15/07/2009, 13:57
I parassiti animali più importanti degli agrumi svolgono la loro attività trofica durante i mesi estivi - a cura di Antesia
Associazione Antesia
Nuovo impianto di arance
I parassiti animali più importanti degli agrumi svolgono la loro attività trofica durante i mesi estivi. Le infestazioni delle piante prendono generalmente avvio a fine primavera e gli attacchi parassitari si manifestano con maggiore evidenza a inizio autunno quando nella maggior parte dei casi gli interventi di difesa non consentono di contenere i danni.
Fortunatamente, a differenza di altri Paesi agrumicoli, in Italia il numero dei fitofagi più pericolosi per le piante è limitato a poche specie appartenenti alla famiglia delle Cocciniglie e degli Acari tetranichidi anche se, in alcune aree, possono comparire infestazioni gravi da parte di specie appartenenti ad altre famiglie o di fitofagi generalmente ritenuti poco dannosi.
Parassiti chiave degli agrumi
Nel passato recente le specie dannose infeudate agli agrumi erano più numerose di oggi. Specie infatti come Dialeuroides citri, Saissetia oleae, Parabemisia myricae, Chrysomphalus dictyospermi si riscontrano in questi ultimi anni esclusivamente in areali limitati mentre prima erano diffuse dovunque c'erano agrumi in Italia.
Oggi i parassiti ubiquitari degli agrumi sono rappresentati dalle specie sotto elencate per le quali sono necessari generalmente interventi di controllo delle loro popolazioni:
• Aonidiella spp. Cocciniglia rossa – rossa forte
• Aspidiotus nerii Cocciniglia bianca
• Planococcus citri e specie affini - Cotonello
• Ceroplastes rusci Ceroplaste
• Aleurothrixus floccosus Mosca bianca fioccosa
• Tetranichus urticae Ragno rosso
• Panonychus citri Panonico
• Linepithema humilis, Crematogaster scutellaris, Tapinoma erraticum, Formiche
• Phyllocnistis citrella Minatrice
• Ceratitis capitata Mosca della frutta.
Mentre Phyllocnistis citrella arreca danni alla nuova vegetazione ed è quindi particolarmente dannosa sulle piante giovani e sui reinnesti, gli altri fitofagi sono quelli più importanti sulle piante adulte e in produzione anche se possono infestare le piante di giovane età.
Un discorso a parte va fatto per le formiche che sono anch'esse fitofaghe nutrendosi della nuova vegetazione e spesso arrecano danni specialmente sulle piante piccole ma certamente è più importante l'azione che svolgono nella difesa degli insetti fitofagi dai loro parassitoidi/predatori. Molte infestazioni delle piante infatti si risolvono permettendo agli ausiliari di operare non disturbati dalle formiche. In ogni caso è generalmente buona norma tenere sotto controllo le popolazioni di questa famiglia di insetti.
Infine, Aspidiotus nerii e Tetranichus urticae sono tipicamente infeudati al limone anche se sempre più spesso in Sicilia si osservano attacchi anche importanti di Ragno rosso su arancio, mandarino e mandarino-simili. Vere e proprie pullulazioni del Ragno rosso si osservano poi come conseguenza di trattamenti eseguiti contro altri fitofagi con sostanze attive appartenenti alle famiglie dei piretroidi e dei neo nicotinoidi ma anche dei fosforganici. Il ripetuto impiego di abamectina può invece produrre infestazioni di Cocciniglie a causa della letale, elevata e persistente azione nei confronti dei Coccinellidi di questo p.a.
Fortunatamente per il controllo dei fitofagi degli agrumi occorrono in genere pochi interventi poiché i parassiti importanti sono pochi e compiono un numero limitato di generazioni l'anno. A questa regola ci sono poche eccezioni come: Phyllocnistis citrella per il controllo della quale è necessario reiterare gli interventi per tutto il periodo estivo e Ceratitis capitata specialmente dannosa su varietà precoci di arancio, satsuma, mandarino e mandarino-simili per il controllo della quale è necessario intervenire ripetutamente a far data da fine estate.
Parassiti minori che possono produrre comunque gravi danni a livello locale sono:
• Aculops pelekassi – Acaro rugginoso, che attacca di preferenza il frutto a fine estate se il decorso stagionale è particolarmente umido. Le infestazioni sono particolarmente gravi su limone.
• Parlatoria pergandei, Cornuaspis beckii - Cocciniglia grigia e Pidocchio a virgola, tipicamente infeudati negli impianti più vecchi e/o poco illuminati. Si controllano insieme alle altre specie di Cocciniglie più diffuse
• Pezothrips kellyanus, Heliothrips haemorroidalis, Frankliniella occidentalis – Tripidi, la cui presenza va monitorata dalla fioritura a quando il frutticino raggiunge i 25 mm di diametro
I patogeni chiave da combattere in estate sono certamente quelli appartenenti al genere Phytophthora. Gli interventi si rendono necessari al fine di per prevenire/curare infezioni che si realizzano durante il periodo autunno vernino.
Altri parassiti spesso sottovalutati dagli agrumicoltori sono rappresentati dalle erbe infestanti, specialmente su impianti giovani e se trattasi di specie allelopatiche (Gramigna, Sorghetta, Cipero, Convolvolo le più importanti). Un buon controllo delle infestanti, specialmente se perennanti, è necessario al fine di garantire un regolare sviluppo alle piantine. Dopo il “tramonto” degli erbicidi ad attività residuale in agrumicoltura, si utilizzano generalmente gli erbicidi di contatto e traslocazione per il controllo delle infestanti di tutte le specie avendo cura di proteggere il fusto delle piante sino almeno all'età di 5 anni ovvero fin quando appare ben lignificato. E' opportuno intervenire a dosi basse e ripetute che a dosi alte e con poche applicazioni.
Piante di arance della cv. Tarocco
Tecniche di difesa
Probabilmente il prodotto d'elezione da adottare per la difesa degli agrumi è l'olio minerale bianco che può essere utilizzato proficuamente per controllare le popolazioni dei fitofagi “residenti” sulle piante con particolare riferimento quindi alle Cocciniglie e al Ragno rosso. Su quest'ultimo fitofago i risultati sono a volte poco incoraggianti ma possono rientrare nell'ottica di una strategia di difesa biologica dell'agrumeto. Gli oli attivati sono caduti in disuso, sia per un problema di maggiore persistenza dei residui nei frutti della sostanza impiegata per l'attivazione (generalmente un fosforganico) che per una non dimostrata migliore efficacia del trattamento con il solo olio se effettuato a dose corretta e/o ben eseguito avendo cura di irrorare per bene tutta la chioma. L'efficacia dell'olio minerale bianco si può dire che è correlata con la quantità di emulsione distribuita per ettaro. In caso di interventi con turbo irroratori è bene trattare, se il sesto d'impianto lo consente, l'agrumeto nei due sensi di percorrenza.
Si ricorda che gli interventi con olio bianco vanno sospesi con temperature maggiori di 36°C e poiché i trattamenti più importanti si realizzano d'estate quando non è difficile che le temperature siano anche più alte, una raccomandazione utile è quella di trattare durante la notte oppure nelle prime ore della mattina con l’agrumeto irrigato di recente.
Generalmente 2 trattamenti da realizzare nel periodo estivo, il primo quando il frutticino è almeno di 22 mm di diametro (fine Giugno – metà Luglio) e il secondo dai primi di Agosto a Settembre sono sufficienti a contenere in modo soddisfacente i danni provocati dai fitofagi menzionati.
Un miglioramento dell'efficacia del trattamento sulla Cocciniglia rossa forte lo si ottiene eseguendo l'intervento secondo le indicazioni che scaturiscono dal monitoraggio dei voli.
Per il controllo del Cotonello è opportuno impiegare insetticidi di sintesi quando si osserva la presenza di neanidi/femmine deponenti in maniera diffusa nell'agrumeto all'inizio dell'estate. Non che ci sia grande scelta di principi attivi oggi e quindi un intervento con Chlorpirifos etile 40% p.a. a150 g/hl rimane ancora quello più indicato.
E' necessario rimarcare quanto sia importante avere un buon controllo delle formiche. Appena iniziano a salire sulle piante è bene programmare gli interventi di difesa. Probabilmente il metodo più efficace e compatibile con l'ambiente è quello di distribuire al colletto delle piante e in prossimità dei nidi piccoli quantitativi (30 – 50 g) di un'esca realizzata con crusca, zucchero e Chorpirifos 40% p.a.(kg 10 + 1 +1) invece di irrorare insetticidi a tutto terreno.
Solo dopo aver provveduto a controllare le formiche si possono distribuire gli ausiliari ormai in commercio da tanti anni: Leptomastx dactylopii, Criptolaemus montrouzeri, Aphytis melinus per il controllo delle popolazioni del Cotonello i primi due e della Cocciniglia rossa l'ultimo.
Per il controlo di Phyllocnistis citrella è bene programmare sin dalla sua prima comparsa (Fine Maggio – Giugno) interventi da ripetere ogni 12 – 14 gg con neonicotinoidi, abamectina, tebufenozide. Gli ultimi due principi attivi danno risultati migliori se impiegati aggiungendo olio bianco allo 0,7%. E' utile aggiungere sostanze nutritive agli interventi di difesa.
I trattamenti contro i tripidi possono essere effettuati con fosforganici, abamectina o con spinosad, di recente ammesso all'impiego anche in agricoltura biologica.
Interventi per il controllo di Aculops pelekassi vanno eseguiti utilizzando zolfo o fenbutatin oxide.
In caso di infezioni di Phytophthora, applicazioni fogliari di Fosfito (di alluminio e potassio i più efficaci) a partire da fine primavera sui nuovi flussi di vegetazione possono essere integrati da applicazioni alle singole piante, da effettuare in casi di grave sintomatologia, di prodotti commerciali a base di acilalanine (Metalaxyl – M i più efficaci) distribuiti sotto la proiezione della chioma subito prima di un'irrigazione oppure per pennellatura del fusto (5 g/l p.a.).
Se le piante non recuperano dopo queste applicazioni quasi certamente sono affette da Tristeza.
Infine alcune raccomandazioni:
• evitare di usare se possibile a tutta superficie trattamenti con i citati p.a.: piretroidi, neo nicotinoidi, abamectina
• l'impiego di piretroidi e neo nicotinoidi normalmente comporta l'insorgenza di attacchi di Ragno rosso anche violenti
• l'impiego di neo nicotinoidi e abamectina normalmente comporta la drastica riduzione delle popolazioni dei coccinellidi che in un agrumeto sono certamente tra gli alleati più preziosi
• impiegare fosforganici significa azzerare almeno temporaneamente l'entomofauna utile
In definitiva quindi prima di decidere di effettuare un intervento di difesa nell'agrumeto pensiamo anche a tutto ciò che ne può conseguire.
“Ricchi premi e cotillon” a che riesce a gestire la difesa dell'agrumeto con 1 massimo 2 interventi con olio minerale bianco l'anno (escludendo dal conto Afidi, Mosca e Minatrice……).
A cura di Nello Ferrante - socio di Antesia
17/07/2009, 10:22
Molto interessante. Tra l'altro mi è servito per aggiungere qualche specie all'atlante di Entomologia agraria cui sta lavorando Francesco.
Ciao
Marco
18/07/2009, 20:45
Grazie all'autore(Ferrante) e ad Antesia