Ciao a tutti, vorrei esporvi i miei dubbi ed avere qualche osservazione/suggerimento sul mio progetto. Sono un medico 30enne e vivo in Sicilia. Ho da pochissimo terminato la mia formazione, ora la mia professione (fortunatamente) mi da un buon reddito e riesco anche ad avere abbastanza tempo libero. Mio padre è ancora giovane, ha 57 anni, ed è il titolare di un'impresa edile che negli ultimi anni non ha brillato per rendimento (come tutto il settore dell'edilizia). Lui vedrebbe di buon occhio diversificare l'attività. Da un po' ho il pallino di aprire un'azienda agricola ed ho trovato un terreno a buon prezzo che potrebbe fare al caso mio. 8 ettari di cui 5 pianeggianti, vasche per irrigazione, pozzo, una stalla ed un grosso fabbricato costruito con il precedente psr in ottime condizioni. Il mio progetto sarebbe di comprare il terreno e con il prossimo psr chiedere aiuti per apportare grosse migliorie su tutta l'estensione. Pensavo di coltivare ortaggi in serra con tecnica idroponica nella porzione pianeggiante, impiantare un vigneto in quella collinare e creare un agriturismo nel fabbricato e nelle aree vicine. Volevo anche effettuare Delle iniziali trasformazioni della merce in azienda (confezionamento ortaggi, spremitura uva). Mio padre si occuperebbe della gestione dell'azienda e della manodopera, io avrei un ruolo di direzione e coordinamento. Secondo voi dal punto di vista fiscale qual è il modo migliore di far funzionare la cosa, io e mio padre abbiamo altre attività e mio padre potrebbe eseguire i lavori di miglioramento aziendale con la sua impresa. Avete dei suggerimenti sull'utilizzo della superficie e sui tipi di colture? Infine potreste suggerirmi qualche lettura, anche complessa, sulla gestione di un azienda agricola? Specialmente per quanto riguarda l'orticoltura Grazie a tutti in anticipo per le risposte
Io t consiglio di visitare qualche azienda della zona. Per le colture orticole e frutticole serve molta manodopera e una presenza continua, oltre ad esperienza...
allegrotto86 ha scritto:Ciao a tutti, vorrei esporvi i miei dubbi ed avere qualche osservazione/suggerimento sul mio progetto. Sono un medico 30enne e vivo in Sicilia. Ho da pochissimo terminato la mia formazione, ora la mia professione (fortunatamente) mi da un buon reddito e riesco anche ad avere abbastanza tempo libero. Mio padre è ancora giovane, ha 57 anni, ed è il titolare di un'impresa edile che negli ultimi anni non ha brillato per rendimento (come tutto il settore dell'edilizia). Lui vedrebbe di buon occhio diversificare l'attività. Da un po' ho il pallino di aprire un'azienda agricola ed ho trovato un terreno a buon prezzo che potrebbe fare al caso mio. 8 ettari di cui 5 pianeggianti, vasche per irrigazione, pozzo, una stalla ed un grosso fabbricato costruito con il precedente psr in ottime condizioni. Il mio progetto sarebbe di comprare il terreno e con il prossimo psr chiedere aiuti per apportare grosse migliorie su tutta l'estensione. Pensavo di coltivare ortaggi in serra con tecnica idroponica nella porzione pianeggiante, impiantare un vigneto in quella collinare e creare un agriturismo nel fabbricato e nelle aree vicine. Volevo anche effettuare Delle iniziali trasformazioni della merce in azienda (confezionamento ortaggi, spremitura uva). Mio padre si occuperebbe della gestione dell'azienda e della manodopera, io avrei un ruolo di direzione e coordinamento. Secondo voi dal punto di vista fiscale qual è il modo migliore di far funzionare la cosa, io e mio padre abbiamo altre attività e mio padre potrebbe eseguire i lavori di miglioramento aziendale con la sua impresa. Avete dei suggerimenti sull'utilizzo della superficie e sui tipi di colture? Infine potreste suggerirmi qualche lettura, anche complessa, sulla gestione di un azienda agricola? Specialmente per quanto riguarda l'orticoltura Grazie a tutti in anticipo per le risposte
Come ha detto Marco le coltivazioni orticole e frutticole nel 90% dei casi richiede elevata manodopera e tempo. Non tutti lo sanno, ma nei PSR, così come in tutti i finanziamenti di origine europea, è vietato l'affidamento dell'esecuzione dei lavori a parenti entro il terzo grado o ad aziende condotte e/o amministrate da parenti entro il terzo grado di parentela. Il progetto grossolanamente è fattibile. Per il fabbricato (e l'azienda) realizzato con il PSR, verifica se ci sono vincoli che si estendono al nuovo proprietario e quali sono, insomma devi analizzare nel dettaglio tutto, perché rischi di comprare una cosa che in realtà non potrai godere...
di seguito alcuni vicoli per le attività agrituristiche del precedente PSR
Impegni ed obblighi del beneficiario Per tali aspetti si rimanda alle “Disposizioni attuative e procedurali” - Misure a investimento – Parte generale – PSR Sicilia 2007/2013. Inoltre, il beneficiario dovrà adempiere ai seguenti obblighi: – comunicare agli Uffici competenti dell’Amministrazione eventuali fatti e/o circostanze che influenzano la funzionalità e la finalità dell’investimento; – tutti gli interventi finanziati dovranno essere sottoposti al vincolo di destinazione (art . 34 della legge regionale n. 25 del 24/11/2011). In particolare, gli investimenti fissi al vincolo di 5 anni dalla data di concessione del contributo, così come per gli investimenti mobili e le attrezzature. Il relativo atto di vincolo registrato, dovrà essere prodotto prima della liquidazione finale e trascritto, per i beni immobili, presso la Conservatoria dei registri immobiliari; – produrre all’Amministrazione, entro otto mesi dalla data dell’accertamento finale dell’avvenuta regolare esecuzione delle opere e/o lavori, l’accettazione, da parte del Comune competente, della segnalazione certificata di inizio attività agrituristica o dell’autorizzazione comunale all’esercizio dell’attività agrituristica; – per le attività didattiche, conseguire l’accreditamento regionale di cui al Decreto 27/10/2010 pubblicato in GURS n. 48 del 05/11/2010, entro otto mesi dalla data dell’accertamento finale dell’avvenuta regolare esecuzione delle opere e/o lavori. – mantenere i requisiti e le condizioni oggettive, che hanno determinato l’attribuzione del punteggio di cui al precedente paragrafo 9, per almeno tre anni dalla data di emissione del provvedimento di concessione, pena la revoca del finanziamento, fatte salve le cause di forza maggiore
Grazie a tutti per le risposte. Non posso quindi affidare alla ditta di mio padre i lavori? In caso negativo potrei realizzare i lavori a prezziario regionale in house? Cioè farli personalmente assumendo tutti gli operai come dipendenti dell'azienda? Chiaramente in futuro ci sarà un travaso di manodopera dall'impresa edile all'azienda agricola (ipoteticamente). Si benissimo che le colture orticole richiedono molta manodopera ma l'idea di dar lavoro a tanta gente mi attira, chiaro il tutto un passo per volta. Per quanto riguarda invece la qualifica di imprenditore agricolo è possibile averla avendo un altro impiego? Avete dei libri da consigliarmi? Anche manuali universitari...
allegrotto86 ha scritto:Grazie a tutti per le risposte. Non posso quindi affidare alla ditta di mio padre i lavori? In caso negativo potrei realizzare i lavori a prezziario regionale in house? Cioè farli personalmente assumendo tutti gli operai come dipendenti dell'azienda? Chiaramente in futuro ci sarà un travaso di manodopera dall'impresa edile all'azienda agricola (ipoteticamente). Si benissimo che le colture orticole richiedono molta manodopera ma l'idea di dar lavoro a tanta gente mi attira, chiaro il tutto un passo per volta. Per quanto riguarda invece la qualifica di imprenditore agricolo è possibile averla avendo un altro impiego? Avete dei libri da consigliarmi? Anche manuali universitari...
Consiglio per l'azienda edile: Affidi i lavori ad una azienda "amica" di tuo padre che a sua volta subappalta i lavori a tuo padre, in questo caso tu paghi l'azienda terza e non ci sono problemi In ogni caso il computo metrico da presentare deve essere eseguito secondo il prezzario regionale. Per la Sicilia si deve verificare se è possibile fare i lavori in economia e fino a che percentuale la qualifica di IAP almeno il 50%+1 del tuo reddito deve provenire dall'azienda agricola se si trova in zona normale, in caso si trovi in zona svantaggiata e/o montana il 25% del reddito deve provenire dall'azienda agricola.Per questo punto ti può essere utile rivolgerti all'ispettorato per l'agricoltura della tua provincia dove ti sapranno dire in che zona si trovano i tuoi terreni.