un agronomo serio e preparato, al primo faccia a faccia con il padrone di alcuni ettari di terreno, il quale vorrebbe creare una piccola azienda agraria, che domande deve fare necessariamente ?! l'agronomo serio e preparato potrei essere io fra qualche anno , per ora sono solo uno studente che si trova ad affrontare questo problema per la prima volta !!! maledetta università che non ti insegna le cose pratiche !
Caro Federico, la propria professionalità si guadagna un passo alla volta, gli studi ufficiali rappresentano lo scheletro, l'impalcatura, le basi, ma il resto deve venire da una tua ricerca personale: letture, convegni, esperienze che ogni giorno aggiungono un tassello al tuo progetto formativo. Chi mi conosce sa che la mia vita professionale è ricca e articolata ma semplicemente perché ho lavorato/studiato molto, ritengo di essere stato fortunato ad aver frequentato l'Istituto Agrario invece di altre scuole perché è stato veramente formativo, una grande spinta iniziale, non posso che ripetere che l'università è stata secondaria rispetto a quanto ho ricevuto in termini quanti/qualitativi dal mio glorioso Istituto Tecnico; ma in ogni caso è stato lo studio e le esperienze personali, molte all'estero, che mi hanno portato a confrontarmi con la realtà del lavoro tecnico e affrontare la grande sfida presso le aziende, ciao, saluti Mario
Ciao Federico, premetto che non faccio l'agronomo ma l'insegnante. Io, prima di avviare una consulenza, cercherei di capire le esigenze del cliente e la sua situazione personale. E' uno che si occupa già di agricoltura o è un neofito? Ha una minima esperienza? Se non l'ha, gli consiglierei per prima cosa di acquisire le minime conoscenze, magari frequentando qualche corso o visitando un po' di aziende. Lavora già in altro settore o vorrebbe avviare qui la sua principale fonte di reddito? Quali sono le sue disponibilità economiche (cioè quanta è la sua possibilità di investimento)? Gli farei poi capire che, oltre a produrre, la cosa più importante è vendere. E questo aspetto lo deve tener presente da subito, per evitare troppe delusioni. Poi viene il resto... Ciao, Marco
grazie a tutti !! mi affaccio a questo mondo pieno di entusiasmo,e consapevole che si tratta di un lavoro di ricerca costante e quotidiano, ricco di impegni ma anche soddisfazioni. Credo che non tutti siano capaci di stare dietro una scrivania 8ore al giorno...io sto provando a fare qualcosa che mi faccia vivere in pace, spero solo che la troppa burocrazia italiana presente anche in agricoltura mi permetta di passare la maggior parte del mio tempo in campo e non negli uffici della coldiretti..!!!
Con la ns burocrazia passerai di certo molte ore in ufficio.Relativamente al tuo quesito ti dico che la professionalità si costruisce con le esperienze di campo, con la partecipazione ai convegni,con le letture specializzate e "rubando" il mestiere con gli occhi.Per fare questo devi x forza di cose frequentare uno studio tecnico e girare molto x le campagne. Sono d'accordo con Mario x quanto riguarda l'università.