Salve a tutti, sono un giovane Laureato in scienze e tecnologie agrarie (3anni) e vorrei effettuare l'esame di stato per iscrivermi nell'ordine degli agronomi tipo B. Ho un problema però, ho un azienda agricola da 7 anni per cui sono anche un coltivatore diretto, volevo sapere se questa qualifica mi permette ugualmente di iscrivermi all'albo e poter fare entrambi le attività o devo rinunciare a una delle due??? Per favore aiutatemi perchè nn so proprio a chi chiedere. Grazie

Buongiorno Brigante,
Per l'iscrizione all'ordine degli Agronomi, sia per la sezione A che B, il tirocino per l'ammissione all'esame di stato, viene svolto direttamente durante il corso di laurea, infatti per esso sono previsti dei CFU, quindi nessun tirocinio aggiuntivo. Inoltre il fatto che tu faccia l'agricoltore e abbia la qualifica di imprenditore agricolo, non implica che non ti possa iscrivere all'ordine, l'importate è fare e superare l'esame di stato, poi potrai tranquillamente fare l'imprenditore ed essere iscritto agli Agronomi, a livello legislativo non vi è nessun impedimento.
Io ho amici che hanno aziende agricole e sono iscritti tranquillamente ai vari ordini di appartenenza: Veterinari, Agrotecnici, Agronomi, ecc..
Saluti e buona settimana

Ti ringrazio sei stato gentilissimo, mai nessuno mi aveva risposto al mio quesito... Grazie mi resta solo che studiare per superare l'esame

Quello che dice Maurob è correttissimo, per la sola iscrizione all'albo non vi sono problemi di nessun tipo se si è anche imprenditori agricoli. Qualche problema potrebbe nascere se tu volessi veramente esercitare la professione.
Problemi fiscali, è possibile fare professione ma in misura molto ridotta, e previdenziali (e qui non so dirti se tu pagando già inps come la metti con la cassa di previdenza EPAP)
Su queste cose bisognerebbe informarsi presso l'associazione di categoria/CAA o commercialista per gli aspetti fiscali e sentire EPAP per quelli previdenziali ( www.epap.it )
Ciao

Ciao a tutti,
Per quanto concerne gli aspetti previdenziali, non vi sono grossi problemi, infatti si può lavorare come dipendente e/o imprenditore e di conseguenza versare gli obblighi pevidenziali all’INPS/INDAP a seconda del tipo di cassa pubblica di riferimento si ha e, nello stesso tempo, se si svolge anche parzialmente la libera professione, pagare la cassa di riferimento al proprio ordine professionale.
Infatti nel caso degli Agronomi, una volta iscritti all’ordine, si ha comunque l’obbligo di versare il minimo previsto (questo anche se non si lavora come professionisti,) che in teoria dovrebbe far riferimento ad un valore compreso fra 0 e 3000 €/anno fatturati (su questo valore però è bene contattare direttamente la l’Epap).
Se poi si lavora come imprenditore e professionista, semplicemente si avrà un cumulo del reddito e quindi maggiori oneri da versare (due partire iva diverse), in questo caso come indicato da tecmn è bene contattare direttamente un CAF o un commercialista.
Saluti

Mi permetto di correggerti. So per certo che chi è iscritto all'ordine ma non ha p.iva come agronomo (quindi non fattura) non ha l'obbligo di iscrizione all'EPAP!
I dipendenti,imprenditori o pensionati iscritti all'ordine sono molti, ma non hanno iscrizione EPAP( su 22.000 totali in Italia solo 10.000 forse meno sono iscritti EPAP).
Non so se per le altre professioni (agrotecnici, P.A., geometri) sia diverso?
Ciao

Ti ringrazio per la precisazione, significa che lo statuto è stato modificato in questi anni, perché fino a qualche anno fa vi era l'obbligo (ho amici che si sono cancellati proprio per questo, perché lavorando come dipendenti non volevano versare alla cassa), cosa che per gli Agrotecnici è sempre stata facoltativa fin da quando è stata costituito l'ordine e l'Enpaia (cassa di previdenza degli Agrotecnici), per gli altri ordini che conosco: Architetti, Periti Agrari e Geometri, se non hanno cambiato lo statuto di recente, l'obbligo vi è ancora.
Ciao

Aggiungo, a beneficio di tutti, sempre riguardo alla previdenza che gli iscritti EPAP (Agronomi, Geologi, Chimici), una volta iscritti possono anche fare domanda di cessazione dell'attività professionale ed eventualmente in seguito fare domanda di ripresa, al fine di evitare di pagare contributi previdenziali anche durante periodi lunghi di inattività (cioè non fatturazione), o se assunti alle dipendenze.
In sostanza la previdenza degli agronomi è molto "flessibile"
Per ulteriori informazioni si può leggere qui: http://www.epap.it/ad_attivita_faq.asp

Ciao

Grazie questo mi interessa molto, gia pago 2-3000€ annui di previdenza come coltivatore diretto per cui meglio risparmiare di questi tempi... moi magari se riesco a lavorare e guadagnare anche come agronomo allora si potrebbe pensare di pagare anche a loro ))

Salve a tutti, cosa mi consigliate di studiare per effettuare l'esame??? Esistono dei manuali utilizzabili in sede di esame, libri che aiutano a superare l'esame????