Esame di Stato abilitazione AGRONOMO: prepariamoci insieme!

Ciao a tutti,

a giugno ho intenzione di sostenere l'esame di stato per l'abilitazione professionale ad Agronomo (sono di Milano).

Come molti hanno detto su queste pagine, l'esame non punta solamente a verificare ciò che uno sa e basta, bensì al suo approccio... pratico.
E qui sono dolori, soprattuto in questo momento di crisi economica (eh sì, c'entra sempre ): la facoltà ha dato una formazione meramente accademica e, purtroppo, poco pratica. D'altra parte le aziende assumono pochissimo e quindi l'opportunità di "capire" e di osservare sul campo, scontrandosi con la dura realtà è davvero difficile.

Da qui (perdonate il "pippone" iniziale) l'idea di coinvolgere parte degli utenti di questo forum per preparasi all'esame di stato. Non tanto dal punto di vista dei meri concetti, bensì di come affrontare operativamente le tracce che vengono proposte... dato che siamo sparsi un po' in tutta Italia.

Spero che questa iniziativa personale possa avere il beneplacito dei moderatori!

Cominciamo...

SEZIONE A - 1^ sessione 2011 - 1^ prova scritta

Il candidato esponga, nell’ambito di un’azienda agricola nota, i criteri progettuali per la realizzazione di opere di miglioramento aziendale, eventualmente fruendo di contributi pubblici, prospettando il programma gestionale connesso.

E' fondamentale CAPIRE COSA CI VIENE CHIESTO. In questo caso la domanda si scinde in:

1. Criteri progettuali per la realizzazione opere di miglioramento aziendale;
2. Illustrare il programma gestionale relativo all'opera di miglioramento;

Criteri progettuali: sostanzialmente è la causa/principio che mi spinge a predisporre un determinato progetto. Ovviamente nella realtà vi è un committente che mi dice cosa vuole. Nell'ambito di un esame di stato devo essere io a... inventare una situazione: senza fare voli pindarici. Rimaniamo con i piedi per terra.

Opera di miglioramento Aziendale: in queste quattro parole è racchiuso un mondo. Non si intende necessariamente un miglioramento produttivo: può essere un miglioramento fondiario che porta ad un incremento del capitale fondiario. Oppure posso intervenire per rendere più razionale il lavoro in azienda e così via...

(continua)

Secondo quanto detto sopra, personalmente confronterei il Bf (beneficio fondiario) all'inizio, prima della mia opera di miglioramento e dopo.

In sostanza, dato che Plv - (Sv + Q + Imp + Sa + St + I) = Bf

dovrò calcolare il Bf(prima) e il Bf(dopo) e quindi... dovrò anche redigere, quindi, due bilanci per determinare il Bf (prima e dopo)?

Io (grazie al cielo) l'esame l'ho già fatto alcuni anni fa e mi sento di tranquillizzarvi sulla difficoltà: non è poi cosi' terribile!
Segnalo, un'iniziativa della Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Lombardia, che organizza un corso intitolato:
CULTURA E PRATICA PROFESSIONALE, non vuol essere un'ulteriore esame ma un momento in cui cogliere spunti e nozioni immediatamente applicabili, in sostanza un aiuto per capire l'approccio da usare sia nell'affrontare l'esame sia soprattutto nella futura professione. Si svolgerà dal 3 marzo - 26 maggio 2014 – e sarà affidato al Dott.Agronomo Marco Fabbri - presidente Ordine di Milano.

Da ultimo sottolineo che la frequenza questo corso consente l'esenzione della seconda prova scritta dell’esame di Stato di in forza di una convenzione, stipulata tra l’Università e la Federazione regionale degli Ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Lombardia. Non mi pare poco

Se ti è possibile spargi la voce e per ulteriori informazioni puoi guardare qui: http://www.marcofabbri.it/iniziative.htm

Ciao ed in bocca al lupo per l'esame

tecmn ha scritto:Io (grazie al cielo) l'esame l'ho già fatto alcuni anni fa e mi sento di tranquillizzarvi sulla difficoltà: non è poi cosi' terribile!
Segnalo, un'iniziativa della Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Lombardia, che organizza un corso intitolato:
CULTURA E PRATICA PROFESSIONALE, non vuol essere un'ulteriore esame ma un momento in cui cogliere spunti e nozioni immediatamente applicabili, in sostanza un aiuto per capire l'approccio da usare sia nell'affrontare l'esame sia soprattutto nella futura professione. Si svolgerà dal 3 marzo - 26 maggio 2014 – e sarà affidato al Dott.Agronomo Marco Fabbri - presidente Ordine di Milano.

Da ultimo sottolineo che la frequenza questo corso consente l'esenzione della seconda prova scritta dell’esame di Stato di in forza di una convenzione, stipulata tra l’Università e la Federazione regionale degli Ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Lombardia. Non mi pare poco

Se ti è possibile spargi la voce e per ulteriori informazioni puoi guardare qui: http://www.marcofabbri.it/iniziative.htm" target="_blank

Ciao ed in bocca al lupo per l'esame

Grazie, è interessantissimo. E' possibile frequentare il corso anche se si è già laureati?

Grazie, è interessantissimo. E' possibile frequentare il corso anche se si è già laureati?

Questo non so dirtelo con assoluta precisione, ma penso proprio di si. In ogni caso alla sezione contatti del sito che ti ho indicato trovi la mail a cui puoi chiedere informazioni senza problemi.

Ciao

Salve,
vorrei un'informazione riguardante l'accesso all'esame di stato. Mi è stato detto che è necessario aver svolto un periodo di pratica/tirocinio per poter svolgere l'esame (come avviene per gli avvocati per intenderci). Qualcuno può confermare o smentire quest'informazione?
Grazie in anticipo!

Mi è stato detto che è necessario aver svolto un periodo di pratica/tirocinio per poter svolgere l'esame (come avviene per gli avvocati per intenderci). Qualcuno può confermare o smentire quest'informazione?

Per sostenere l'esame per l'abilitazione alla professione di Dottore Agronomo e di Dottore Forestale non c'è bisogno di nessun tirocinio. L'unico requisito è essere in possesso della laurea in una delle classi previste dal decreto.

Per gli esami per agrotecnico/perito agrario è previsto il tirocinio obbligatorio oppure 3 anni di attività lavorativa subordinata.

Ciao

Ciao ...non è cosi' purtroppo...anche gli agrotecnici ed agrotecnici laureati ed i periti agrari e periti agrari laureati ...in determinati casi non fanno più tirocinio se hanno fatto la terza area o ne fanno pochi mesi o se provengono dall'università...ed il tirocinio oppure l'attività subordinata è scesa ad un massimo di 18 mesi .... questo è un danno a mio parere per tutte e tre le categoria ...senza tecnica (leggi Tirocinio in Campagna od al Catasto od in Tribunalòe...ecc....secondo cosa si sceglie o cosa piace di più per lavoro)...la teoria non va proprio da nessuna parte ....per notizie più precise c'è sempre Mauro B ....ciao elmo

Ciao ...non è cosi' purtroppo...anche gli agrotecnici ed agrotecnici laureati ed i periti agrari e periti agrari laureati ...in determinati casi non fanno più tirocinio se hanno fatto la terza area o ne fanno pochi mesi o se provengono dall'università...ed il tirocinio oppure l'attività subordinata è scesa ad un massimo di 18 mesi

Si, mi sono espresso un po' male e di fretta, ma intendevo dire che per gli agronomi il tirocinio non c'e' mai per gli agrotecnici se diplomati di 18 mesi se laureati di 6.

.... questo è un danno a mio parere per tutte e tre le categorie ...senza tecnica (leggi Tirocinio in Campagna od al Catasto od in Tribunale...ecc....secondo cosa si sceglie o cosa piace di più per lavoro)...la teoria non va proprio da nessuna parte ....

completamente d'accordo ...

Ciao