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Autore |
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Valemme
Iscritto il: 12/04/2011, 17:18 Messaggi: 67 Località: Ancona
Formazione: Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie
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Buondì. A settembre verrò integrata nell’azienda presso la quale sto svolgendo uno stage; mi hanno appena detto che mi pagheranno loro l’iscrizione all’albo quindi immagino già quale sarà il mio “inquadramento”. So già che sto mettendo le mani avanti e che farei meglio ad aspettare la proposta ma non vorrei farmi trovare impreparata. Se dovessero chiedermi di lavorare come “libero professionista” devo aprire subito la P.iva ed affogarmi di debiti o c’è qualche alternativa meno dolorosa? E l’iscrizione all’albo è compatibile con i contratti co.co.pro o quant’altro? La mia paura è quella di rimetterci pesantemente dal punto di vista economico ma con questa penuria di lavoro non me la sentirei neanche di rinunciare…ma per settembre ci sono ancora 3 mesi…
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18/06/2012, 9:11 |
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Maurob
Sez. Igiene e Qualità dei Prodotti Alimentari
Iscritto il: 16/05/2009, 10:38 Messaggi: 923 Località: Provincia di Milano
Formazione: Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie
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Buonasera Valemme, come libero professionista (vale per tutti coloro che hanno la possibilità di iscriversi ad un ordine professionale) oltre ad avere la p.iva ecc., puoi anche lavorare non come co.co.pro. ma come co.co.co. (contratto collaboratore continuativo). La legge permette ancora questi tipi di contratto solamente a coloro che appunto sono iscritti ad un ordine professionale e che di conseguenza possono versare i contributi non all'INPS ma alla cassa di previdenza del proprio ordine. Chiaramente valuta tu cosa è meglio, in base a ciò che ti propongono e che cosa vorrai fare. Buona fortuna
_________________ Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e sto cambiando me stesso. (Dalai Lama) http://maurobertuzzi.jimdo.com/
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19/06/2012, 22:34 |
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tecmn
Iscritto il: 12/09/2010, 18:47 Messaggi: 916
Formazione: Dott.Agronomo
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A quanto detto da Maurob aggiungo che oggi come oggi perchi fa libera professione "pura" (non co.co.co o co.co.pro.) ai sensi dell'art 1, comma 100, Legge n.244/2007 si puo' optare per un regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile, ex art.27, commi 1 e 2, DL n. 98/2011 e richiedere la non applicazione della ritenuta d'acconto e dell'IVA. Tutti soldi che ti metti in tasca tu e che risparmia anche il tuo datore di lavoro. Un bell'incentivo, per noi giovani. Rimangonoi contributi previdenziali da pagare ma se non fatturi tanto non paghi cifre folli
Ciao
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20/06/2012, 11:40 |
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