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Micro-residenze per la terza età in aziende agricole?

20/04/2012, 18:51

Realizzare delle micro-residenze per persone di una certa età in aziende agricole, non sarebbe un'idea interessante ?
Permetterebbe ai pensionati di avere la possibilità di coltivare o seguire gli animali, e ai giovani agricoltori un'integrazione di reddito e, perchè no, anche un aiuto.
E' un'idea sbagliata? A me fanno tanto tristezza i ricoveri, specie per persone autosufficienti, e penso che io ci starei molto bene in campagna.
Marco

Re: Micro-residenze per la terza età in aziende agricole?

20/04/2012, 22:43

L'idea è buona, mi piace.. La vera difficoltà è abbinare la parte redditiva dell'azienda agricola.. Per ora in Lombardia "La Regione promuove le fattorie sociali quali soggetti che svolgono, anche in forma associata, le attività di cui
all’articolo 2135 del codice civile e che forniscono in modo continuativo, oltre all’attività agricola, attività sociali
finalizzate alla coesione sociale, favorendo percorsi terapeutici, riabilitativi e di cura, sostenendo l’inserimento sociale
e lavorativo delle fasce di popolazione svantaggiate e a rischio di marginalizzazione, realizzando attività di natura
ricreativa e socializzante per l’infanzia e gli anziani"

ci sei vicino, tu hai aggiunto una cosa interessante, la residenza!

ciao

Re: Micro-residenze per la terza età in aziende agricole?

26/04/2012, 10:39

Anche a me l'idea non dispiace... le aziende ospitanti però che requisiti dovrebbero soddisfare? Cioè in pratica la legge cosa dice in materia?

Re: Micro-residenze per la terza età in aziende agricole?

02/05/2012, 22:19

Buona sera Marco, ho letto solo adesso il suo messaggio, poichè come lei potrà evincere mi sono appena iscritto. Credo che la sua sia una buona idea, ha provato a elaborarla ancora o si è fermato dopo avere messo l' annuncio ? Penso che si potrebbe sviluppare un buon progetto sulla sua idea, forse elaborando un pò il tutto si potrebbe arrivare a qualche risultato.
Se le fà piacere, mi faccia sapere qualcosa in merito, magari possiamo riuscire a elaborare insieme qualcosa di fattibile. Mi permetto di sottolineare che io provengo dal settore delle costruzioni e quindi, potrei dare un contributo a ciò che lei ha avuto come idea.

Cordialmente. FABRIZIO M.

Re: Micro-residenze per la terza età in aziende agricole?

03/05/2012, 14:25

secondo me gli obiettivi che prevede la legge sul agriturismo sono raggiunti comunque, quindi il recupero di fabbricati, la salvaguardia del paesaggio, del territorio rurale.. la redditività all'agricoltore verrebbe incrementata..

il problema "tecnico" sussiste nel momento in cui queste microresidenze sono da classificare come fabbricati dell'azienda, mentre sarebbero delle residenze di persone che in azienda non lavorano.. in poche parole perderebbero la qualifica di fabbricati rurali.
il passaggio chiave sarebbe che anche queste microresidenze, fabbricati da attribuire all'azienda a tutti gli effetti, siano da considerare "ricezione" per l'attività agrituristica e fabbricati rurali dal punto di vista catastale.
poi l'azienda agricola può affittarle per la residenza o per la ricezione temporanea a discrezione sua..

altri aspetti?

Re: Micro-residenze per la terza età in aziende agricole?

03/05/2012, 16:16

Ciao a tutti, dopo una lunga assenza mi faccio "risentire". :roll:

Negli ultimi anni sta prendendo piede anche in Italia la cosidetta "Agricoltura Sociale", in cui un progetto simile potrebbe probabilmente rientrare.
Le leggi non sono ancora molte e per lo più a carattere regionale (ci sono alcune proposte di legge a carattere nazionale).
Le iniziative sono sopratutto a livello locale.

Io vivo in Toscana, in provincia di Pisa, quindi vi parlo della mia realtà...

La L.R. sull'agriturismo prevede che si possano svolgere delle attività "socialmente utili" utilizzando gli spazi aziendali e collaborando con altri enti/associazioni. Il regolamento attuativo rimanda ad un futuro ulteriore regolamento per quanto riguarda le attività di A.S.

Nella mia zona, la Valdera, le varie iniziative sono promosse dalla Società della Salute e dall'Unione dei Comuni e riguardano vari ambiti:
Inserimenti lavorativi per categorie svantaggiate, Terapie con animali (progetto che faccio nella mia Az.), attività di orticultura per persone con disabilità...
Avevamo presentato anche un progetto per svolgere attività di vario tipo con gli anziani, sopratutto per recuperare certe conoscenze che rischiano di andar perdute, senza la residenza, ma è stato finanziato solo il progetto di Terapie con Animali.

La misura 311 (diversificazione) del PSR prevede anche degli incentivi alle aziende che vogliano creare strutture per svolgere le attività di Agricoltura Sociale.
Credo che ogni zona abbia la sua Società della Salute, a cui rivolgersi per sapere che tipi di iniziative ci sono.
Da me partecipa anche la C.I.A., a livello nazionale l'AIAB è molto attiva nell'ambito delle fattorie sociali...

Questo è quello che so, riassunto!
Spero di essere stata utile,

A rileggerci!
Ilaria

Re: Micro-residenze per la terza età in aziende agricole?

04/05/2012, 1:22

Buona sera, ho letto i Vs. Messaggi! Secondo me, non è una questione di leggi, regole, concessioni, destinazioni d' uso o altro in questo senso, o meglio, se mai questo è un problema da affrontare dopo, cioè in una fase successiva, prima è necessario capire se il progetto stà in piedi, se esiste l' opportunita di potere avere richiesta di un servizio di questo genere. Non sò come la vedete voi, però io credo che si debba concentrare su come riuscire a rendere fattibile il progetto, per quanto riguarda il resto, credo che ci sia buona possibilità di fare quadrare il tutto, in un modo o nell' altro, con una destinazione d' uso piuttosto che un altra.

Concludo chiedendo : secondo voi, ci sarebbe richiesta per un servizio come una micro - residenza della terza età in ambito agricolo ? E come vedete voi il progetto nella sua interezza al dilà di regole, concessioni e/o altro ?

Cordialmente. FABRIZIO M.

Re: Micro-residenze per la terza età in aziende agricole?

04/05/2012, 11:06

IL PROBLEMA NON E' GIUSTIFICARE LA PRESENZA IN AZIENDA DI ANZIANI IN QUANTO STAREBBERO IN REGIME DI AGRITURISMO, MA EVENTUALMENTE E' LA POSSIBILITA' DI FARSI ACCRDITARE DAL SSN PER QUANTO RIGUARDA L'ASSISTENZA MEDICA E SOCIO ASSISTENZIALE, POICHè SI RICHIEDONO AMBIENTI PARTICOLARI CHGE UN AGRITURISMO DIFICILMENTE POSSA GARANTIRE. ALTRA COSA SE SI REALIZZA UNA STRUTTURA "ORDINARIA" DOVE SIA PRESENTE ANCHE UNA AZIENDA AGRICOLA E DOVE GLI OSPITI POSSANO COMPARTECIPARE ALLE LAVORAZIONO NON PESANTI DELL'AZIENDA STESSA

Re: Micro-residenze per la terza età in aziende agricole?

04/05/2012, 14:09

Scusa, Studiozenobi, perché URLI??

A parte questo... Se non mi sbaglio, come agriturismo, puoi fare affitti stagionali... quindi giustificare la presenza di uno stesso anziano per un anno o più credo sia un problema... come diceva Saulo probabilmente andrebbero persi i requisiti di ruralità con tutte le varie conseguenze a livello fiscale ecc.
Per quanto riguarda il personale sanitario e le attrezzature mediche: Se gli anziani in questione sono autosufficienti, probabilmente non sono necessarie particolari attrezzature. Il personale sanitario può essere trovato all'esterno dell'azienda se non ci sono all'interno figure adeguate... Per questo ho citato la Società della Salute e la normativa sull'agriturismo... ancora in fieri...

Nel mio caso, ad esempio, faccio Terapia con Animali, soprattutto con bambini con atuismo. Non sono psicologa e quindi per realizzare il progetto ho dovuto trovare le persone con la professionalità adatta. In compenso ho un Master come conduttore con il cane per le Terapie e Attività con animali, quindi posso svolgere questo ruolo all'interno del progetto. I bambini vengono scelti dall' UFSMIA della mia zona, quindi ASL, e la Società della Salute funge da collegamento, coordinatore e finanziatore.

Cantieri: purtroppo in agricoltura non c'è solo il problema della destinazione d'uso. Se un'attività non rientra in ambito agricolo-agrituristico anche gli adempimenti fiscali cambiano totalmente. Non si tratterebbe più quindi di un'azienda agricola che come attività connessa offre servizi agli anziani, ma di un'Azienda Agricola che deruralizza un suo spazio per fare una residenza sanitaria per anziani. Non so quanto avrebbe senso... Per questo citavo la legge sull'Agricoltura Sociale, perché forse c'è speranza!! E perché secondo me senza di essa il progetto non sarebbe fattibile...

Per quanto riguarda l'interesse del "pubblico". Sempre partendo dalla mia esperienza, l'interesse può esserci... almeno qui... è però necessario incontrare gli enti pubblici per instaurare delle collaborazioni... e per questo citavo la Società della Salute. Il progetto poi potrebbe variare moltissimo: L'idea di Marco di coivolgere gli anziani in alcuni piccoli lavori agricoli sarebbe molto carina (esistono già alcuni orti sociali), potrebbero tramandare la loro esperienza! Potrebbero essere delle attività di tipo diurno, oppure destinare una residenza... stagionale, annuale... chi più ne ha più ne metta!!

Vado a lavorare un po'.. ;)

A rileggerci.

Re: Micro-residenze per la terza età in aziende agricole?

04/05/2012, 17:06

Ilaria ha scritto:Scusa, Studiozenobi, perché URLI??

A parte questo... Se non mi sbaglio, come agriturismo, puoi fare affitti stagionali... quindi giustificare la presenza di uno stesso anziano per un anno o più credo sia un problema... come diceva Saulo probabilmente andrebbero persi i requisiti di ruralità con tutte le varie conseguenze a livello fiscale ecc.
Per quanto riguarda il personale sanitario e le attrezzature mediche: Se gli anziani in questione sono autosufficienti, probabilmente non sono necessarie particolari attrezzature. Il personale sanitario può essere trovato all'esterno dell'azienda se non ci sono all'interno figure adeguate... Per questo ho citato la Società della Salute e la normativa sull'agriturismo... ancora in fieri...

Nel mio caso, ad esempio, faccio Terapia con Animali, soprattutto con bambini con atuismo. Non sono psicologa e quindi per realizzare il progetto ho dovuto trovare le persone con la professionalità adatta. In compenso ho un Master come conduttore con il cane per le Terapie e Attività con animali, quindi posso svolgere questo ruolo all'interno del progetto. I bambini vengono scelti dall' UFSMIA della mia zona, quindi ASL, e la Società della Salute funge da collegamento, coordinatore e finanziatore.

Cantieri: purtroppo in agricoltura non c'è solo il problema della destinazione d'uso. Se un'attività non rientra in ambito agricolo-agrituristico anche gli adempimenti fiscali cambiano totalmente. Non si tratterebbe più quindi di un'azienda agricola che come attività connessa offre servizi agli anziani, ma di un'Azienda Agricola che deruralizza un suo spazio per fare una residenza sanitaria per anziani. Non so quanto avrebbe senso... Per questo citavo la legge sull'Agricoltura Sociale, perché forse c'è speranza!! E perché secondo me senza di essa il progetto non sarebbe fattibile...

Per quanto riguarda l'interesse del "pubblico". Sempre partendo dalla mia esperienza, l'interesse può esserci... almeno qui... è però necessario incontrare gli enti pubblici per instaurare delle collaborazioni... e per questo citavo la Società della Salute. Il progetto poi potrebbe variare moltissimo: L'idea di Marco di coivolgere gli anziani in alcuni piccoli lavori agricoli sarebbe molto carina (esistono già alcuni orti sociali), potrebbero tramandare la loro esperienza! Potrebbero essere delle attività di tipo diurno, oppure destinare una residenza... stagionale, annuale... chi più ne ha più ne metta!!

Vado a lavorare un po'.. ;)

A rileggerci.


non URLO, e che quando ho iniziato a scrivere avevo impostato il maiuscolo. comunque in provincia di Teramo è stato attivivato una azienda agricola sociale il cui nome è Rurabilandia, per chi volesse vedere e capire cosa si può fare...
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