare. Le ho provate di tutte.
Buonasera a tutti.

Domenica dovrei fare il secondo trattamento. Questo tempo però nn aiuta la ripresa delle piante! Sembra marzo.

francesco1810 ha scritto:Domenica dovrei fare il secondo trattamento. Questo tempo però nn aiuta la ripresa delle piante! Sembra marzo.

nella mia zona ieri sera.
https://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca ... -1.3915886
pensa come sono ridotte le mie 80 piante di agrumi, oltre alle altre , camelie e magnolie di 30/40 anni che fanno pena , tralasciamo le orticole.

mhanrubalamotho ha scritto:

francesco1810 ha scritto:Domenica dovrei fare il secondo trattamento. Questo tempo però nn aiuta la ripresa delle piante! Sembra marzo.

nella mia zona ieri sera.
https://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca ... -1.3915886" target="_blank
pensa come sono ridotte le mie 80 piante di agrumi, oltre alle altre , camelie e magnolie di 30/40 anni che fanno pena , tralasciamo le orticole.

Mi dispiace. Mi immagino i danni che ha combinato. Questi eventi sono sempre più violenti. E anche le malattie delle piante sono sempre più frequenti. Prima mi ricordo che anche per gli agrumi non era così. Ora si ammalano solo a gurdarli. Comunque fatto il secondo trattamento. Vediamo che succede. Spero che arrivi il caldo così la pianta ha modo di vegetare se il prodotto si mette a lavorare. Comunque bucando la terra mi sono accorto che le radici sono proprio tutte spezzettate. Le ho viste ieri. Smuovendo la terra e dando il prodotto in annaffiatura dopo c'èra una miriade di pezzettini di radice sparsi. Non è un buon segno. Attendo fino a metà giugno poi provo la carta di riserva, sempre che ci arrivi

saranno le radici che sono marcite e si spezzano.
prova a prenderene un pezzetto e guarda se si spela tirandola con le dita.
la pellicina che si sfila via è il cilindro corticale , segno che la radice è andata.