Dopo aver perso alcuni mandorli ed essermi ritrovato con alcuni ulivi moribondi… è la volta degli aranci.

Già l’anno scorso qualcuno stava soffrendo paurosamente. Poi all’improvviso, senza fare niente, si sono ripresi da soli. Tanto che ho pensato fosse colpa della siccità. E con le prime piogge, si fosse risolto tutto.

Ma quest’anno sta piovendo abbastanza e il male si sta diffondendo nuovamente. Chi mi sa dire di chi è la colpa?

Come per gli ulivi, a me sembra che ci sia qualcuno che si mangia i germogli, facendo seccare interi rami. E probabilmente lo fa durante la notte, perché io non trovo nessuno intento a mangiarseli. Però alcuni indiziati li ho fotografati. Sono loro i colpevoli?

Ho provato anche a potare drasticamente qualche pianta, per eliminare tutto il seccume e lasciare solo rami ancora freschi. Magari in foto non si vede bene, ma già dopo tre giorni, stanno ricominciando a perdere le foglie. È inutile potare con queste prospettive.

Gli altri indiziati.

Ciao, sicuramente hanno patito la sete durante il lungo periodo estivo.
quando hai tagliato i rami hai notato colorazione salmone dentro i rami? Se c'era si tratta di mal secco e se non hai disinfettato la sega lo hai passato alle altre... Potevi fare delle foto e postarle prima di agire, il rame lo hai dato dopo che hai potato? Le potature non sono il massimo Se riesci posta foto piu dettagliate vediamo se ti posso aiutare al meglio

Gli animali che hai fotografato non credo abbiano niente a che vedere con il seccume di cui fai menzione: la larva di primo acchito sembrerebbe di una nottua, l'insetto verde direi sia una forma giovanile di un qualche ortottero, le chioccioline sono chioccioline.
Le problematiche serie degli agrumi sono altre e in particolare quella che ti ha segnalato Marcello.

Ciao Alessando, l'insetto verde dovrebbe essere un Calocoris trivialis chiamata anche cimice degli agrumi.
Di questi periodo da me si cominciano a vedere gironzolare stra le foglie e fiori.

Ciao a tutti.

In questo periodo avrei molto da fare, ma poco tempo. Ecco perchè prima ho agito e poi ho chiesto un parere. Altrimenti finisce che non faccio niente.

Rispondo alle domande di Marcello.

La sete nel periodo estivo l'hanno patita di brutto. Ma dopo le prime piogge, le piante sembravano rinate.

I rami tagliati li ho accatastati. Se sono ancora in tempo per vedere la colorazione, la prossima volta che vado in campagna, faccio qualche foto. Io sinceramente, non ho fatto caso al colore.

No. Lo so che dovrei disinfettare il seghetto, ma... non lo faccio mai. A proposito. Voi come disinfettate?

Foto degli alberi... cosa esattamente? Albero intero o qualche particolare?

Rame... niente. Non ne ho mai dato. Non faccio trattamenti. Al massimo "siappa" (non so se sia il nome vero o se sia un termine sardo ) per le formiche rizzaculo. E anche quella non la metto io, perchè non mi sembra tanto salutare mettere una polverina bianca velenosa, sugli alberi da frutto.
L'unico "trattamento" che ho provato a fare è usare una strigiola bagnata, per levare quel muschio giallo o azzurro sugli alberi. Ma è un lavoraccio, che non so se serva a qualcosa e che si può fare solo sui tronchi grossi.

Le potature non sono il massimo... le mie dici o in generale?

Allora anche se è mal secco le arance hanno una buona tolleranza al fungo su limoni se non si interviene in tempo si puo perdere l'intero albero. Per disinfettare la sega basta un vaporizzatore con rame, i l rame va dato sui tagli proprio per evitare che eventuali funghi si intrufolano.
Per le potature io non avrei lasciato alcuni rami cosi lunghi anche perche andranno ad allungarsi ulteriormente. Ti mando in privato un link cosi vedi dalle foto come si presenta il malsecco.

Se ti interessasse avere la sicurezza della determinazione dovresti inviarmi qualche foto maggiormente dettagliata che sottoporrei a specialisti di miridi. Per la classificazione è utile avere una macro della regione del capo per osservare le antenne e la proporzione tra i vari articoli in rapporto anche al pronoto; altra elemento morfologico di interesse sono le tibie (hanno spine nere e piccoli punti neri).
Ne fotografai un esemplare tempo fa su cereale ma, per le ragioni di cui sopra, l'ho archiviato come Calocoris sp. (vd. foto).
Per il resto tutto combacia in quanto sui manuali leggo che è particolarmente diffuso nell'Italia peninsulare e Isole dove le nenanidi appaiono tra febbraio e aprile.
Ha diverse piante ospiti tra cui anche l'olivo su cui può provocare, come negli agrumi, colatura fiorale e disseccamento dell'apice dei germogli.

Codice:

Per Seabird...A proposito. Voi come disinfettate?

Gli attrezzi da potatura si possono disinfettare con ipoclorito oppure sali quaternari di ammonio che non rovinano la lama (in particolare per le forbici);c'è chi usa per comodità una soluzione rameica, ma occorre tener presente che il rame non è propriamente un disinfettante in quanto è tale ciò che ha un'efficacia biocida immediata come le sostanze sopramenzionate.

Mi sono accorto solo adesso che il riferimento come Calocoris era riferito all'insettino verde.
Potrebbe ma quanto meno occorrono foto migliori per capire almeno se è una forma giovanile di miride.

Ciao. Scusate se rispondo solo ora, ma prima non potevo.


Grazie Marcello. Appena posso mi guardo bene il materiale che mi hai inviato.
Per la potatura invece, forse la foto non rende bene. Ma quei rami non sono lunghi. Sono ciò che rimaneva di un pò di verde. Ma è poca roba. Se io accorciassi ancora, rimmarrebbero solo dei tronchi spogli.



Ok. Però in questi giorni non sto neanche andando in campagna. Poi dovrò ritrovarlo quell'insetto verde. Poi dovrò riuscire a fotografarlo bene. E quel coso, non rimaneva in posa. Si nascondeva in continuazione. Appena posso, posterò la foto. Ma temo che non sarà a breve.


Ho sentito che alcuni riscaldano la lama con la fiamma di un accendino. È possibile?