felix781
Iscritto il: 08/01/2010, 20:10 Messaggi: 5
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Salve a tutti, avrei bisogno di alcuni consigli, un amico mi ha proposto di aprire un Caa Acli, sono un agronomo junior, ma ho sostenuto l'esame al Collegio dei periti agrari. Non so da dove iniziare mi consigliate di rivolgermi al collegio o all'ordine per chiedere cosa fare e se è possibile aprirlo. L'acli ha già un caf operante Altra domanda, mi piacerebbe aprire nella mia città una fitofarmacia specializzata in quanto in città ce ne sono ma nessuna ha le competenze ...è gente che con 15 ore di corso per patentino fitosanitario si è aperta questi "bazar" ;funzionerebbe una fitofarmacia che offra anche consulenza aziendale oltre alla vendita ecc ecc? Ah scrivo da Corato prov di Bari. Grazie e buon lavoro a tutti Felix
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68694 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Ho spostato il tuo intervento qui, nella sezione dedicata alla Libera professione. Ciao, Marco
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Maurob
Sez. Igiene e Qualità dei Prodotti Alimentari
Iscritto il: 16/05/2009, 10:38 Messaggi: 923 Località: Provincia di Milano
Formazione: Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie
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Buonasera Felix, cercherò subito di rispondere alle tue domande. Questione CAA:la domanda che poni non è di facile risposta perchè per aprire un CAA (Centro Assistenza Agricola) occorre innanzi tutto essere accreditati come centro e non come libero professionista. Ciò significa che tu come libero professionista non potrai mai aprire un CAA se non ottendo un accreditamento nella regione dove vivi o dove vorrai operare. Attenzione però, perchè i CAA sono dei centri nei quali non opera solo un libero professionista ma, centri ove vi sono molti professionisti e non solo e sempre di natura agricola, vedi per esempio i commercialisti per le pratiche fiscali. I Periti Agrari per esempio, albo dove sei iscritto, hanno un loro CAA, pertanto dovresti contatarli e vedere se in Puglia hanno ottenuto l'accreditamento ed eventualmente capire se e dove vi sono delle possibilità. Tieni anche presente che in questi centri si fanno diverse pratiche che vanno dall'assistenza fiscale alla PAC, ai PUA, alle pratiche UMA, alle domande per il PSR, ecc.. Per questo motivo vi sono più tecnici che vi lavorano. Infine considera che i CAA più conosciuti e dove vi sono il maggior numero di agricoltori che si appoggiano per lavorare, sono ovviamente quelli delle associazioni di categoria, esempio: Coldiretti, Cia, Unione Agricoltori, Acli, ecc..Solitamente i liberi professionisti sottoscrivono convenzioni con queste associazioni per svolgere pratiche come per esempio i PUA, dove è rischiesta la firma di un tecnico per l'accettazione della pratica, ma il fascicolo aziendale viene gestito dall'associazione. Questione fitofarmacie: l'idea potrebbe essere valida, tieni però presenti due questioni che sono per me importanti, la prima è la vicinanza o l'estensione territoriale in termini lavorativi di un Consorzio Agrario, che opera già come vorresti fare, la seconda che i rappresentanti delle più note aziende che vendono fitofarmaci che sono per lo più multinazionali, oltre all'aspetto commerciale, curano anche l'aspetto tecnico, in quanto per lo più queste persone sono tecnici agricoli: Agronomi, Periti Agrari, Agrotecnici. Per il resto valuta tu visto che conoscerai la zona sicuramente meglio di me. In bocca al lupo.
_________________ Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e sto cambiando me stesso. (Dalai Lama) http://maurobertuzzi.jimdo.com/
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