Mensito ha scritto:
Aggiungiamo che gli albi professionali esistono solo in Italia e sono delle vere e proprie lobby. Con la laurea in scienze agrarie sono agronomo in Svizzera come in Australia, USA o Spagna, mentre in Italia NO e devo superare altri esami e sborsare altri soldi per esserlo.
Questione puramente di lucro. Soprattutto nel caso degli agronomi, poiché non è previsto nemmeno un tirocinio professionalizzante come avviene per entrare nell'albo dei medici o degli avvocati.
E no! Con la laurea in scienze agrarie presa in italia NON si è agronomi in Svizzera, negli USA o in Spagna, per la semplice ragione che non è previsto in questi paesi il riconoscimento diretto, agli effetti professionali, del titolo di studio conseguito in Italia.
Ad esempio al sotto-notato link al ministero dell'Istruzione spagnolo si precisa che la vigente convenzione italo-spagnola sul riconoscimento dei titoli di livello universitario opera "con el fin de continuar estudios en el otro país. No comporta efectos profesionales"
https://www.educacionyfp.gob.es/servici ... con_ItaliaE poi non è affatto vero che gli albi professionali esistono solo in Italia, ad esempio in svizzera nel Canton Ticino l'agronomia pare ricompresa tra le specialità dell'Ordine degli ingegneri e degli Architetti, come si vede nella pagina web a questo link
https://www.otia.swiss/it/esercizio-pro ... -in-ticinoIn quest'altro sito al link sotto si vede la pagina web del consiglio generale dei Collegi degli ingegneri agronomi spagnoli che apparentemente svolge funzioni simili a quelle dell'Ordine degli agronomi italiano.
https://www.ingenieroagronomo.org/preguntas-frecuentesForse in Francia non c'è un ordine previsto per chi voglia esercitare la professione di "Ingénieur agronome", tuttavia in Francia per presentarsi ai privati come "Ingénieur agronome" occorre avere conseguito apposita laurea in Francia che dia diritto a quel titolo; quindi in Francia solo con la laurea italiana in agraria non ci si può presentare come "Ingénieur agronome".
Quelli del "Ce lo chiede l'Europa" penseranno pure che esiste una regolamentazione dell'Unione europea sul riconoscimento dei titoli universitari tra paesi; in realtà questa regolamentazione comunitaria non dà diritto al riconoscimento automatico dei titoli universitari con pieno effetto professionale, bensì dà un mero diritto a chiedere l'omologazione e il riconoscimento del titolo presso lo stato comunitario diverso da quello del conseguimento, rimanendo intatto il potere dello stato e dell'istituzione accademica in cui è richiesto il riconoscimento o l'omologazione di imporre al postulante le cosiddette "misure compensative" ovvero altri esami da dare all'università o altra pratica professionale da sostenersi e da svolgersi nello stato presso cui si chiede il riconoscimento o l'omologazione del titolo.