Ciao Luigi
vedi in biblioteca, sicuramente ci sono pubblicazioni in questo senso.
Comunque provo a risponderti.
In ordine di tempo il primo problema si ha con gli afidi, a maggio, quando si ha la comparsa delle colonie nei germogli teneri,
Specie la spirecola può determinare gravi danni allo sviluppo dei nuovi germogli, inoltre molti problemi si hanno con l'abbondante produzione di melata, con problemi secondari per lo sviluppo della fumagine.
sicuramente l'imidacloprid è il prodotto di riferimento, anche se è acarostimolante.
Studia bene anche le formiche che sono considerate un fitofago chiave nel senso che oltre a provocare danni ai germogli diffondono afidi e coccinigle.
Per l'aonidiella oltre al monitoraggio che si può affettuare con i feromoni si procede anche a seguire i bollettini del servizio fitopatologico(vedi il link)che in base alle somme termiche determina la comparsa delle prime neanidi.
Io per lavoro quando mi serve determinare la soglia di inetrvento procedo al monitoraggio delle femmine ovigere, quindi al binoculare vado a controllare se le femmine hanno deposto o meno e se sotto lo scudetto ci sono neanidi o sono tutte fuoriuscite.
questo perchè il momento di vulnerablità è quello di neanide di I e II età, specie se si usano regolatori di crescita.
Comunque si interviene con clorpyrifos più olio estivo, in casi gravi anche un intervento invernale solo con olio può essere utile, assolutamente da evitare con trattamenti conrame, il clorpyrifos in invervo è fitotossico sugli agrumi.
http://www.sias.regione.sicilia.it/Per il ragno diciamo che si tratta alla prima comparsa dei sintomi, sulle foglie, da evitare che vengano interessati i frutti.
Per la tignola, specie per il limone, sicuramente è utile il monitoraggio con trappole a feromone e si segue l'andamento dei voli dalla primavera all'autunno.
La mosca è sicuramente un fitofago chiave nelle varietà precoci e dolci.
tipo satzuma e navelina, nei tarocchi diciamo che le larve non riescono a svilupparsi.
il monitoraggio si fa con trappole attrattive e la lotta oggi viene fatta o a tappeto o a fasce usando attrattivi alimentari.
c'è una pubblicazione sicuramente molto utile, della regione siciliana e credo anche dell'istituto di agrumicoltura chè ha delle schede su tutti i fitofagi e sulla lotta biologica, sicuramente in facoltà la dovresti trovare.
lunedi vedo didarti il titolo esatto.
comunque chiedimi pure per ogni dubbio
considera che comunque poi nella realtà le condizioni climatiche influenzano moltissimo lo sviluppo dei fitofagi.