avrei una domanda di natura fiscale: possiedo un agriturismo per cui gestisco le prenotazioni tramite Booking. Esso, per ogni prenotazione, mi trattiene una certa somma per la sua commissione. A partire dal 1 maggio, alla loro commissione si è aggiunto un ulteriore importo, pari al 22% della commissione stessa, che mi viene trattenuto.
Booking ha spiegato che questa cifra viene devoluta interamente allo Stato italiano e che, affinché non mi venga sottratta, dovrei possedere una partita IVA abilitata alle transazioni comunitarie, ossia facente parte del Vies (VAT information exchange system) e dichiararla poi nell'applicativo gestionale Booking del mio agriturismo.
Naturalmente la mia partita IVA non è abilitata alle transazioni comunitarie: per abilitarla dovrei rivolgermi ad un commercialista o anche al CAF Coldiretti che segue le mie pratiche fiscali? Quale procedura dovrei seguire?
Altro aspetto molto importante: oltre a questo, una volta abilitata, quali saranno gli oneri fiscali a cui dovrei adempiere?
Resteranno i soliti della mia vecchia partita IVA, da fare direttamente con il CAF Coldiretti o dovrei occuparmene in prima persona in maniera telematica e rispettando determinate scadenze?
Ringrazio gli esperti che mi potranno aiutare, sono soldi che potrei risparmiare e la materia fiscale non è molto lineare per chi non è del settore.
Re: Dubbio Partita IVA Comunitaria ed agriturismo?
18/05/2023, 7:59
Ciao, la spesa per abilitare la tua partita IVA per le transazioni comunitarie è intorno ai 90€ una tantum, poi non hai nulla da pagare, è solo una abilitazione, o se vuoi una iscrizione che ti da la possibilità di avere scambi di merce comunitari IVA esclusa, come da accordi UE che poi dichiari in Italia. La questione booking però non è uno scambio merci, ma un servizio, quindi a parte il costo contenuto per l'autorizzazione VAT, informati bene, non tutti i servizi sono inclusi esenti iva negli scambi UE...