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Con la Laurea in Medicina quando ti laurei sei automaticamente iscritto all'albo dei medici.
No, per esercitare come medico (dipendente, libero professionista, e forme intermedie...) dopo la laurea (6 anni in corso, ma molti finiscono fuori corso di svariati anni) occorre fare un tirocinio trimestrale presso strutture accreditate e poi sostenere l'esame di stato.
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Con la Laurea in Scienze della Formazione Primaria sei automaticamente già abilitato all'insegnamento.
Con la Laurea in Logopedia, il solo possesso è requisito necessario e sufficiente per l’iscrizione al contestuale ordine professionale.
Si questi sono gli unici due esempi di lauree professionalizzanti (abilitanti alla professione). Un' idea quella delle lauree professionalizzanti che sta venendo avanti anche per i professionisti tecnici: ing, arch ed anche agronomi e commercialisti, vediamo e speriamo...ci vorrà del tempo ed in ogni caso si tratterà un corso di laurea apposito organizzato dalle università con la partecipazione degli Ordini ed in alcune sedi. Per tutti gli altri si continuerà con l'esame di stato.
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Con la Laurea in agraria di fatto sei un semplice laureato generico e nulla più.
Anche il laureato in medicina lo è con l'aggravante che senza abilitazione non può fare nulla che somiglia nemmeno vagamente ad attività mediche (idem architetti e molti altri). Un laureato in agraria almeno puo' lavorare nel pubblico, fare l'insegnante e qualche altra (poche) attività nel privato.
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questo fantomatico esame di abilitazione si basa su cose mai viste ne sentite alla laurea ma che può sapere solo chi già lavora.
Questo denota un problema da entrambe le parti. Da parte dei professionisti poca cognizione nell'interrogare, ma cosa ancor piu' grave, un università che insegna cose slegate dalla realtà lavorativa.
In definitiva l'auspicio è che si vada velocemente verso le lauree professionalizzanti che porterebbero ad avere corsi di laurea piu' vicini al mondo del lavoro e una più precoce entrata in attività dei giovani.